Etichette: presentato ufficialmente il sistema italiano NutrInform Battery

È stato presentato il logo della NutrInform Battery, il sistema di etichettatura che l'Italia ha sviluppato in contrapposizione al Nutriscore.

2 Nov 2020 - 00:39
Etichette: presentato ufficialmente il sistema italiano NutrInform Battery
Informazioni chiare, semplici ma allo stesso tempo complete, che consentono al consumatore di fare scelte pienamente consapevoli per la propria alimentazione. È stato firmato dalla Ministra Bellanova il decreto che introduce il logo nutrizionale facoltativo denominato "NutrInform Battery", finalizzato a rendere più facilmente leggibili da parte dei consumatori le informazioni nutrizionali degli alimenti e ne sancisce le norme relative al suo utilizzo. Il logo indica il contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale presente in una singola porzione di alimento. Il contenuto energetico è espresso sia in Joule che in Calorie mentre il contenuto di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono espressi in grammi. Inoltre, all'interno del simbolo a "batteria" è indicata la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione rispetto alle quantità giornaliere di assunzione raccomandata. https://youtu.be/NZzFF3aiVoA "Oggi finalmente possiamo presentare il logo nutrizionale facoltativo italiano, il Nutrinform, che prende in considerazione il fabbisogno quotidiano di sostanze nutritive, in modo da favorire una scelta consapevole da parte dei consumatori per un'alimentazione sana, variata e bilanciata", Cosi la Ministra Teresa Bellanova. "Siamo soddisfatti del lavoro fatto insieme alla filiera agroalimentare e ai m width=inisteri della Salute e dello Sviluppo economico e siamo convinti della bontà di questo sistema che mette al centro il consumatore e non il mercato globale, valorizza la capacità critica del cittadino che non deve essere fuorviato da colori o immagini che nulla hanno di scientifico e difende il patrimonio unico della dieta mediterranea", ha sottolineato la Ministra. "Ora ci aspettiamo che il nostro sistema venga opportunamente valutato dall'Europa dal punto di vista scientifico, in quanto esperienza nazionale". "La dieta e il benessere alimentare sono concetti molto più complessi di un algoritmo - ha continuato Bellanova - e ancora una volta voglio ribadire un concetto per me fondamentale: i consumatori hanno diritto a essere informati correttamente e le nostre eccellenze alimentari non possono essere penalizzate da semafori. La promozione di stili alimentari sani richiede un approccio multidisciplinare, incentrato sul concetto di 'dieta salutare'.  Il NutrInform è la nostra alternativa al Nutriscore, ma è di gran lunga migliore. Non è penalizzante, non dà patenti di buono o cattivo: informa". "Per questo motivo", conclude la Ministra, "ci stiamo impegnando con tutte le forze nei tavoli europei affinché su un tema così importante, quale l'alimentazione, non si scelgano soluzioni semplicistiche, come l'etichettatura a semaforo, ma sia avviata una valutazione di impatto seria relativamente alla futura legislazione europea in materia di etichettatura nutrizionale fronte-pacco. Vogliamo che la Commissione si orienti verso uno schema volontario capace di informare in modo trasparente il consumatore, senza orientarne le scelte e senza penalizzare, in maniera paradossale, prodotti mediterranei come l'olio che sono alla base dell'alimentazione del nostro Paese e di cui secoli di tradizione ci hanno mostrato i benefici effetti sulla salute e il benessere umani". Il provvedimento, adottato ai sensi dell'art. 35 del Reg. (CEn. 1169/2011, che prevede la possibilità per gli Stati Membri di raccomandare l'indicazione delle informazioni nutrizionali obbligatorie, previste dallo stesso regolamento, anche con altre forme di espressione, ivi inclusi simboli grafici, allo scopo di facilitare la comprensione del contenuto dell'etichetta, è frutto di un lungo percorso di condivisone con la filiera agroalimentare e di approfondimenti scientifici svolti prima dalla Società IRI - Information Resources Inc. Italia e poi dall'Istituto Superiore di Sanità e dal CREA, che hanno testato questo tipo di etichettatura su campioni rappresentativi di consumatori.  
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