Addio alle libere terme di Viterbo, il tribunale ordina di chiuderle

19 Ottobre 2018 - 04:04
Addio alle libere terme di Viterbo, il tribunale ordina di chiuderle
Il Tribunale civile di Viterbo ha scritto la parola "fine" alla storia delle Terme libere di Viterbo, due sorgenti con caratteristiche simili a quelle del Bulicame situate in prossimità dell’incrocio tra strada Terme e la Strada Tuscanese. La terna dei giudici (Ettore Capizzi, Paolo Bonofiglio e Caterina Mastropasqua) ha rigettato il ricorso presentato dall'Associazione Le Masse e dalla società Antiche Terme Romane, rispettivamente gestori e proprietari del sito, contro l'ordinanza di abbattimento di tutti i manufatti realizzati nel corso degli anni che lo stesso tribunale di Viterbo aveva disposto lo scorso gennaio. Manufatti risultati, secondo i giudici e secondo la società Freetime, promotrice del ricorso, abusivi. Sarà il giudice monocratico del primo grado, Federico Bonato, a stabilire ora modalità e incaricati per l'abbattimento del manufatti e la chiusura delle pozze. Come scritto nell'edizione online del Corriere di Viterbo, "Sullo sfondo si staglia il braccio di ferro tra due note famiglie viterbesi: i Belli, che nella vicina Paliano stanno realizzando un grande centro termale, e i Balletti, proprietari degli omonimi alberghi e del terreno sul quale sorgono le Masse e che da questa frequentatissima realtà, data in gestione all'omonima associazione, traggono profitto. Il ricorso dell'associazione e della Antiche Terme Romane si fondava, tra l’altro, su un asserito difetto di giurisdizione. In pratica, secondo i ricorrenti, a occuparsi della controversia, anziché un tribunale civile avrebbe dovuto essere quello regionale delle acque pubbliche". Le terme, note fin dall’antichità, erano conosciute già al tempo degli Etruschi, furono menzionate da autori quali Strabone, Simmaco, Tibullo e Marziale. Ma fu nel medioevo che raggiunsero la loro fama più grande, quando furono scelte da papi come Gregorio IX e Bonifacio IX per curare i loro malesseri. Niccolo V vi fece addirittura edificare una dimora, poi ampliata da Pio II, e per questo l’area è conosciuta anche come Terme dei Papi. Ma il ricorso è stato definitivamente rigettato. Si chiude così una storia che nasce nella notte dei tempi.
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