Sarà l'Emilia Romagna la prima regione italiana a sperimentare i Condhotel

9 Maggio 2018 - 04:45
Entro quest’estate l’Emilia Romagna sarà la prima regione italiana a dare il via libera all’apertura dei Condhotel. I Condhotel – di cui già vi avevamo parlato in questa news – sono una nuova formula ricettiva, parte del così detto Sblocca Italia; essi consentono alle strutture ricettive di adibire il 40% massimo della propria superficie a unità abitative, da vendere o fittare a privati. I ricavi che ne derivano dovranno essere riutilizzati esclusivamente per riqualificare la struttura e migliorarla. In molti in Italia hanno salutato con entusiasmo questa nuova formula di ospitalità già molto diffusa in Europa e in Emilia Romagna albergatori e sindaci si ritengono soddisfatti di questo primato regionale. L’Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini dichiara: “Intendiamo dare una rapida attuazione sul nostro territorio a questa norma. Norma che è stata promossa a livello nazionale dalla nostra Regione e dalle Associazioni del settore per raggiungere un duplice obiettivo: diversificare l’offerta turistica con una nuova tipologia di ricettività e favorire gli investimenti per la riqualificazione degli esercizi alberghieri. Il tutto a consumo zero di suolo, in linea con quanto previsto dalla legge urbanistica approvata di recente dalla Regione, rigenerando e recuperando porzioni importanti e di pregio delle nostre città contro il degrado.” Di fatto, i Condhotel si presentano come una grande opportunità per le strutture alberghiere, non a caso per anni è stata proprio Assohotel a battersi per la loro introduzione nel nostro Paese, un vantaggio sia per gli imprenditori che per gli ospiti delle strutture. Un esempio vincente di Condhotel sorge a Verona: Lords Of Verona è una vera e propria struttura luxury che riaprirà il prossimo 17 maggio dopo un lungo intervento di riqualificazione in questa nuova formula. Il suo concept combina, design e arredamento moderno in una dimora storica; tutto ciò garantisce un’esperienza di viaggio sicuramente fuori dal comune, allettante per l’ospite e che bene esplica le potenzialità di questa nuova formula di ospitalità. Il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi con le sue dichiarazioni, ha creato un'opportunità di riflessione sulle necessarie precauzioni da prendere a fronte dell’attuazione del decreto in Emilia: il primo cittadino sottolinea quanto sia importante inserire la nuova forma ricettiva in un progetto globale, che, soprattutto ponga dei limiti e delle tutele: “Come Comune di Rimini guardiamo con molto interesse e molta attenzione a questa novità, allorchè sarà messa nera su bianco, avendo in essere un radicale progetto di riqualificazione della zona turistica. Ma deve essere ben chiara una cosa: a Rimini questo non sarà il, 'tana libera tutti' per trasformare indiscriminatamente marginali o fuori mercato in appartamenti vista mare. Non permetteremo operazioni speculative proprio perché al centro di tutto sta la proposta e l'offerta turistica”, dichiara Gnassi. Per adesso è ancora troppo presto per fare bilanci e previsioni, ma certamente tra qualche mese in Emilia Romagna si potranno già vedere i frutti di questo nuovo “esperimento”, che diventerà probabilmente modello per il resto del Paese.
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