Semine primaverili: sos da Coldiretti per l'emergenza siccità

29 Marzo 2019 - 04:30
Semine primaverili: sos da Coldiretti per l'emergenza siccità
Precipitazioni invernali dimezzate, terreni aridi, crisi idrica. Coldiretti esprime preoccupazione per la siccità che attanaglia soprattutto il Nord Italia. Dopo la fase invernale, la primavera esprime il ritorno ai campi per le semine di granoturco, soia, girasole, barbabietole, riso e pomodoro, ma quest'anno c'è grande preoccupazione. Non piove e la siccità ha lasciato senza neve le montagne. Se ciò da un lato ha permesso agli agricoltori di preparare al meglio il lavoro di semina, dall'altro il terreno non è risultato abbastanza umido per far germogliare i semi. Dove si è appena seminato in molti casi, precisa la Coldiretti, è stato necessario intervenire con le irrigazioni di soccorso ma in difficoltà sono anche le colture autunnali, come il frumento, l'orzo, l'erba medica e le altre foraggere che soffrono la prolungata siccità. Nel Nord Italia le mancate piogge sono costate 2 miliardi, con un pericoloso taglio dei raccolti delle principali produzioni, dagli ortaggi alla frutta, fino al mais. Sul Po in magra sembra piena estate: il livello idrometrico al Ponte della Becca è di -2,89 metri, come nell’agosto scorso, ma anomalie si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 7% del lago di Como al 14% dell’Iseo fino al 28% del Maggiore secondo l’ultimo monitoraggio della Coldiretti. "L’Italia è costretta ad affrontare una grave emergenza perché – sostiene la Coldiretti – è mancata la programmazione in un Paese che è ricco della risorsa acqua ma che per le carenze infrastrutturali ne trattiene solo l’11%. Di fronte alla tropicalizzazione del clima – conclude la Coldiretti – serve organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi e per poi distribuirla in quelli più siccitosi".
Compila il mio modulo online.