In questo momento in cui l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltĆ delle imprese e delle attivitĆ del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d’informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltĆ del momento.
Gianfranco Carubelli, titolare di pulyCAFF, e Andrea Antonelli, brand ambassador e formatore SCA non hanno mai smesso di confrontarsi con i baristi e offrire strumenti per aggiornarsi e crescere nel segno della pulizia e dellāigiene. Oggi sono al loro fianco con tante iniziative e la consueta voglia di collaborare per superare insieme la difficile fase causata dalla pandemia
Si riapre: ha preso il via la āfase 2ā che limita il servizio al take away e al delivery. Con qualche timore da parte del cliente che ha tanta voglia di tornare allāamato rito dellāespresso, ma teme il contagio e ha bisogno di qualche giorno per metabolizzare le nuove procedure, e del barista, alle prese con nuove regole per la gestione delle attrezzature e la manipolazione degli alimenti, la sanificazione e la gestione degli spazi.Ā
pulyCAFF sempre con il barista – Gianfranco Carubelli, CEO di pulyCAFF
āNon abbiamo mai lasciato solo il barista anche nel lungo periodo di sosta forzata – afferma Gianfranco Carubelli, Ceo responsabile qualitĆ e sicurezza di pulyCAFF -. Al contrario, abbiamo intensificato la comunicazione rivolta sia allāoperatore sia al consumatore finale attraverso dei filmati sulla nostra pagina Facebook PULYCAFF Enjoy Your Espresso. Temi comuni sono state la pulizia e la sanificazione di apparecchiature, superfici e ambienti che da sempre molti operatori eseguono con attenzione, ma che lāurgenza legata al Covid-19 ha reso più che mai attuali.
Abbiamo ricevuto numerose domande, molte delle quali hanno dato il ālaā alla realizzazione dei filmati: ci siamo impegnati per renderli semplici, alla portata di tutti e al contempo corretti e completi da un punto di vista tecnico. In questi giorni ho colto molta tensione ma anche qualche soddisfazione da chi ha riaperto e può di nuovo offrire la bontĆ di quel ācaffĆØ del barā che da tempo mancava a tante persone. Le testimonianze di affetto che ho ascoltato e letto sui social confermano il forte legame tra il barista e il suo cliente: ĆØ un segnale molto bello e positivo sul quale fare leva per affrontare questo nuovo periodo complesso, dove la pulizia, lāigiene e il rispetto delle regole hanno un ruolo centraleā.Ā
Il vademecum fondamentale per il barista da SCA Italy – Andrea Antonelli, brand Ambassador pulyCAFF
Andrea Antonelli ĆØ brand ambassador di pulyCAFF e Ast di Sca, dunque ha un contatto diretto con molti baristi che a poche ore dallāavvio della Fase 2 trova āper lo più molto preoccupati e frastornati di fronte a un nuovo scenario profondamente rivoluzionato dalla pandemia. Da una parte cāĆØ il peso del mancato incasso dovuto a due mesi di inattivitĆ , dallāaltra le incertezze e i dubbi di una riapertura che pone nuove problematiche legate alla sanificazione, alla gestione delle apparecchiature, alle nuove regole per la gestione e la somministrazione degli alimenti e la gestione degli spazi. Per questo, in qualitĆ di AST ho partecipato con entusiasmo al coordinamento realizzato da Sca Italy al fine di realizzare un vademecum con consigli pratici che da venerdƬ 8 maggio ĆØ on line sul sito dellāAssociazione.
Inoltre lunedƬ 5 maggio ho aperto la serie di interventi āSca Italy On Airā che si svolgeranno per due settimane ogni mattina alle ore 11 su Instagram, per rispondere in modo immediato ed esaustivo alle domande dei baristi. Ho voluto esordire con un segnale positivo, unāapertura alla fiducia che mi ĆØ stata trasmessa da chi aveva giĆ aperto nei giorni scorsi (alcune regioni lāhanno permesso) e ha discreti risultati. Nulla, soprattutto in questo periodo, cade dal cielo: per avere successo, per vincere la paura del cliente a entrare nel locale e trasmettergli calore ed empatia nonostante le distanze di legge, ci vuole tanta professionalitĆ , la conoscenza delle norme e la loro applicazione attenta.
