L’Osservatorio Qualivita Wine, su elaborazione dati Istat, fornisce un bilancio dei primi sei mesi dell’export del vino italiano.
Nel primo semestre le esportazioni raggiungono quota 2,91 miliardi di euro, un risultato che segna un –3,4% rispetto allāanalogo periodo 2019 (anno record in cui per la prima volta si erano superati i 3 miliardi di euro di export nei primi sei mesi); si tratta di livelli di export simili al 2018 (per un -0,4% rispetto ai 2,92 miliardi 2018) e decisamente superiori a quelli del 2017 (con un +3,3% rispetto ai 2,82 miliardi del 2017).
Il risultato ĆØ frutto di andamenti contrapposti fra il primo e il secondo trimestre dellāanno: il 2020 era iniziato in maniera estremamente positiva rispetto al giĆ ottimo 2019, con un +6,2% nel primo trimestre (1,53 miliardi nei primi tre mesi 2020 rispetto a 1,44 nel 2019), mentre dal mese successivo si sono iniziati a sentire in maniera più forte gli effetti dellāemergenza Covid-19 con un calo delle esportazioni (aprile -6,0%, maggio -24,2%, giugno -4,3%) per un risultato complessivo del -12,1% nel secondo trimestre (1,29 miliardi nel 2020 rispetto a 1,58 miliardi nellāanalogo periodo 2019).
Le difficoltĆ sono state riscontrate soprattutto nei mercati asiatici (-21,4%), mentre hanno retto meglio i Paesi di Europa (-2,0%) e America (-1,0%). Fra i principali mercati di destinazione, gli Stati Uniti hanno segnato un -1,7% mentre la Germania ha mantenuto livelli stabili (+0,3%), ma a seguire Regno Unito e Svizzera hanno avuto significativi cali, rispettivamente del -9,6% e del -9,8%.
Conferma un trend particolarmente positivo la Francia (+9,0%) ā pari al +19% rispetto al primo semestre 2018 e addirittura +34% rispetto allo stesso periodo 2017 ā i Paesi Bassi (+12,1%) e la Norvegia (+14,8%). Fra i mercati Extra-UE male soprattutto Giappone (-16,5%), Russia (-11,4%) e Cina (-41,7%), con questāultima che torna a coprire una fetta dellāexport vinicolo italiano molto ridotta (1,3%).
VOLUMI
In termini di quantitĆ lāexport made in Italy del primo semestre ĆØ calato solo del -0,4% rispetto allo stesso periodo 2019, il che evidenzia un generale calo dei prezzi medi. In particolare in Europa e in America le quantitĆ esportate sono state superiori rispetto al 2019 (rispettivamente del +1,3% e del +0,4%), a fronte di un pur contenuto calo dellāexport in valore. Crollo anche in termini di quantitĆ , invece, per le esportazioni in Asia (-21,0%).