Torna Frantoi Aperti, l’Umbria apre i suoi borghi per il mese di novembre

8 Nov 2018 - 03:32
Torna Frantoi Aperti, l’Umbria apre i suoi borghi per il mese di novembre
L'Umbria apre i suoi frantoi per tutto il mese di novembre nel periodo della frangitura delle olive. Patrocinato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e organizzato dalla Strada dell'Olio Dop Umbria in collaborazione con il Consorzio di Tutela Olio Dop Umbria e Associazione Nazionale Città dell'Olio e con il sostegno di Regione Umbria, Camera di commercio di Perugia e di Terni, arriva la XXI edizione di "Frantoi Aperti". Nei weekend di novembre al centro sarà posta l'Umbria rurale, quella dei borghi, della vocazione olivicola dove le città d'arte si aprono ai turisti e a quanti vogliono apprezzare una delle regioni più affascinanti del nostro Paese. In ogni borgo e in ogni città aderente si terranno degustazioni guidate di olio extravergine d'oliva, curate da esperti assaggiatori. E grazie a un servizio navetta che effettua il collegamento tra il centro storico del comune e i frantoi del comune stesso sarà possibile raggiungere facilmente le tappe più belle del tour degustativo. Novità dell'edizione 2018 sono i brunch, la musica, le degiustazioni tra gli ulivi tutti i sabati e le domeniche alle 12.30 nei frantoi aderenti all'iniziativa. L'intero territorio verrà coinvolto con #ChiaveUmbra 2018_Sulla Natura, progetto di mostra d'arte contemporanea diffusa in ambienti poco noti e accessibili dell'Umbria "minore". E ancora visite guidate, trekking tra gli ulivi, raccolta delle olive e molte altre attività per grandi e piccini. L’Umbria è una regione quasi interamente segnata dalla presenza dell’olivo soprattutto nella zona che va da Assisi a Spoleto in cui ci sono trentacinque chilometri lineari di collina segnati dagli oliveti che, nel loro svilupparsi, collegano perle architettoniche, storiche e artistiche tra le più belle del mondo. I sei comuni promotori di Frantoi aperti – Spoleto, Trevi, Assisi, Spello, Foligno e Campello sul Clitunno – puntano ora al riconoscimento del paesaggio all’interno del “Programma Giahs” (Globally important agricultural heritage systems) della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Clicca qui per maggiori info: frantoiaperti.net
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