Integratori con probiotici: si conferma la vivacità del mercato

22 Marzo 2019 - 04:30
Integratori con probiotici: si conferma la vivacità del mercato
Nel mondo degli integratori alimentari, un ambito che dimostra una grande vivacità, in termini di ricerca e innovazione, nonché di fatturato sul mercato, è quello dei probiotici, che il Ministero della Salute ha definito come “microrganismi che si dimostrano in grado, una volta ingeriti in adeguate quantità, di esercitare funzioni benefiche per l’organismo”, allineandosi alla definizione data da FAO/OMS nel 2001. Questo settore, secondo l’analisi di Integratori Italia, parte di Unione Italiana Food, e i dati di New Line Ricerche di Mercato, da gennaio 2018 allo stesso mese del 2019 prosegue il trend di crescita già iniziato negli anni precedenti, con un aumento del 3,7% del valore di vendita al pubblico in farmacia. In particolare, è la Regione Lombardia ad essere la prima per consumi (a seguire Lazio e Veneto). A questo proposito Rosanna Pecere, Executive Director IPA, International Probiotics Association, intervenuta all’ultima assemblea di Integratori Italia, ha confermato che l’Italia ha registrato nel 2018 un andamento positivo delle vendite di alimenti probiotici (yogurt e latti fermentati) e di integratori. Più difficile la situazione negli altri Paesi UE, in particolare in Germania, Francia e Spagna, per i quali la situazione è tendenzialmente in calo dal 2014. La mancanza di un approccio armonizzato del quadro regolamentare europeo ha conseguenze negative per il mercato UE, che nel 2018 si classifica solo al terzo posto per le vendite di alimenti ed integratori con probiotici. Infatti, i dati mostrano incrementi a doppia cifra nelle aree del Nord America, America Latina ed Asia, a conferma dell’interesse crescente per questi prodotti. Occorre ripensare l’attuale politica della Commissione europea per i probiotici, in quanto non consente di adottare un approccio condiviso tra i Paesi UE per l’impiego del termine probiotico per definire una categoria di alimenti ed integratori” ha dichiarato Pecere, che ha aggiunto: “L’Italia è all’avanguardia rispetto agli altri Paesi europei, in quanto l’impiego del termine è regolato da Linee Guida nazionali già dal 2005, che definiscono condizioni chiare per consentire l’impiego del termine “probiotico”. “È evidente che l’attuale livello d’incertezza sull’impiego del termine 'probiotico' nell’UE sta avendo un impatto negativo sul mercato e sugli stessi consumatori, che sono privati delle informazioni necessarie che consentirebbero di fare scelte consapevoli” ha concluso Pecere. Alcuni effetti dei probiotici sul funzionamento normale dell’organismo umano sono ben documentati, ed il loro impiego da soli o in associazione può essere quindi considerato “evidence-based”. L’area dei probiotici rappresenta un settore in cui investire risorse in termini di ricerca, per meglio indagare il legame tra salute e microorganismi, identificando questi ultimi come potenziali mezzi per il mantenimento di un buono stato di salute. Integratori Italia
Integratori Italia fa parte di Unione Italiana Food, che rappresenta 450 imprese e oltre 20 settori merceologici, che danno lavoro a 65.000 persone e sviluppano un fatturato di oltre 35 miliardi di euro.  Unione Italiana Food aderisce a circa 28 organizzazioni europee e internazionali, mentre a livello nazionale aderisce a Confindustria.  Per il settore integratori a livello europeo aderisce a Food Supplements Europe (www.foodsupplementseurope.org) e a livello internazionale alla International Alliance of Dietary/Supplement Associations (www.iadsa.org). Integratori Italia rappresenta in Italia il settore degli integratori alimentari e dei prodotti salutistici. La sua missione è quella di contribuire alla crescita della conoscenza, del corretto utilizzo e della qualità dell’integratore alimentare, per favorire scelte sempre più consapevoli del consumatore e lo sviluppo di questo settore in Italia. L’associazione ha guidato l’industria italiana contribuendo alla crescita professionale e tecnico-legale in questo ambito, per sostenere lo sviluppo del comparto e migliorare la conoscenza degli integratori alimentari attraverso:
  • una corretta comprensione ed un consenso sul ruolo positivo degli integratori da parte del mondo scientifico, istituzionale e consumeristico;
  • lo sviluppo di un quadro normativo nazionale/comunitario in linea con l’evoluzione delle conoscenze scientifiche, a garanzia dei più elevati standard di tutela del consumatore;
  • la presenza di prodotti sul mercato in linea con la legislazione europea e italiana e di elevato standard qualitativo;
  • una corretta e trasparente comunicazione e promozione dell’integratore alimentare.
Su questo fronte Integratori Italia è da sempre impegnata per rispondere ai bisogni di informazione attraverso la realizzazione di strumenti sviluppati in collaborazione con qualificati esperti, tra cui due Libri Bianchi sugli Integratori Alimentari, il sito integratoriebenessere.it, la pagina FB Integratori e Benessere, dossier scientifici, ricerche sociologiche e una continua attività di informazione al consumatore, che vede anche una collaborazione continuativa a fianco dell’Unione Nazionale Consumatori.
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