Panificatori. Prezzi in aumento per le materie prime: necessario vigilare sulle speculazioni

Preoccupano i forti rincari delle materie prime essenziali per i panificatori. Assopanificatori allerta sui possibili problemi per il consumatore finale e tutto il settore.

9 Sett 2021 - 06:17
Panificatori. Prezzi in aumento per le materie prime: necessario vigilare sulle speculazioni
Si preannuncia un autunno all’insegna di forti aumenti per farine, burro, olio e lieviti. Tutte le materie prime sono in tensione e i fornitori annunciano forti rincari all’origine". Si apre così la nota stampa firmata dal Presidente Assopanificatori di Fiesa Confesercenti Davide Trombini. All'origine del problema i forti rincari delle materie prime essenziali per i panificatori, che fanno il pari con gli aumenti del carburante e in bolletta per luce acqua e gas, che molto presto renderanno inevitabile per i produttori aumentare i prezzi dei prodotti destinati ai consumatori. Così racconta lo stato di cose Trombini: "Già abbiamo avuto un’estate calda sul fronte dei prezzi del frumento - continua Trombini - Una dinamica sostenuta, che sta avvicinando i prezzi ai livelli record registrati durante la precedente fiammata del mercato nel 2008. I prezzi all’ingrosso delle farine di grano tenero sono in costante aumento mentre quelli delle semole di grano duro hanno registrato un vero e proprio balzo nel mese di luglio con un +6% rispetto a giugno. I dati ci dicono che luglio 2021 (rispetto a luglio 2020) ha visto un incremento dei prezzi all’origine del 9,9% per il frumento duro e del 17,7% per il frumento tenero. I fornitori ci avvisano che da metà settembre potremmo vedere aumenti anche a doppia cifra per le farine. Non è possibile registrare nel giro di pochi mesi sull’olio di semi raffinati aumenti medi del 33%, con il prezzo degli oli di girasole aumentato da luglio 2020 a luglio 2021 del 61% e il burro nello stesso periodo del 31%. C’è anche da dire che durante il lockdown quattro italiani su dieci hanno messo nel carrello più prodotti di base (soprattutto farine e lieviti) e anche una volta terminato il lockdown farine, lieviti, latte, uova e tutta l’ingredientistica registrano una espansione delle vendite di quasi il 25%. Nello specifico lievito di birra e farine registrano rispettivamente incrementi delle vendite del +59% e +36%. Allo stesso modo hanno ricominciato la salita i costi per tariffe e carburanti che da aprile in poi hanno iniziato a registrare variazioni tendenziali positive a due cifre: 15,7% ad agosto per l’energia elettrica,34% per il gas e 16,8% per i carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto. Rischiamo una situazione insostenibile sul fronte dei prezzi, conclude Trombini, perché a queste condizioni, in aggiunta agli aumenti di luce acqua e gas, i fornai non ce la possono fare a non aumentare i prezzi al dettaglio. Gli aumenti nei prezzi all’ingrosso e all’origine del frumento e degli olii ancora non si sono traslati sui prodotti al consumo che anzi continuano a registrare aumenti dei prezzi non solo inferiori all’inflazione media ma anche all’inflazione alimentare. Ma non potrà durare ancora a lungo. Occorre un’azione di vigilanza sui prezzi all’ingrosso ed evitare operazioni speculative sulle materie prime". Ricordiamo che fra luglio e agosto Italmopa aveva parlato di una "tempesta perfetta" in arrivo, riferendosi alla situazione del grano duro: "Le pesanti flessioni produttive di grano duro previste in Canada e negli Stati Uniti, principali Paesi esportatori; i risultati al di sotto delle iniziali aspettative, sotto il profilo quantitativo, del raccolto comunitario, in generale, e italiano, in particolare; un livello di scorte internazionali largamente insufficiente a compensare la riduzione dei volumi di produzione costituiscono i tre principali elementi di una ‘tempesta perfetta’ che potrebbe prossimamente verificarsi sul mercato internazionale del grano duro". "Non vorremmo - ha concluso Trombini - che alla fine si parlasse di caro pane o altro. Le autorità si allertino, noi non ci stiamo a passare per quelli che aumentano i prezzi. Finora con grandi sforzi li abbiamo contenuti, ma di questo passo sarà impossibile continuare a mantenere i prezzi di pane e prodotti da forno stabili.”  
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