Maltempo e pesca. Grandi perdite per il settore

8 Nov 2018 - 04:30
Maltempo e pesca. Grandi perdite per il settore
Il maltempo non ha risparmiato le flotte pescherecce italiane che a causa delle cattive condizioni atmosferiche e del mare grosso hanno dovuto interrompere per giorni le attività. La situazione non varia, che si tratti di mar Tirreno oppure mar Adriatico. Porti chiusi a causa di trombe d'aria e mareggiate e pesce italiano che non si trova. Alleanza pesca ha cominciato a stilare una lista dei danni. Non solo per le riparazioni delle navi e delle attrezzature danneggiate, ma anche per il mancato pescato, considerando lo stop a prendere il mare. Secondo l'associazione di categoria, fino ad ora le perdite ammontano a 5 milioni di euro. In Veneto, oltre ai danni alla flotta e ai porti si segnalano anche gravi problemi alla mitilicoltura con impianti al largo completamente distrutti dalla furia del vento. Danni ingenti anche alle cavane dei pescatori che si trovano sulla Sacca di Scardovari in provincia di Rovigo: dieci di questesono state inghiottite dall'acqua, con tutte le attrezzature per la pesca. In Liguria sono state colpite tutte le marinerie da Lerici alla Spezia, Rapallo e il Golfo del Tigullio, Genova Quinto e Genova Boccadasse, Savona, Spotorno e Alassio. Per Coldiretti Liguria danni alle imbarcazioni, alle strutture a terra e alla miticoltura spezzina. L'associazione ha già avanzato la richiesta di calamità naturale alla Regione. Nelle regioni centrali Federpesca segnala l'interramento dei fondali in Toscana. Sulla regione pesa il problema delle tonnellate di spazzatura portata a terra dalle mareggiate. Anche nel Lazio emergenza rifiuti. Le violente mareggiate degli ultimi giorni hanno portato tonnellate di spazzatura sulle scogliere nei pressi della foce del Tevere, oltre che nella zona demaniale del vecchio faro e su tratti di litorale a nord di Fiumicino. Intanto si segnala la possibilità di continuare la pesca del rossetto con sciabiche da natante utilizzate da imbarcazioni che siano registrate nella Direzione marittima di Genova e Livorno, che siano in attività da oltre cinque anni in questo tipo di pesca. “Una sfida vinta per tutto il comparto della pesca ligure, ma anche il punto di partenza per raggiungere altri traguardi che restituiscano dignità ai nostri pescatori”, dice l’assessore regionale alla Pesca Mai.
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