A Roma torna il grande evento La città della pizza

16 Marzo 2018 - 05:45
Dopo il grande successo della prima edizione, va in scena a Roma, presso Guido Reni District – in via Guido Reni, 7 – da venerdì 6 a domenica 8 aprile, La Città della Pizza 2018, format ideato da Vinòforum e realizzato con la collaborazione di Ferrarelle. Per tre golosissimi giorni dunque, Roma si trasformerà nella capitale mondiale della pizza. Una grande piazza aperta a tutti, dagli appassionati, che troveranno nella stessa location i migliori interpreti dello Stivale, agli addetti ai lavori, che potranno godere di momenti di approfondimento tecnico a loro dedicati. Saranno oltre 50 i maestri pizzaioli chiamati in causa insieme ad alcuni chef di grande rilievo. 12 le cosiddette “case”, le postazioni che ospiteranno ogni giorno 12 diverse pizzerie, ognuna delle quali proporrà tre differenti tipi di pizza – margherita o marinara, un cavallo di battaglia e una special edition pensata appositamente per la manifestazione – per un totale di oltre 100 differenti pizze, suddivise nelle categorie “napoletana”, “all’italiana”, “da degustazione”, “al taglio” e “fritta”. A queste si aggiungerà una proposta di fritti all’italiana sempre diversa nelle tre giornate, gestita da pizzaioli e da cuochi artisti del fritto. Presente anche “La Casa della Semola”, uno spazio per la pizza 100% semola di grano duro firmata da La Molisana.
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Alberto Blasetti / www.albertoblasetti.com
Tanti gli abbinamenti da sperimentare, tra i quali quelli con la birra artigianale firmata Baladin e le bollicine italiane del ­Consorzio di Tutela del Prosecco DOC. A completare la ricchissima offerta de La Città della Pizza 2018, lo “Spazio Convegni”, con confronti e approfondimenti tecnici tra addetti ai lavori, maestri pizzaioli e critica di settore. Incontri tematici che andranno in scena anche in “Stand up Pizza”, un palcoscenico tutto nuovo dedicato ai giovani talenti della pizza. Dopo il successo della scorsa edizione, immancabili i “Kids Lab”, con divertenti ed educativi laboratori per bambini realizzati in collaborazione con Boing (canale 40 del DTT), e “A scuola di Pizza”, dove invece gli adulti potranno imparare tutti i segreti su impasti, cotture e condimenti insieme ai grandi nomi dell’arte pizzaiola. Non mancherà un’area riservata alle “Materie prime”, con focus sui principali ingredienti della pizza: farina, pomodoro, olio evo e mozzarella. Grande attesa per scoprire i nomi degli chef stellati che insieme a rinomati maestri pizzaioli saranno protagonisti assoluti degli appuntamenti di “Maestri in Cucina”. Pranzi e cene a quattro mani organizzate da Ferrarelle e dedicate chi desidera vivere un’esperienza unica. A rendere ancora più esclusivo ogni incontro, gli abbinamenti con lo Champagne Rosé firmato Ruinart, la più antica Maison de Champagne.  width= A selezionare tutti i partecipanti il team di autori già attivo per la prima edizione della manifestazione: Emiliano De Venuti, ideatore e CEO di Vinòforum, uno dei più importanti marchi italiani dedicati alla promozione di eventi dedicati all’enogastronomia; Luciano Pignataro, tra le firme più prestigiose del giornalismo agroalimentare italiano, appassionato di pizza e voce autorevole del settore; Luciana Squadrilli e Tania Mauri, giornaliste specializzate in gastronomia, autrici di accreditate iniziative editoriali sulla pizza, argomento intorno al quale si muovono con competenza e professionalità; Stefano Callegari, pizzaiolo, tra i massimi esponenti su scala nazionale e alla ribalta internazionale grazie al mitico Trapizzino. Qualità, ricerca, cura e attenzione per tutte le fasi della produzione e soprattutto passione, sono i criteri enunciati nel “manifesto”  in base al quale sono avvenute le selezioni. “Una seconda edizione ancora più ricca – sottolinea Emiliano De Venuticon contenuti che vanno sia in direzione dei semplici appassionati che degli addetti ai lavori. Pensiamo infatti che il segreto del successo della prima edizione de La Città della Pizza sia stato proprio quello di aver saputo coniugare lo spirito pop del prodotto con gli aspetti meramente tecnici che lo riguardano. All’origine di tutto c’è chiaramente, per noi e per i visitatori, il grande amore per la pizza, simbolo del Made in Italy nel mondo”.  
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