SILB-Fipe, il Sindacato Italiano dei Locali da Ballo, la più importante associazione italiana di categoria che raduna il 90% delle imprese del comparto censite dalla Camera di Commercio, esprime tutta la frustrazione e la disperazione degli operatori del comparto, che non vedono spiragli di ottimismo in una situazione in cui le discoteche sono costrette alla chiusura totale.
Di seguito la nota stampa del sindacato:
Le discoteche sono chiuse da quasi un anno, a parte una breve parentesi estiva. Nonostante ciò ogni fine settimana si parla di assembramenti nei locali, balli e feste come se le discoteche fossero sempre aperte.
āAssembramenti, risse, balli e feste si svolgono nella più totale illegalitĆ o in una torbida zona franca –Ā sottolinea Maurizio Pasca, il Presidente di SILB-Fipe, – e in ogni caso in realtĆ che non hanno o non utilizzano la licenza da balloā.
āPurtroppo si sta verificando quello che avevamo previsto da subitoĀ – prosegue Pasca –Ā Ovvero il proliferare di raduni che sfuggono ad ogni forma di legalitĆ . Capiamo la disperazione dei titolari di tanti locali che non sono discoteche, ma la nostra linea ĆØ quella del rispetto rigoroso delle regole, perchĆ© siamo imprenditori e come tali ci comportiamo. Le discoteche sono una cosa seria”.
āChe cosa chiediamo? Alle Istituzioni aiuti concreti, nelle modalitĆ che abbiamo giĆ avuto modo di proporre e che in parte sono stati recepiti dai Ministeri e dalle Regioni: con entrambi il nostro dialogo ĆØ costante e il confronto non ĆØ mai venuto meno. Ai media di non banalizzare sempre e comunque certi argomenti, ĆØ davvero anacronistico parlare di movida e associarla alle discoteche che – ribadisco – sono di fatto chiuse da fine febbraio. Che rischi corriamo? Di questo passo almeno metĆ delle discoteche spariranno dalla circolazione, nella migliore delle ipotesi diventeranno parcheggi, mobilifici, show-room, centri commerciali. Nella peggiore delle ipotesi diventeranno facile preda della malavitaā.
Il Silb si batte da sempre per un divertimento sano, intelligente e consapevole, con la massima attenzione e collaborazione con enti e associazioni allineati a questa rigorosa linea di pensiero come lāassociazione Cogeu, nata dopo la tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo del 2018, per tutelare un divertimento in sicurezza dei ragazzi che frequentano le discoteche.
āLāassociazione si caratterizza per lāapertura ai ragazzi a partire dai 15 anni, per la loro presenza allāinterno del direttivo e per il forte impegno che ha portato alla stesura del Manifesto del divertimento in sicurezza, incentrato su otto punti rivolti sia al gestore del locale, sia al ragazzo che frequenta le discoteche, facendo cosƬ nascere una sorta di patto di corresponsabilitĆ –Ā afferma Luigina Bucci, la Presidente di CogeuĀ – In questāottica auspichiamo lāapertura di un tavolo di lavoro insieme alle Istituzioni e alle associazioni di categoria, pronti a raccogliere lāinvito in tal senso ricevuto dal Presidente del SILB-Fipe, Maurizio Pascaā.