Stop della Cina alla carne suina italiana: azione grave per accordi e mercato

Il blocco di carne suina italiana in Cina preoccupa l'Italia: si violano gli accordi e non si rispettano le indicazioni dell'OMS.

8 Gen 2021 - 00:36
Stop della Cina alla carne suina italiana: azione grave per accordi e mercato
Lo scorso 3 gennaio due carichi di carne suina italiana, cartonata e congelata, sono stati bloccati alla dogana cinese. Il motivo addotto dalle autorità sarebbe il rischio per la diffusione del Covid. A diffondere la notizia è la Coldiretti in riferimento all'allarme lanciato da Opas - Organizzazione prodotto allevatori suini. "È grave il blocco delle esportazioni di carne suina italiana attuato dalla Cina con il pretesto dei rischi per il contagio da Covid a pochi giorni dalla firma dell’accordo sugli investimenti tra Cina e Unione Europea giustificato dall’obiettivo di favorire un maggiore accesso al mercato secondo lo stesso presidente cinese Xi Jinping". Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini chiede "l'intervento delle autorità nazionali e comunitarie per fermare una pretestuosa guerra commerciale dagli esiti preoccupanti", denunciando il "grave danno per l’agroalimentare Made in Italy che ha investito sulle prospettive di crescita delle esportazioni sul mercato asiatico".  width= Filiera Italia sostiene che l'azione cinese sia un atto “Assurdo, strumentale e legato solo a speculazioni commerciali a cui la Cina ci ha già abituato” commenta Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia. “ Una decisione che non ha alcuna valenza scientifica e che appare contraria alle chiare dichiarazioni dell’OMS” commentano dalla fondazione. Fin dall’inizio dell’emergenza, infatti, l’OMS (così come l’Efsa ed altri organismi internazionali) ha escluso qualsiasi rischio di diffusione del virus con prodotti alimentari. “Dichiarazioni a cui i cinesi hanno l'obbligo di attenersi facendo parte del WTC - prosegue Scordamaglia - ma che invece continuano ad usare a senso unico”. “Inutile che l'Unione Europea faccia accordi con la Cina - sostiene il consigliere delegato - per stabilire regole di gioco a cui attenersi se poi alla prima occasione ne viola i principi più basilari". Entrambe le realtà italiane invocano l'intervento dell'Unione Europea per ristabilire "regole di gioco" univoche. La Coldiretti inoltre avanza una ipotesi sulla questione. "Si teme infatti - precisa la Coldiretti - che dietro la decisione cinese ci sia in realtà la volontà di creare ostacoli per sostenere la produzione locale di carne suina come dimostrano gli ingenti acquisti di alimenti effettuati sul mercato internazionale dal gigante asiatico per l’alimentazione del bestiame allevato. Lo scambio commerciale dell’Italia con la Cina è peraltro profondamente sbilanciato a favore del paese asiatico che ha esportato nelle Penisola il 24% in piu in valore di quanto ha importato, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relative ai primi 9 mesi del 2020 dalle quali emerge che il blocco rischia di fermare il necessario riequilibrio". [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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