Elior. Pausa pranzo e smartworking: per il 50% dei lavoratori è più difficile alimentarsi correttamente a casa

Elior rileva con una ricerca come siano cambiate le esigenze dei lavoratori in pausa pranzo con lo smartworking e si adegua proponendo una soluzione innovativa: iColti in Tavola

16 Sett 2020 - 23:03
Elior. Pausa pranzo e smartworking: per il 50% dei lavoratori è più difficile alimentarsi correttamente a casa
Il 60% dei dipendenti italiani nei prossimi mesi continuerà a lavorare da casa almeno una volta alla settimana e il 50% ritiene che la pausa in smart working sia più complicata da gestire rispetto al pranzo in ufficio. Queste le percezioni rilevate dalla ricerca “Flessibilità e smart working: come cambia la nuova pausa pranzo degli italiani?” condotta da Praxidia per Elior, realtà leader nella ristorazione, condotta ad inizio settembre su un campione rappresentativo di lavoratori dipendenti e presentata oggi nel corso di un webinar dedicato ad indagare le aspettative e le necessità degli italiani e i servizi messi in campo dalle aziende in questo particolare momento. Tra gli intervistati che reputano più difficile gestire il break lavorando da casa, il 39% ritiene che sia più complesso mantenere un menu vario e bilanciato, il 42% percepisce il momento della pausa come meno rilassante con l’impossibilità di staccare davvero dal lavoro, mentre il 49% denuncia una minore possibilità di fare movimento e il 30% pensa di avere meno tempo per sè stesso.  width= Ma come deve essere la nuova pausa pranzo degli italiani per compensare la maggiore difficoltà? Sempre secondo la ricerca condotta da Praxidia deve essere digitalizzata, dal momento della scelta, all’ordine e al pagamento per una più agevole customer experience, semplice da acquistare ma anche da scegliere con una chiara lettura delle ricette, degli ingredienti e dei loro apporti nutrizionali e personalizzata, ovvero garantire flessibilità e rispetto dei diversi regimi dietetici. Con un punto fermo: l’italianità, la genuinità e la tradizione degli ingredienti che sono imprescindibili per il 55% degli intervistati.

iColti in Tavola

Per rispondere ai nuovi stili di vita dei lavoratori italiani e offrire loro una soluzione concreta, Elior inotroduce sul mercato un nuovo servizio che permette una pausa pranzo veloce, sana e gustosa. Si tratta di “iColti in Tavola”, una nuova linea di piatti pronti, buoni e salutari confezionati in ATP, una tecnologia di packaging innovativa che consente l’estensione della shelf-life fino a 10 giorni senza l’uso di conservanti. La gamma comprende 400 ricette studiate da esperti gastronomi, con il supporto e avvallo dei nutrizionisti di Food Academy, per rispondere ai palati più esigenti. L’ispirazione de iColti in Tavola è sicuramente il territorio italiano, con l’esaltazione di ricette regionali, ma con un occhio al futuro integrando ingredienti che arrivano da altre culture, come bulgur e quinoa, senza dimenticare gli ingredienti biologici. La linea propone 5 categorie prodotto basati su 5 stili di vita contemporanei, partendo dal presupposto che la varietà sia l’ingrediente giusto per una alimentazione sana, in base ai principi della Dieta Mediterranea:
  1. Benessere: ricette sane a base di legumi e verdure per ritrovare l’armonia con il proprio organismo. Ad esempio tra i primi proposte di pasta, come la pasta di kamut con verdure saltate espezzatino di seitan alla paprika. Questo stile di vita strizza l’occhio alla sostenibilità ambientale, preferendo l’utilizzo delle proteine vegetali rispetto a quelle animali
  2. Leggerezza: Ricette pensate per chi ama un pranzo semplice ma gustoso, basato sulla combinazione di ingredienti genuini per formare piatti bilanciati. Primi in generale a base di cereali e verdure, come ad esempio il farro bio con zucca e zenzero. Per i secondi, presenza di tutte le proteine, con preferenza per proteine a base pesce, come ad esempio il filetto di sgombro con crema di curcuma, cavolfiore e broccoli
  3. Tradizione: Le ricette tipiche della cucina italiana, preparate come nonna comanda. La vera tradizione, come la lasagna alla bolognese, avendo cura di rispettare la sequenza di preparazione. Tra i secondi, troviamo le carni come brasato di manzo o lo spezzatino di vitello ai funghi.
  4. Energia: Piatti bilanciati per soddisfare il fabbisogno energetico e dare la carica. Tra i primi, spazio ai sughi di pesce e verdura, come ad esempio linguine alle vongole e pesto di spinaci. Tra i secondi, ampio utilizzo di uova come per la frittata di albumi con funghi arrosto e arachidi saltate.
  5. Specialità: Ingredienti ricercati e nutrienti per stupire il palato con sapori inconfondibili. Utilizzo di pasta all’uovo e presenza di piatti unici come insalata di farro bio, peperoni e tacchino. Tra i secondi, la ricerca di ingredienti “speciali” come l’hamburger di Fassona con scamorza e spinaci.

