Schenk Italian Wineries chiude il 2020 con un fatturato di 118 milioni di euro

Schenk Italian Wineries registra un +6% dal 2019 e incrementa l'export. Anche il 2021 inizia con ottimi numeri

18 Maggio 2021 - 22:30
Schenk Italian Wineries chiude il 2020 con un fatturato di 118 milioni di euro
“Il 2020 ha confermato la solidità della strategia multicanale intrapresa negli ultimi anni: la scelta di sviluppare tutti i canali distributivi è stata premiante e, nonostante le difficoltà dovute alla situazione di emergenza, siamo riusciti a mettere in campo azioni efficaci che ci hanno consentito di reggere egregiamente il colpo. Non è stato facile: l’incertezza dei primi mesi dell’anno ha colto tutti di sorpresa. Il crollo dei consumi degli spumanti nel primo semestre seguito poi dal boom dei consumi nella seconda parte dell’anno era impossibile da prevedere e complesso da gestire. Per questo, lo sviluppo dei nostri marchi all’interno del sistema della GDO nazionale ed estera ci ha dato le maggiori soddisfazioni. Per il mercato interno, abbiamo lavorato per l’ampliamento della gamma dedicata al segmento tradizionale, con nuovi vini che siamo certi raccoglieranno l’attenzione dei nostri clienti e dei consumatori anche nei prossimi mesi”.  Con queste parole Daniele Simoni, AD di Schenk Italian Wineries, commenta i dati di bilancio 2020, che vede l’azienda chiudere l’anno con oltre 118 milioni di fatturato, registrando un +6% rispetto al 2019, con 59,2 milioni di bottiglie vendute. L’estero – che rappresenta il 69% del fatturato totale - cresce a doppia cifra, mentre una leggera flessione si registra sul mercato italiano a causa della contrazione degli acquisti sul mercato Horeca.
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Daniele Simoni, AD di Schenk Italian Wineries
“Abbiamo investito molto sulla comunicazione – spiega Simoni - per continuare a stare vicini a clienti e partner. Per senso di solidarietà e correttezza, abbiamo mantenuto inalterato l’ammontare di tutte le nostre sponsorizzazioni nonostante la riduzione del ritorno pubblicitario dato dalla mancanza di parte degli eventi e del pubblico”.  Schenk Italian Wineries ha continuato ad investire, sia all’interno dei siti produttivi – l’iter di conversione a biologico di Lunadoro a Montepulciano ne è un esempio – sia sul fronte comunicazione: gli investimenti fatti nel 2020 ammontano a oltre 3,8 milioni (erano 3,1 milioni nel 2019) e guardano al futuro.  “Il 2021 è partito con ottimi numeri – conclude l’AD di Schenk Italian Wineries. Le vendite sul mercato domestico hanno segnato un 30% di incremento nei primi 4 mesi, che speriamo si confermi nella seconda parte dell’anno, e anche l’export sta lavorando molto bene. Inoltre abbiamo avviato un importante piano biennale di investimenti con il cambio di due linee di imbottigliamento e il rinnovo del sito produttivo di Bacio della Luna. Brand, questo, che con la sua offerta moderna e variegata, sta davvero conquistando il mercato nazionale e internazionale e che quest’anno festeggia 10 bellissimi anni con Schenk Italian Wineries”.  
Schenk Italian Wineries ha sede a Ora (BZ). Nel 1952 a Reggio Emilia è stata fondata la prima cantina del gruppo in Italia, nel 1960 l'azienda ha trasferito la propria sede a Ora (BZ), dove è nata la prima cantina legata al territorio di produzione: questo è stato il primo passo verso il progetto “Italian Wineries”, che ha visto l'azienda, storicamente dedicata alla lavorazione del vino sfuso e all'imbottigliamento, diventare produttore, dapprima con lo sviluppo di marchi “territoriali” grazie a importanti collaborazioni con produttori locali di alto livello nelle regioni italiane più vocate alla coltivazione dell’uva come l'Alto Adige, la Toscana, il Veneto, la Sicilia, il Piemonte, la Puglia e l'Abruzzo; poi, con l'acquisizione delle cantine ‘Bacio della Luna’ a Vidor - Valdobbiadene (Treviso) e ‘Lunadoro’ a Valiano di Montepulciano (Siena).
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