Volano i Doc Sicilia, 80 milioni di bottiglie prodotte

30 Gen 2019 - 04:30
Bilancio da record per il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, che ha raggiunto al 31 dicembre la quota di 80 milioni di bottiglie di vino prodotte. Un aumento del 173 per cento rispetto al 2017 chiuso con 29 milioni di bottiglie. Il trend di crescita coinvolge tutte le tipologie di vini con un exploit di Grillo e Nero d'Avola, che non possono essere più imbottigliati come Igt a causa dell'obbligo di imbottigliarli con una denominazione d'origine. Nel 2018 sono state prodotte 40 milioni di bottiglie di Nero d'Avola e 15 milioni di Grillo. Crescono anche i vitigni internazionali. Il Merlot raggiunge 1 milione e 460mila bottiglie prodotte; e il Syrah è a 1 milione 800mila bottiglie prodotte. Tra tutte le Doc e le Igt si raggiunge nel 2018 la cifra di 235 milioni di bottiglie (con un aumento di 5 milioni di bottiglie rispetto allo scorso anno). Le aziende che imbottigliano Doc Sicilia sono intanto diventate 350 nel 2018 contro le 126 del 2017. La continua crescita della produzione ha tra l'altro spinto il Consorzio a prevedere, dal 1 gennaio 2021, l'introduzione del contrassegno di Stato su tutte le bottiglie Doc Sicilia per garantire una maggiore tutela sia alle aziende che ai consumatori. Premiata la scelta di investire in campagne di promozione e di informazione in Italia e all'estero, per mettere in risalto l'unicità della produzione del "continente vinicolo Sicilia". La Doc Sicilia è stata istituita nel 2011, il Consorzio è nato un anno dopo. In Sicilia ci sono ancora grandi da potenzialità da realizzare: tra Doc e Igt, si potrebbero imbottigliare più di 600 milioni di bottiglie. Oggi, tra Igt e Doc, si imbottiglia circa il 35% del vino che si produce. Vini Doc Sicilia è la sesta doc italiana in termini di produzione. A breve, l'avvio del progetto la 'Vigna del Gallo' all'Orto Botanico di Palermo, dove verranno coltivate 200 piante di 50 vitigni diversi, tutti autoctoni. Tra questi, anche varietà non più prodotte in Sicilia dopo la fillossera a fine Ottocento. Tra i soci del Consorzio, ci sono anche produttori non siciliani, provenienti dal Nord Italia e dall'Estero, come Svizzera e Svezia.
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