Chiudono i ristoranti americani. Preoccupazione per i vini italiani

Il Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino esprime preoccupazione per le ripercussioni sui vini italiani dopo la chiusura dei ristoranti anche negli USA

19 Marzo 2020 - 04:30
Chiudono i ristoranti americani. Preoccupazione per i vini italiani
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento. “Sono già 19 gli Stati americani che come in Italia hanno scelto di difendersi dal Coronavirus chiudendo la ristorazione, in buona parte composta da prodotti e vini made in Italy. Noi produttori toscani del Brunello di Montalcino siamo vicini agli amici statunitensi e consapevoli che la ripartenza ci vedrà in prima fila accanto a loro”. Così il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, ha commentato le nuove più rigorose misure del governo Usa contro l’emergenza annunciate dal presidente Trump e che comprendono la chiusura dei ristoranti in 19 Stati. “Alle giuste misure prese per contrastare l’emergenza da Coronavirus – ha aggiunto Bindocci – fa da contraltare una innegabile preoccupazione dei nostri produttori in chiave di mercato. Nel giro di pochi giorni si è infatti fermato il nostro maggiore canale di vendita – quello dell’horeca – nei 2 principali mercati mondiali: Usa e Italia infatti rappresentano in media il 60% delle vendite globali di Brunello. Secondo una recente indagine di Nomisma Wine Monitor su un campione di wine list di 350 ristoranti, nella sola città di New York il 30% delle referenze di vino rosso presenti in carta parla italiano e di queste 1/3 sono toscani, con circa 2mila referenze che arrivano direttamente da Montalcino, a un prezzo medio di 382 dollari. Ora – ha concluso Bindocci – serve attendere – e il nostro vino lo sa fare - e osservare le regole, in attesa che la nostra annata 2015 possa riprendere quella corsa che prima dello stop si stava rivelando molto promettente, in particolare oltreoceano”. Negli Usa quasi la metà dei consumi di vino italiano a valore passa dall’on-trade, per un equivalente di circa 800 milioni di euro. In generale la crescita import dei vini rossi italiani è stata del 20% negli ultimi 5 anni.
Compila il mio modulo online.