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Spesa alimentare in calo: Coldiretti stima una perdita del 10% per il Covid

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Un’analisi della Coldiretti sulla base di dati Ismea ha mostrato un calo del 10% dei consumi alimentari degli italiani, con un taglio complessivo della spesa a tavola di ben 24 miliardi per effetto dell’emergenza coronavirus.

La causa scatenante di questi numeri esorbitanti ĆØ sempre la chiusura totale (durante il lockdown) e la lenta ripresa (nei mesi centrali dell’estate) del canale della ristorazione, che non viene compensato neanche dal leggero aumento della spesa domestica.

La spesa alimentare degli italiani – evidenzia Coldiretti – ĆØ tornata indietro di dieci anni su valori del 2010 nonostante che in termini percentuali si sia verificato un aumento rispetto alle altre spese che hanno avuto un crollo maggiore.

A pesare – sottolinea la Coldiretti – ĆØ stata la chiusura durante il lockdown della ristorazione per la quale rimane una situazione di sofferenza per le difficoltĆ  economiche, lo smartworking, la diffidenza dei consumatori e le difficoltĆ  del turismo, soprattutto straniero, che rappresenta una fetta importante della clientela secondo Confcommercio.

Con la fine delle limitazioni agli spostamenti, l’effetto ā€œscortaā€ legato ai timori ingiustificati sugli approvvigionamenti per la spesa domestica si ĆØ invece progressivamente affievolita per tornare – spiega la Coldiretti – su valori leggermente superiori alla media in una situazione in cui sono in calo tutti i settori del commercio al dettaglio.

Una situazione che – continua la Coldiretti – sta rivoluzionando anche gli equilibri all’interno delle filiere produttive che – sottolinea la Coldiretti – pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualitĆ  che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

Da quando ĆØ iniziata la pandemia in Italia il 57% delle 730mila aziende agricole nazionali ha registrato una diminuzione dell’attivitĆ  ma l’allarme globale provocato dal Coronavirus – conclude Coldiretti –  ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo con la necessitĆ  di interventi di sostegno per difendere la sovranitĆ  alimentare e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali.

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