Petti, contratto di filiera per i produttori per uscire dalla crisi

25 Ottobre 2018 - 01:30
Petti, contratto di filiera per i produttori per uscire dalla crisi
Petti, azienda leader nelle conserve di pomodoro sin dal 1925, ha stipulato un contratto di filiera con i produttori incontrando tutti gli stakeholder nella suggestiva cornice del Calidario Terme Etrusche a Venturina Terme (LI). Un incontro voluto per affrontare la crisi di produzione del pomodoro toscano che, a causa dell'emergenza idrica, ha visto un calo nella raccolta del 30%. L'evento “Petti incontra i coltivatori - Rilanciamo e valorizziamo la filiera del pomodoro toscano da industria” è servito per fare il punto al termine della campagna di lavorazione del pomodoro fresco e per incontrare i rappresentanti di 60 aziende agricole, cooperative e associazioni. Petti pomodoro toscanoDall’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi, è arrivato un primo impegno importante confermando non solo un sostegno al comparto ma anche il varo di una serie di progetti che potrebbero superare le criticità idriche per la campagna del 2019. La Italian Food ha deciso di sostenere gli agricoltori toscani arrivando a pagare fino a 100 euro/ton per l’acquisto del pomodoro, considerato che l’azienda toscana produce le conserve di alta qualità a marchio Petti, realizzate proprio con 100% pomodoro toscano. Per superare questa crisi, Italian Food ha coinvolto in questo incontro sia le aziende che conferiscono il pomodoro allo stabilimento di Venturina che quanti hanno abbandonato la coltivazione per i problemi idrici. L'obiettivo è stato quello di presentare un progetto di valorizzazione della filiera del pomodoro toscano da industria. "La Regione si sta impegnando per risolvere in maniera definitiva l’emergenza idrica, a beneficio del pomodoro ma anche di tutte le altre colture. Vogliamo sostenere e valorizzare la filiera del pomodoro toscano da industria per far diventare il nostro territorio un’eccellenza a livello internazionale" ha detto Pasquale Petti. La proposta è quella di stipulare un contratto di acquisto pluriennale alle aziende che sono nell'arco di 100 km dallo stabilimento. La vicinanza consente di risparmiare sui trasporti e garantire un prezzo di acquisto maggiore all'agricoltore. Ai produttori si chiede una programmazione dei quantitativi necessari allo stabilimento, l’impegno a conferire la quantità pattuita, il rispetto della programmazione e l’attenzione agli standard qualitativi.
 width=La Italian Food S.p.A. nasceva nel 1973, quando il Gruppo Petti effettuava il rilevamento dello stabilimento produttivo di Venturina Terme (LI) in Toscana. Negli anni questa realtà produttiva è divenuta sempre più importante e complessa, allargando il proprio orizzonte prima a livello nazionale e poi internazionale. Nel 2013 la società decide di trasformarlo nell'indispensabile bacino di pomodoro toscano che è oggi, lanciando una linea di conserve di pomodoro di alta qualità a marchio Petti. Oggi la società è guidata da Pasquale Petti, quarta generazione della famiglia.
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