Nasce UniGus, l'Università dei Gusti e dei Saperi

5 Marzo 2019 - 04:33
Nasce UniGus, l'Università dei Gusti e dei Saperi
Apre a Sant’Anastasia (NA) l’Università dei Gusti e dei Saperi - UniGus, centro di formazione e cultura dell’alimentazione che si propone come un canale privilegiato per accedere al mondo del lavoro. L’idea dell’incubatore è quella di fornire istruzione e formazione professionalizzante per uno sviluppo del settore; migliorare la conoscenza dell’educazione alimentare attraverso iniziative; diventare una sorta di centro di ricerca sulle tecnologie legate al settore alimentare. Ad UniGus infatti è inoltre un servizio di orientamento e placement a supporto di aziende e partecipanti ai corsi. All'apertura dei corsi, presentati  dal direttore dell’Università dei Gusti e dei Saperi Felice Franzese, hanno presenziato il Presidente Camera di Commercio di Napoli Ciro Fiola, il Rettore Università Federico II di Napoli Gaetano Manfredi, l’Assessore al Lavoro Regione Campania Sonia Palmeri, l’Assessore all’Istruzione Regione Campania Lucia Fortini, il Direttore Dipartimento di Agraria Università Federico II di Napoli Matteo Lorito, il consigliere Regione Campania Carmine De Pascale, il direttore Sanitario Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno Giorgio Caliero. Nata dall’iniziativa di imprenditori, professionisti e operatori del settore, l’UniGus sarà fondamentale nel creare una comunità scientifica del cibo, in un settore – quello enogastronomico – che per l’economia del Mezzogiorno italiano ha un ruolo sempre più importante. E per il territorio, in particolare per il comune di Sant’Anastasia, ospitare un centro di formazione così importante a livello nazionale sarà l’occasione per dare nuovo slancio all’economia e allo sviluppo professionalizzando e specializzando i ragazzi che vorranno entrare in un settore, quello enogastronomico dove c’è sempre più fame di operatori specializzati. L'Academy punta ad essere la più grande scuola gastronomica del Sud, settore strategico per l’economia di tutto il Paese. Per Il direttore Felice Franzese "L’idea è quella di non far migrare né le grandi maestranze né le grandi menti, ma di lasciarle nel nostro territorio; abbiamo un paniere agroalimentare di tutto rilievo, abbiamo una storia di altrettanto rilievo e vogliamo dare la giusta visibilità al nostro Sud".
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