Dal 9 all’11 ottobre si ĆØ svolta SANA Restart, la manifestazione italiana di riferimento per il settore del biologico, in programma a Bologna. Qui, in apertura, sono stati presentati i dati di settore diffusi dall’Osservatorio Sana, promosso da Bologna Fiere, a cura di Nomisma, con la collaborazione di AssoBio e FederBio, e il sostegno di ICe.
Le vendite di biologico italiano sul mercato Italiano oltrepassano nel 2020 i 4,3 miliardi di euro. In particolare, 3,9 miliardi sono riferibili ai consumi domestici (+7% rispetto allo stesso periodo dellāanno precedente) e poco meno di 500 milioni di euro il fuori casa (con un calo del -27% sull’anno precedente dovuto all’emergenza sanitaria).
Isolando il canale della ristorazione (commerciale e collettiva), il cui andamento riverbera gli effetti collegati agli impatti dello scenario disegnato dal Coronavirus, il mercato domestico conferma il trend positivo favorito dalla crescente attenzione dei consumatori italiani verso i prodotti green, local e sostenibili. Ne sono conferma il progressivo incremento delle famiglie acquirenti (88% ha avuto almeno una occasione di acquisto di un prodotto bio nel 2020 ā survey Nomisma 2020 per Rivoluzione Bio ā contro il 53% del 2012) e lāincidenza del bio sul totale del carrello alimentare (che passa dal 2,2% del 2014 al 3,6% di questāanno).
Analizzando nel dettaglio i singoli canali del mercato domestico, la distribuzione moderna si conferma canale elettivo delle vendite bio in Italia (poco più di 2 miliardi di euro di vendite nel 2020, AT agosto, 53% del mercato domestico, +5% rispetto al 2019, AT agosto; fonte: Nielsen).

Ottime le performance nellāe-commerce in cui le vendite di biologico ā che rappresentano il 7% del totale e-grocery – registrano una crescita a 3 cifre (+143% rispetto al 2019, AT agosto) superiore a quella segnata dalle vendite online di prodotti alimentari in generale (+125%). Dopo il boom segnato nel periodo lockdown (17 feb-3 mag), le vendite di bio dellāe-commerce continuano a mantenere un ritmo di crescita elevato e più performante degli alimentari, in generale riportando un +182% rispetto allo stesso periodo del 2019 (contro un +172% dellāe-grocery).

I negozi specializzati bio in catena ed indipendenti, (920 milioni di euro, 2020 AT agosto, 24% di quota sulle vendite a valore sul mercato domestico) segnano un balzo del +8%. Molto positiva la dinamica delle vendite nella componente altri canaliā (che include negozi di vicinato, farmacie, mercatini, GAS, siti aggregatori di produttori, ā¦): con 836 milioni di euro nel 2020 (22% del mercato domestico) mette a segno una crescita +10%).
Allāinterno della distribuzione moderna (perimetrato al solo peso imposto), il canale più brillante ĆØ quello dei discount in cui le vendite di biologico nel 2020 sono cresciute dellā11% rispetto al 2019 (AT agosto), contro un +3% del libero servizio e un +4% di iper e super.

Lāevoluzione delle vendite distinte durate le 3 fasi (pre-durante-post lockdown), inoltre, vede il discount come canale dove la crescita del bio si conferma sostenuta, mentre il libero servizio piccolo mostra andamenti che riflettono le rimodulazioni di ri-canalizzazione, con un picco registrato durante il lockdown (+22%).
LāEXPORT BIO
Più che positiva, nonchĆ© superiore a quella registrata dallāexport agroalimentare nel suo complesso, la performance dellāexport bio: nel 2019 le vendite di prodotti agroalimentari italiani bio sui mercati internazionali, confermando il loro ruolo rilevante nel paniere dei prodotti Made in Italy (6% sullāexport agroalimentare italiano totale), hanno raggiunto quota 2.425 milioni di euro mettendo a segno una crescita del 7% rispetto allāanno precedente contro una variazione del +4% registrata dallāexport agroalimentare nel suo complesso (43 miliardi nel 2019). Nel 2020 lāexport di prodotti biologici raggiungerĆ i 2.619 milioni di euro (stime Nomisma) mantenendo un ritmo di crescita del 8% rispetto al 2019.