Solo cosƬ si può essere sicuri e trasmettere tranquillitĆ al cliente che vuole fatti, ovvero un locale pulito e la certezza di non avere problemi quando preleva un buon espresso o un cappuccino da gustare lungo la strada. Oggi come ieri il consumatore ha i suoi problemi come pure il barista, ma come sempre il primo ha la precedenza! La si può concedere nei pochi minuti di preparazione insieme a una parola di incoraggiamento e a un bel sorriso: se la mascherina non lo lascia vedere, gli occhi non ingannano. Se tutti collaboriamo ce la faremo, ne sono certoā.
La pulizia tra falsi miti ed errori – le “Pillole di Pulito”
La serie di filmati āPillole di Pulitoā sulla pagina Facebook di pulyCAFF ha preso il via il 10 aprile con la risposta al quesito sulla capacitĆ di disinfettare le superfici da parte dellāalcol denaturato. In questo periodo in cui lāigiene ha un ruolo di primo piano, molti si sono lanciati allāinutile ricerca di un āpulito più pulitoā, con il risultato di sbagliare o di fare danni (come nel caso dellāunione della candeggina ad altre sostanze che non siano lāacqua – unica permessa): bene lāalcol, ma non per tutte le superfici, cosƬ pure la candeggina che, attenzione, non ĆØ un detergente, ovvero non ha la capacitĆ di rimuovere lo sporco, dunque svolge il suo ruolo di disinfettante solo su superfici ben pulite.Ā
Meglio dunque affidarsi a prodotti sicuri, bilanciati e conformi alla procedura Haccp, come riportato sullāetichetta di pulyBar Igienic Green Power, più che mai efficace e sicuro nellāigienizzare le superfici. Il claim che lo accompagna ĆØ āā¦lāigiene oltre il pulito!ā: si tratta infatti di un pulente/igienizzante spray indicato per trattare attrezzi e superfici in acciaio inox, laccati o verniciati (carrozzeria della macchina espresso e del macinacaffĆØ, affettatrici, taglieri e coltelleria, piani di lavoro, banchi, frigo, lavelli e lavandini, carrelli porta bicchieri, vetri, specchi, infissi, cappe di aspirazione professionali).
Grande attenzione alla pulizia della moka, sempre più considerata da chi la utilizza a casa, e a lungo lāha trascurata, ma anche del barista, che spesso propone il suo rito nel locale.
Attenzione, poi, al filtro cieco e allāapparecchiatura che ha un posto di primo piano accanto alla macchina espresso: il macinacaffĆØ. Accanto al corretto utilizzo di pulyGRIND Green Power, il pulitore per macinacaffĆØ, Antonelli ha dedicato unāintera āpillolaā (molto corposa) per dare una risposta esauriente e fare finalmente comprendere che le le macine non si puliscono nĆ© con il riso nĆ© con la pasta.
āĆ una domanda che ricevo spesso, alla quale ho pensato di dare finalmente una risposta con dati oggettivi per dimostrare che non deve fare, se si vuole che il macinacaffĆØ funzioni bene – afferma -. Il riso potrebbe fare inceppare la macchina perchĆ© ĆØ tropo duro per le macine e per il motore. Inoltre ha al suo interno il 12-13% di umiditĆ (il caffĆØ tostato solo lā1-2%) al fine di mantenere in condizioni ideali lāamido che costituisce lā80% del chicco. Se le macine riescono a romperlo (ho mostrato foto di lame danneggiate da questa operazione), ecco che su di esse si riversa un composto che ācuoceā (durante la macinatura si sviluppa calore) e, invece che ripulirli, si attacca ai denti. Addio dunque a macinature calibrate e a granulometrie corrette. Il mio consiglio finale ĆØ stato di fare una buona paella con quel riso e dedicare le giuste attenzioni (utilizzando i prodotti più idonei) alle macineā.