"Viaggio in Champagne Powered by Moët & Chandon" ha portato gli italiani alla scoperta della Maison

In 4 appuntamenti live, Gambero Rosso ha portato il pubblico alla scoperta di Moët & Chandon, un’istituzione tra la Maison de Champagne.

15 Giu 2020 - 01:37
"Viaggio in Champagne Powered by Moët & Chandon" ha portato gli italiani alla scoperta della Maison
Il “Viaggio in Champagne” è giunto alla fine. La masterclass in quattro puntate - live sull’account Instagram della testata - con cui Gambero Rosso ha guidato neofiti e appassionati alla scoperta di un terroir mitico e di una Maison il cui nome è indissolubilmente legato alla produzione di Champagne: Moët & Chandon.     Voce narrante di questo ciclo di appuntamenti, il giornalista e grande esperto Marco Sabellico che, insieme a diversi compagni di viaggio, nel corso delle “tappe” ha raccontato tanto le specificità del territorio quanto le peculiarità che rendono Moët & Chandon un’istituzione tra la Maison de Champagne. Nelle prime due puntate - la prima andata live il 20 maggio e dedicata al racconto del terroir e di Moët & Chandon, la seconda il 27 maggio e focalizzata sulla degustazione di tre delle etichette più iconiche della Maison, Moët Impérial, Rosé Impérial e Grand Vintage Rosé 2012 - Sabellico ha dialogato con la giovane wine influencer Sara Piovano, grande appassionata di Champagne ma che in questa regione non è ancora mai stata.   width=Come Virgilio con Dante, Marco Sabellico e Sara Piovano si sono addentrati (anche se solo “virtualmente”) nella regione, discutendo delle caratteristiche che rendono il suolo così ideale per la crescita di vitigni come il Pinot Noir, il Meunier e lo Chardonnay, gli ingredienti segreti dello Champagne. Destinazione finale della prima puntata, Epernay, dove sorge la Maison Moët & Chandon, di cui Sabellico ha raccontato la storia, il patrimonio di savoir-faire unico, insieme ad aneddoti sulle sue passate visite al domain. Nella seconda puntata, Marco e Sara hanno introdotto il pubblico al racconto e alla degustazione di tre delle etichette simbolo di Moët & Chandon: Moët impérial, la cuvée da cui sono nate tutte le successive emanazioni della Maison in termini di Champagne; Rosé Impérial, la declinazione “en rosé” dell’iconico Impérial; infine Grand Vintage Rosé 2012, il Millesimato in versione rosa creato dallo Chef de Cave Benoît Gouez. Lo scambio di suggestioni e commenti tra i due protagonisti ha permesso anche ai meno “esperti” di conoscere le principali differenze tra le etichette assaggiate, come di entrare più a fondo nel “lessico” enologico che possono aver sentito pronunciare in più di un’occasione.    Conclusa la prima parte introduttiva del viaggio, nelle successive due puntate (live il 3 giugno e il 10 giugno sempre sull’account Instagram di Gambero Rosso) Marco Sabellico ha invece esplorato gli abbinamenti gastronomici che meglio esaltano le peculiarità ma anche la versatilità dello Champagne Moët & Chandon. In sua compagnia, due guest star d’eccezione: il 3 giugno, Marco Fadiga, executive chef della Maison, in diretta dalla Francia, mentre il 10 giugno si è tornati in Italia con Riccardo Di Giacinto, stella Michelin con il ristorante All’Oro a Roma
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Marco Fadiga Chef de cuisine Moët & Chandon
 width=Fadiga, bolognese di nascita ma ormai francese d’adozione, ha proposto al pubblico una Tartare di branzino, mango, pistacchi, coriandolo e zest di combawa. Una ricetta fresca e tipicamente estiva, perfetta in abbinamento ai codici distintivi di Moët impérial: fruttato vivace, elegante maturità e palato seducente. Si inizia eliminando pelle e lische da due filetti di branzino da 250 gr l’uno (con due tagli longitudinali a mezzo cm da ciascun lato della colonna liscale, la si riesce a eliminare con un movimento solo), che vengono poi tagliati a listelli di 1 cm nel senso della lunghezza e poi a cubetti. Si prosegue ricavando cubetti delle stesse dimensioni da un mango bio. A parte, si tostano 50 gr di pistacchi biologici a 170° C per 7/9 minuti: una volta raffreddati, si tritano grossolanamente con un coltello. Si uniscono insieme i cubetti di branzino, mango e il tritato di pistacchi, si condisce con sale, olio EVO, 3 gocce di Tabasco verde e coriandolo fresco non tritato. Per guarnire, zest di combawa, che aggiunge note di agrume fiorito al piatto. Lo chef motiva così la scelta della ricetta: “Il branzino associato alla luminosità del limone verde e al fruttato leggermente acidulo del mango non perfettamente maturo, è in perfetto equilibrio con le note citrine, l’armonia e la freschezza di Moët Impérial. La croccantezza dei pistacchi tostati è un ponte di collegamento verso la consistenza delle bollicine del vino”.
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Riccardo Di Giacinto -© Stefano Segati
 width=A Di Giacinto il compito di interpretare le caratteristiche di Grand Vintage Rosé 2012, creando il piatto perfetto in pairing. Ecco allora arrivare un’intrigante reinterpretazione di un classico della tradizione gastronomica romana. Con il suo Riassunto di carbonara, lo chef gioca e stravolge il piatto, proponendolo in un’inedita versione senza pasta, servita dentro un guscio d’uovo: il suo ripieno è una crema di pecorino, ricoperta da guanciale e spuma di parmigiano. Per la crema, si porta 1 litro di latte a bollore, si aggiungono 22 tuorli e si porta a 65° C il tutto. Si incorporano poi 250 gr di pecorino romano e pepe nero quanto basta. Per la spuma di parmigiano, si porta a bollore 250 ml di latte, si uniscono 250 gr di parmigiano grattugiato e si frulla il tutto con un mixer a infusione, nel quale si aggiungono anche 30 gr di albumi montati a neve. Il composto va poi inserito in un sifone. Per l’impiattamento, si riempie a 3/4 il guscio d’uovo con la crema di carbonara, si aggiunge guanciale croccante tagliato a pezzetti e si termina con la spuma di parmigiano. Per decorare, pepe in grani. Spiega Riccardo Di Giacinto: “Per un Millesimato Rosé dal carattere deciso come questo, ho voluto abbinare un classico della cucina italiana/ romana, altrettanto succulento al palato. Il Riassunto di Carbonara, opulente al naso, si abbina alla perfezione alla spiccata personalità all’olfatto del Grand Vintage Rosé 2012”.  
Moët & Chandon. Fondata nel 1743, Moët & Chandon è la Maison che ha introdotto nel mondo lo champagne, creando vini unici per ogni occasione. Dall’iconico Moët Impérial alla Grand Vintage Collection, dall’estroverso Rosé Impérial all’innovativo Ice Impérial, ogni champagne stupisce e incanta con vivaci sapori fruttati, il gusto seducente e l’elegante maturità.
Moët & Chandon celebra la gioia di vivere. Con una sua bottiglia di champagne che si apre ogni secondo nel mondo Moët & Chandon sa che ogni istante è un’esperienza, e ogni esperienza è un #moetmoment da vivere ora.
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