Degustazioni ed enigmi accompagnano il protagonista del nuovo cyber thriller "John Falco"

John Falco è un critico enologico e il capo di un gruppo segreto di hacker. Inizia così un thriller da assaporare fra misteri e un tour enogastronomico.

25 Nov 2020 - 00:30
Degustazioni ed enigmi accompagnano il protagonista del nuovo cyber thriller "John Falco"
Chi è John Falco? Un esperto critico di vini. Il suo lavoro consiste nell’assaggiarli, redigere articoli su blog o riviste, scrivere libri, condurre degustazioni e perfino tenere conferenze. Così sembra. È la faccia pubblica che mostra. Dietro alla sua professionalità inappuntabile, nasconde però numerose ferite e un lato profondamente oscuro: forte dell’esperienza acquisita presso un’agenzia governativa statunitense, John Falco è alla guida di un misterioso gruppo di hacker internazionali. John Falco. Nel profondo della rete è l’avvincente cyber thriller scritto a quattro mani da Jordan Foresi, giornalista di Sky TG24 già corrispondente dagli USA e autore di saggi, e Oliviero Sorbini, autore televisivo, scrittore e sceneggiatore.

Ostriche, cocktail di gamberi e “champagne californiano”

Il libro offre uno spaccato del mondo del cyber spionaggio, costruito sugli spunti dell’ex analista della CIA Jack Caravelli, a cui il libro è dedicato. In compagnia di ottimo cibo e un buon calice da gustare: John Falco «si è consolato con dodici ostriche, un cocktail di gamberi e due bicchieri di quello che potrebbe definire champagne californiano. E ogni volta che pensa champagne californiano, gli viene da ridere. Hanno ragione i francesi sulla denominazione, questo è sicuro. Però il loro incazzarsi lo fa ridere lo stesso. Pure gli italiani si lamentano, perché loro non possono usare la denominazione champagne per i loro vini con le bollicine. Invece molti produttori americani se ne fregano. Però quel che conta non è il nome ma la qualità e quei due bicchieri di Domaine Carneros che ha ordinato lo hanno pienamente soddisfatto. E poi, in questo caso, quei bravi californiani non usano neanche la denominazione di champagne, non ne hanno bisogno».  width=

Vini argentini e piatti sofisticati della cucina nordamericana ed europea

Sfogliando le pagine dedicate a cyber security, spie, organizzazioni pirata e nuove minacce del web - tra ricatti, brillanti operazioni e dichiarate vendette – trovano spazio anche numerosi richiami al mondo dell’enogastronomia di cui John Falco fa parte«È una fresca sera di inizio settembre e la sala si prepara ad accogliere i primi invitati. Si assaggeranno specialità della cucina internazionale ma si berranno solo vini argentini. La scommessa è proprio questa: abbinare le più pregiate varietà autoctone del Paese sudamericano con i più sofisticati piatti della cucina nordamericana ed europea. È la ragione per cui i produttori di Mendoza, Rio Negro e La Roja, o i loro emissari a New York, gli hanno chiesto di essere presente e esporre, a sua discrezione e capacità, i pregi dei loro vini».

L’amore per i vini italiani

Più di un richiamo è presente nel libro ‘John Falco. Nel profondo della rete’ al Friuli Venezia Giulia, dalla tradizione vinicola antica e radicata, con suggerimenti di abbinamento veloci e facili, perfetti anche per accompagnare la lettura. Per iniziare «una volta a casa, visto che la madre è fuori con qualche amica, può concedersi, seduto nel suo studio, un po’ di salmone affumicato e formaggio accompagnati da un bicchiere di Friulano, quello che una volta veniva chiamato Tocai italiano, e qualche cracker». E ancora: «Ha deciso di fissare l’appuntamento in un altro ristorante non lontano da quello dove hanno cenato la sera prima a Trastevere, il Ripa 12. Glielo aveva raccomandato Giorgia anni prima, ottimo per gli antipasti di pesce crudo. C’era stato anche con Jack, salvo poi scoprire che l’ex analista della CIA non amava il pesce ma preferiva un buon piatto di penne all’arrabbiata. John si siede e ordina un Ribolla Gialla Felluga e qualche oliva: quanto basta per allenare lo stomaco e aspettare Frank». Dopo un buon pasto per concludere si passa invece alla Toscana«se si finisce con i cantucci, John ha già adocchiato un vino rosé passito toscano che vorrebbe assaggiare, lasciando agli altri quel Vin Santo del Chianti che già conosce fin troppo bene. Sta, appunto, degustando il passito quando, d’improvviso, senza un perché, la sua mente va dove vuole andare. E pensa che ognuno è stato fottuto dalla vita. Non c’è nessuno in quella tavola che non sia stato già fottuto. Ognuno porta con sé dolori, rancori, delusioni, rimorsi, dubbi, nostalgie, speranze e sogni. Il segreto per andare avanti, John lo sa, è lasciarseli scorrere addosso. Non credere ai sogni, ancorarsi alle speranze e tentare di dimenticare tutto il resto. Per continuare a vivere». Attraverso un susseguirsi di casi enigmatici, ai quali è chiamato a cercare soluzioni sempre più rischiose e cariche di imprevisti, il protagonista cerca infatti di superare anche lo scoglio più duro: rimettere insieme i pezzi della propria vita per trovare finalmente la pace con sé stesso. Edito da Paesi Edizioni, il romanzo combina la suspense alle implicazioni morali ed etiche di fare hacking, narrando avvenimenti che giungono fino ai giorni nostri con lo scoppio della pandemiaJohn Falco. Nel profondo della rete è disponibile nelle librerie e presto anche in versione e-book. Per maggiori informazioni: paesiedizioni.it [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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