Nel mondo si spreca un terzo della produzione alimentare

28 Sett 2018 - 02:45
Nel mondo si spreca un terzo della produzione alimentare
Sono cifre impressionanti quelle che fornisce il The Boston Consulting Group nel report 'Tackling the 1,6 Billion Ton Food Loss and Waste Crisis' riguardante lo spreco alimentare nel mondo. Stando a questi dati, ogni anno si buttano via 1,6 miliardi di tonnellate di cibo (accumulato avrebbe le stesse dimensioni di Manhattan) per un valore di 1,2 miliardi di dollari, ovvero un terzo della produzione globale di cibo che viene quindi, così, persa. Questo dato è in crescita e le previsioni portano a pensare che se non ci saranno interventi decisi, tra 12 anni si arriveranno a buttare 2,1 miliardi di tonnellate di cibo, per un valore di 1,5 bilioni di dollari; uno spreco economico ma anche un danno all’ambiente. Il cibo non consumato, infatti, è responsabile dell'8% delle emissioni globali di gas serra e, ovviamente, non aiuta a risolvere il problema della fame nel mondo che riguarda ancora oggi 870 milioni di persone. Secondo il report di BCG, gli sprechi avvengono durante tutte le fasi della filiera, ma principalmente in quella iniziale (la produzione) e in quella finale (il consumo): i paesi emergenti sprecano soprattutto nella prima fase, a causa di carenze nelle tecniche produttive che portano, ad esempio, anche problemi nel trasporto degli alimenti; i Paesi avanzati, al contrario, sprecano nella fase finale. Il rapporto conduce però anche ad una riflessione: se si seguissero le indicazioni dell'Onu sugli obiettivi di sviluppo sostenibile potrebbe essere risparmiata una cifra vicina ai 700 miliardi di dollari.  È possibile, ad esempio, intervenire sulle tecniche per il raccolto, come anche si potrebbe investire nel miglioramento delle infrastrutture legate alla catena del freddo; privilegiare ingredienti locali, poi, è una scelta che implica meno trasporti, meno costi e meno scarti. Il riciclo degli scarti, da destinare alla produzione di mangimi, cosmetici o biocarburanti per sviluppare anche l'economia laterale dovrebbe essere un’altra delle soluzioni da mettere in atto, la più utile. Secondo lo studio, infine, un ruolo importante dovrebbe essere giocato dalle aziende del comparto che dovrebbero farsi principali promotrici di politiche anti spreco che gioverebbero ai loro bilanci e soprattutto al pianeta.
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