Consip apre la ricognizione sui Buoni Pasto. Fipe: "attendiamo risposte concrete"

14 Febbraio 2020 - 04:30
Consip apre la ricognizione sui Buoni Pasto. Fipe: "attendiamo risposte concrete"
Dopo le grosse e pesanti ripercussioni per gli esercenti e i lavoratori in seguito alla vicenda Qui! Group, e a seguito dei solleciti effettuati da Fipe Confcommercio, Federdistribuzione, ANCC Coop, Confesercenti, FIDA e ANCD Conad per la prima volta riunite in un tavolo di lavoro congiunto che ha visto ristorazione e distribuzione fare fronte unico per chiedere la riforma del sistema dei buoni pasto, Consip ha risposto con una nota stampa. Consip, società per azioni partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha come obiettivo rendere più efficiente e trasparente l'utilizzo delle risorse pubbliche, fornendo alle Amministrazioni strumenti e competenze per gestire i propri acquisti di beni e servizi, stimolando le Imprese al confronto competitivo con il sistema pubblico.  width=Parte dunque da qui il segnale positivo che le associazioni di categoria stavano aspettando. "A seguito di numerose segnalazioni pervenute sul 'Sistema dei Buoni Pasto' - scrive Consip in una nota, la società - intende avviare una ricognizione sul meccanismo di funzionamento del Sistema, finalizzata a valutare il grado di soddisfazione dei diversi operatori, degli utenti, le criticità normative e gli eventuali fenomeni a detrimento della qualità del servizio. Le risultanze verranno sottoposte alle autorità competenti, per le opportune azioni migliorative". Le misure di intervento che verranno intraprese sono esplicate nella seguente suddivisione: "Misura 1: analisi e indagini conoscitive
  • Analisi quali-quantitativo dell’andamento dei reclami a partire dal mese di gennaio 2019, con un confronto rispetto al trend degli anni precedenti - entro I Trimestre 2020
  • Elaborazioni e sintesi dei risultati delle verifiche ispettive condotte nel 2019 e di quelle che saranno effettuate in corso d’anno - entro I Trimestre 2020
  • Avvio di un’indagine conoscitiva nella forma di campagna di “customer satisfaction” selezionando un panel di amministrazioni, società emettitrici, associazioni rappresentative degli esercenti - entro II Trimestre 2020
Misura 2: analisi del bilanciamento delle diverse funzioni/posizioni degli attori coinvolti Un fisiologico funzionamento del “sistema dei buoni pasto” si fonda sul contemperamento di diverse esigenze: erogazione di un servizio sostitutivo mensa di alta qualità per i dipendenti pubblici; congrua remunerazione per le società emettitrici che erogano servizi di “piattaforma di intermediazione” tra fruitori ed esercenti; convenienza economica per gli esercenti di accettare una commissione sul valore nominale del buono pasto a fronte di un più ampio bacino di clienti. Al fine di valutare il bilanciamento dei diversi interessi coinvolti saranno avviati confronti, anche per mezzo di audizioni, con le Associazioni di categoria rappresentanti sia gli esercizi pubblici (es. FIPE), che la Grande Distribuzione (es. FEDERDISTRIBUZIONE, ANCC Coop e ANCD Conad); MISE/MEFANAC e AGCM - entro I Trimestre 2020".

fipeLa soddisfazione di Fipe e la richiesta di azioni concrete

"Un primo passo che va nella giusta direzione", lo definisce Aldo Cursano, Vice Presidente Vicario di Fipe, il quale afferma anche che "Non basta.  È necessario che arrivi al più presto una risposta concreta da parte del governo. Non vediamo l'ora di sederci al tavolo per entrare nel merito dei problemi che sono deflagrati negli ultimi anni e che impongono una soluzione. È indispensabile che il valore nominale dei buoni pasto venga garantito lungo tutta la filiera ed è essenziale che i vari oneri e adempimenti burocratici e non solo, vengano ridotti al minimo. A cominciare dall'adozione di un pos unico da parte di tutti gli emettitori. Il nostro obiettivo è quello di rendere questo servizio realmente sostenibile per tutti i soggetti coinvolti”.
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