Un italiano per la prima volta nella commissione di esperti Unesco

11 Dic 2018 - 04:30
Un italiano per la prima volta nella commissione di esperti Unesco
Per la prima volta un italiano entra nel gruppo di esperti che valuteranno nei prossimi quattro anni le candidature dell'Unesco. Ad eleggere con il 92% dei voti il professor Pier Luigi Petrillo è stato il Comitato del Patrimonio Culturale dell'Unesco, nella riunione di Port Louis (Mauritius). Petrillo ha lavorato per le candidature Unesco presentate dall'Italia per Isole Eolie, Dolomiti, paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, Arte Pizzaiuoli Napoletani, Dieta Mediterranea, di Pantelleria e della tecnica dei muretti a secco. Ogni quattro anni il Comitato elegge sei super esperti in rappresentanza di 200 stati. Il team ha il compito di valutare le proposte di riconoscimento Unesco per il quadriennio 2019-2023. Accanto a Petrillo ci sono Sonia Aguirre (Cile), Hien Nguyen (Viet Nam), John Omare (Kenya), Saeed al Busaidi (Oman). Il Professor Petrillo è stato uno degli autori della Convenzione Unesco sul patrimonio culturale immateriale. Soddisfazione è stata espressa dal ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ministero di cui Petrillo è attuale capo di Gabinetto.  width= Nella sua riunione di St Louis, il Comitato ha anche dichiarato il reggae patrimonio immateriale dell'umanità. Tra le motivazioni per la scelta dell'Unesco i suoi grandi meriti sociali e culturali: "il suo contributo al discorso internazionale sulle questioni di ingiustizia, resistenza, amore e umanità evidenzia la sua natura a un tempo intellettuale, socio-politica, sensuale e spirituale". Ma non solo. Il Comitato per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale ha anche iscritto L’Arte dei muretti a secco nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco. L'iscrizione è comune a otto paesi europei - Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Slovenia, Spagna e Svizzera. Per il nostro paese si tratta del nono riconoscimento, il terzo transnazionale (dopo la Dieta Mediterranea e la Falconeria). Altri capisaldi del Patrimonio Immateriale dell'Umanità per l'Unesco sono: l'opera dei Pupi siciliani; il canto a tenore sardo; il saper fare liutario di Cremona; le feste delle Grandi Macchine a Spalla (La Festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Faradda dei Candelieri di Sassari, il trasporto della Macchina di Santa Rosa a Viterbo); la vite ad alberello di Pantelleria; l'Arte dei pizzaiuoli napoletani.
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