Strip and Spirit omaggia il fumetto italiano di Crepax con tre gin a tema "Valentina"

Tre gin che raccontano il lavoro di Crepax, fumettista italiano degli anni 60 e 70, e la sua Valentina, protagonista delle creazioni di Strip and Spirit.

15 Sett 2020 - 23:04
Strip and Spirit omaggia il fumetto italiano di Crepax con tre gin a tema "Valentina"
Una grande novità per gli aperitivi e la movida milanesi: tornano gli anni ’60 e ’70 disegnati dal Maestro Guido Crepax con il suo personaggio simbolo, la fotografa-reporter Valentina. Intrigante ed elegante, trasgressiva e seducente ha ispirato 3 nuovi Gin proposti da Strip and Spirit: Altissima qualità del distillato e originalità delle botaniche sono il tratto distintivo dei tre nuovi Gin, che ha sviluppato il progetto insieme alla galleria milanese Nuages. “Ci sono voluti 12 mesi per conoscere i lati nascosti del  carattere di Valentina  – commenta il Gin Master Alessandro Carlassareindividuare le botaniche e affinare le ricette, grazie alle quali si sprigiona un gusto tutt’altro che scontato. Praticamente l’essenza di Valentina racchiusa nei nostri Gin! Il cuore è nelle tre botaniche: Biancospino, Alloro e Quercia.” Alcune scelte sono state suggerite dalla "biografia" di Valentina o dalle ambientazioni. Il Biancospino simbolo del Natale, giorno in cui Crepax ha collocato la nascita di Valentina Rosselli, nel lontano 1942 a Milano, rappresentata dalle foglie di Quercia e Alloro che adornano lo scudo bianco con croce rossa, stemma della città.

Essere Valentina

Apparsa per la prima volta sulla rivista Linus nel 1965, Valentina è una delle donne del fumetto più note al mondo. L'unica donna davvero protagonista. Dal 2003, anno della scomparsa dell’autore, i figli Antonio, Caterina e Giacomo hanno raccolto l’eredità culturale del padre attraverso Archivio Crepax che tutela, ripropone e sviluppa il ricco patrimonio di immagini e contenuti frutto del lavoro del creatore di Valentina.  width=

Alessandro Carlassare: com'è nata l'idea

"Quando Alberto e gli eredi Crepax mi chiamarono per raccontarmi la loro idea era un tardo pomeriggio di fine giugno, di quelli estremamente afosi, che sopporti solo sapendo che ti attende un ottimo Gin Tonic fresco … Mi ricordo quella telefonata, cortese e concisa, più come un sogno che come una richiesta di lavoro: “... vorremmo che ci realizzassi tre versioni di Gin, non solo dedicate a Valentina, ma che, a tuo parere, Valentina avrebbe sorseggiato con piacere nelle sue serate, da sola o in compagnia”. Tre gin che avessero ognuno tre caratteristiche ben precise: altissima qualità dei prodotti, originalità nelle botaniche e un gusto tutt'altro che scontato. Praticamente, il carattere di Valentina racchiuso in un Gin. Dodici mesi esatti per realizzare il tutto, e, tanto per cambiare, tre botaniche di contorno al Ginepro. Se sulla tipologia di bacche al Ginepro con cui realizzare l’alcolato non avevo alcun dubbio, la vera sfida era quella di trovare delle botaniche che fossero al tempo stesso originali e fuori dagli schemi. Una scelta rivelatasi poi tanto semplice quanto naturale, quanto meno per me che da ragazzo avevo letto e sognato quasi tutte le avventure della fotografa milanese: il Biancospino per ricordare il Natale, giorno della sua nascita il 25 dicembre 1942; foglie di Quercia e Alloro, le cui fronde adornano lo scudo bianco con croce rossa, simbolo di Milano, la sua città, e infine qualche botanica di contorno, da dosare in grammi, per riprodurre il carattere della nostra protagonista in tutte le sue sfaccettature. Poi, esattamente un anno dopo, in un tardo pomeriggio di un giugno meno afoso, il risultato dell'assaggio che ci ha visti riuniti tutti intorno a un tavolo: tre gin che davano vita all’anima di Valentina in tutto e per tutto".
   
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