Etichette: per Filiera Italia indicazione di origine da estendere in Europa

30 Gen 2019 - 04:30

Se per Rete Imprese Italia il decreto legge Semplificazionirappresenta un primo importante passo per cominciare ad abbattere la burocrazia italiana", eppure necessita di ulteriori miglioramenti per rendersi davvero efficace, anche Filiera Italia, dal canto suo e per motivazioni diverse, vede nell'indicazione di origine in etichetta un grande potenziale e un ottimo punto di partenza.

Ciononostante, però, si pone per l'Italia un ostacolo che espone il made in Italy sempre agli stessi danni: l'Italian sounding prolifera in un'Europa in cui gli obblighi non valgono per tutti i Paesi.

La scelta di ammettere al voto dell’aula del Senato nel DL Semplificazioni l’emendamento sulla norma relativa all’etichettatura di origine degli alimenti è una scelta che va nell’interesse del consumatore e anche dell’industria del Made in Italy alimentare e dell’intera filiera” afferma Luigi Scordamaglia, numero uno di Filiera Italia, l'associazione che rappresenta il meglio del Made in Italy della filiera agroalimentare italiana, oltre 50 marchi del Made in Italy distintivi dell'unicità italiana insieme a Coldiretti in rappresentanza dell'eccellenza agricola. “Ora - si prosegue da Filiera Italia - faremo in modo di spostare l’attenzione verso i prodotti realizzati in altri Paesi della Ue non assoggettati alle stesse regole” Il problema resterà cruciale per l'Associazione fino a che la Commissione Europea non sarà in grado di imporre le stesse regole di basilare trasparenza anche agli altri Paesi. Grazie alle norme vigenti, la possibilità di omettere lo stabilimento di produzione e l'indicazione di origine in etichetta permette di amplificare l'effetto dell'Italian sounding. Tutto ciò avviene a discapito del consumatore, che non può operare una scelta consapevole, ma anche e soprattutto a danno di tutte quelle aziende che fanno della trasparenza e del made in Italy la propria forza.

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