Sigep 2018: FIPE punta sull'efficienza energetica dei pubblici esercizi

23 Gen 2018 - 04:30
Sigep 2018: FIPE punta sull'efficienza energetica dei pubblici esercizi
Innovare nell’ottica della sostenibilità, con uno sguardo al portafoglio: questo il concetto sul quale è incentrata la partecipazione di Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi all’edizione 2018 di SIGEP. Proprio "Innovare per risparmiare" è stato il tema della tavola rotonda di ieri  lunedì 22 gennaio. Dopo i saluti di Gaetano Callà, Presidente Fipe Rimini, sono intervenuti rappresentanti del settore come Andrea Grandi (Electrolux Professional), Luigi Fiore (Grandimpianti-Aligroup), Giampiero Mariottini (ISA SPA), Francesco Cristiano (Energia Ristorazione), ed esponenti del mondo associativo, quali Gianluca De Giovanni (Presidente Assofrigoristi), Claudio Ferrari (Presidente Federesco) e Matteo Musacci (Presidente Fipe Emilia Romagna). A moderare la tavola rotonda sarà Antonio Jr. Ruggiero della testata QE-Quotidiano Energia. I dati di scenario rilevati dall'Ufficio Studi di Fipe mostrano quanto la ristorazione sia energivora. Ogni anno un pubblico esercizio (bar, ristoranti, self service ecc.) consuma mediamente 26mila KWh di elettricità: 9,8 volte più del consumo medio di una famiglia, per un consumo complessivo calcolato in 8,6 miliardi di KWh. Entrando nel dettaglio, emerge che le cifre variano sensibilmente in base alla tipologia di esercizio: dai 17mila KWh di un piccolo caffè ai 45mila KWh di un bar pasticceria, dai 15mila KWh di una pizzeria a taglio ai 142mila KWh di un self service. Numeri la cui portata può essere ben compresa considerando che i 25 milioni di famiglie italiane consumano complessivamente 68 miliardi di KWh. Che il settore sia energivoro dipende sia dalla necessità di alimentare una miriade di attrezzature, sia dalla necessità di garantire ai clienti il giusto comfort degli ambienti, sia in termini di illuminazione che di temperatura. Solo nei ristoranti sono installate più di 250mila lavastoviglie, 540mila frigoriferi e 280mila celle. Per non parlare delle centinaia di migliaia di forni o delle 200mila macchine per l'espresso nei bar. In questo scenario l'obiettivo di FIPE è stato quello di informare i propri associati con semplici linee guida per orientarli verso scelte consapevoli che portino a risparmiare senza rinunciare all’innovazione. “Rinnovare le attrezzature non è solo necessario per tagliare i consumi, ma è indispensabile per migliorare le performance complessive delle aziende”, ha dichiarato Matteo Musacci, Presidente Fipe Emilia Romagna. “Certo la bassa marginalità delle aziende rende spesso difficile affrontare investimenti importanti ma intervenire su sprechi, inefficienze e malfunzionamenti permette sicuramente di ridurre i consumi con semplici e piccole accortezze da adottare nel processo di lavorazione. Non bisogna poi dimenticare l’obsolescenza del parco attrezzature e la necessità che anche la ristorazione possa contare su un tax credit come quello oggi in vigore per il settore alberghiero per fare innovazione. Inoltre ci sono alcuni incentivi che possono essere utilizzati come quelli rinnovati con il bando del mese di novembre 2017 del Ministero dello Sviluppo Economico e con la legge di Bilancio 2018”, ha concluso Musacci. Fipe, presente in Sigep con uno spazio espositivo situato nella Hall Sud, raccoglierà le istanze di chi volesse approfondire i temi relativi alle ultime novità riguardanti l’innovazione tecnologica introdotta dalla normativa europea che ha reso obbligatoria la classificazione energetica dei frigoriferi professionali, agli incentivi previsti per l’efficientamento energetico e al “Conto Termico” con l’obiettivo di risparmiare sul costo della bolletta elettrica.
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