Slow Fish: un documento per salvare il mare

16 Maggio 2019 - 03:33
Slow Fish: un documento per salvare il mare
Per tutelare i mari e le riserve di cibo è necessario cambiare le abitudini: pescare meno e meglio, coltivare alghe e più molluschi. Un salto culturale in cui Slow Food deve assumere un ruolo guida coinvolgendo pescatori, allevatori, cuochi e consumatori. È la sintesi, secondo Massimo Bernacchini, del Comitato esecutivo di Slow Food Italia, della quattro giorni di lavori dei delegati internazionali della rete di Slow Fish e del Comitato scientifico che si sono confrontati al Porto Antico di Genova. Slow Fish 2019 ha acceso i riflettori su chi – pescatori, cuochi, artigiani, ricercatori e aziende – sia in Italia che all’estero sta già lavorando a una gestione attenta di questa risorsa globale ed essenziale, determinante per garantire alle prossime generazioni la vita sul pianeta Terra. Slow Fish è stata anche l'occasione per far il punto sull'inquinamento: l’80% dei rifiuti censiti sulle spiagge arriva dai fiumi. Un dato che dovrebbe farci riflettere sul fatto che la cura dei mari comincia dai nostri comportamenti a terra. Dal presidente di Slow Food, Carlo Petrini, una speranza e un incoraggiamento: "Auspico che da questa manifestazione esca un documento da offrire ai governanti per la gestione del nostro mare e perché il sistema Italia possa avere un ruolo nella difesa dell'ambiente marino. Forse è arrivato il momento di fare delle rivendicazioni". "Genova può essere luogo di incontro e di scambio. Non c'è riuscita Barcellona e neppure la Francia - ha aggiunto Petrini - ma sono ottimista per Genova e Slow Food può contribuire con la sua rete di migliaia di comunità in 160 Paesi. Nel mondo, 500 milioni di piccole realtà producono il 75% del cibo, sono un pilastro e possono contribuire con le loro conoscenze a cambiare la prospettiva, perché siano queste conoscenze e questa cultura a guidare l' economia". L'appuntamento di Slow Fish è stato caratterizzato anche dalle cene realizzate da chef italiani e internazionali nei locali di Eataly Genova, e dai Laboratori del Gusto, per conoscere e approfondire temi e prodotti stimolando i sensi e per ascoltare le storie di chi quei prodotti li ha realizzati. Casa Slow Food ospita anche le Scuole di Cucina con i cuochi dell’Alleanza Slow Food, molti appuntamenti per scuole e famiglie per il gusto di saperne sempre di più sul mondo marino, e il percorso interattivo Fish’n’Tips, per scoprire i segreti del mare ad animare la quattro giorni genovese.
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