Dove trovare IColti in Tavola

Ristorazione aziendale: IColti in Tavola possono essere associati al ristorante aziendale  per una maggiore varietà o essere forniti mediante altre modalità di ristorazione, ad esempio Food Urban 360, il nuovo concept di Elior che prevede delle vetrine refrigerate automatiche per la vendita dei pasti o nel Market IColti in Tavola, che ripropongono in azienda un espositore a libero servizio, oltre che inviati a casa del dipendente – per lui ma anche per tutta la famiglia – nei programmi di Welfare at home. Canale Ho.Re.Ca e GDO: IColti pssono essere distribuito anche alle strutture del fuori casa che generalmente assolvono ai bisogno in pausa pranzo dei dipendenti che non dispongono di ristorante aziendale come bar, mini market, tavole calde, ma anche nei punti vendita della GDO.    width= Elior già da tempo stava studiando l’evoluzione della società e dei modelli di lavoro, caratterizzati da una crescente flessibilità. L’emergenza sanitaria ha accelerato queste dinamiche ed emerge dunque chiaramente la necessità di soluzioni nuove in grado di assicurare ad ognuno la migliore esperienza in pausa pranzo al fiano del ristorante aziendale, su cui continuiamo a puntare ed innovare” sottolinea Rosario Ambrosino, Amministratore Delegato di Elior. “Per raggiungere questo scopo è fondamentale investire sull’evoluzione tecnologica delle nostre cucine centrali, che oggi più che mai sono in grado di coniugare tecniche innovative per il packaging con le competenze dei nostri chef, la cui preparazione e specializzazione nel food è cruciale“. “Il nostro impegno è fornire una risposta alla richiesta di massima flessibilità che ci viene posta dai lavoratori e dalle aziende: dal momento della giornata al luogo in cui consumare il pasto, dal mix di ingredienti fino alla possibilità di avere un pasto veloce ma sano e gustoso al tempo stesso. Per questo abbiamo pensato ad una linea, iColti in Tavola, che avesse queste caratteristiche e fosse disponibile in canali di distribuzione diversificati, in modo da interpretare ancora meglio tutte le nuove modalità di lavoro e stili di vita che vediamo emergere nella società” conclude Andrea Cartoccio, Direttore Marketing Communication & Innovation Elior. La tendenza alla maggiore velocità nella fruizione della pausa pranzo e una maggiore differenziazione delle esigenze alimentari, oltre alla crescente flessibilità dei modelli organizzativi è rilevata anche da San Benedetto. Relmi Rizzato, Direttore HR, ha sottolineato come l’esperienza del lockdown abbia costretto a rivedere le modalità di fruizione del servizio mensa e della pausa pranzo tra esigenze di evitare gli assembramenti e presenza al lavoro. La necessità di consumare il pasto alla scrivania ha fatto emergere il bisogno di pasti leggeri e diversificati. Tendenza cui l’azienda cercherà di dare risposta anche per il futuro. Massimo Rizzato, Direttore amministrazione del personale, ha raccontato come sarà necessario in futuro pensare a menù e modalità di erogazione dei pasti diversificata in funzione delle diverse categorie di lavoratori, nell’ottica del processo di welfare aziendale.      
Leader in Italia nella Ristorazione Collettiva, Elior serve nel nostro Paese oltre 106 milioni di pasti l’anno in più di 2.400 ristoranti e punti vendita grazie ai suoi 12.000 collaboratori. Elior opera in molteplici settori quali le aziende, le scuole, il socio-sanitario, le forze armate, i musei, e la ristorazione a bordo delle Frecce di Trenitalia. Offre soluzioni su misura per ogni cliente, prendendosi cura di ciascuno grazie a un’offerta di ristorazione equilibrata, con servizi personalizzati e innovativi. Ingredienti vincenti di Elior sono da sempre gusto, sostenibilità e innovazione, per rendere ogni pasto un momento da assaporare grazie a ingredienti freschi di qualità, piatti bilanciati e sempre contemporanei. La qualità è per Elior un impegno quotidiano reso concreto e tangibile non solo dalla scelta degli ingredienti del territorio e dall’attenzione offerta dal personale, ma anche dalle certificazioni che sono costantemente rinnovate e dall’adesione a protocolli di sostenibilità, come il Global Compact, il programma delle Nazioni Unite sulla Responsabilità Sociale d’Impresa. Un impegno che si traduce in una strategia di CSR aziendale, Positive Foodprint Plan, attraverso la quale si vuole creare un circolo virtuoso nel mondo della ristorazione, dal campo coltivato alla tavola, lavorando in sinergia con fornitori, clienti, utenti finali e dipendenti.
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