#Napolisiferma: il gesto di responsabilità dei ristoratori napoletani

#Napolisiferma è l'iniziativa di 150 ristoratori napoletani che hanno chiuso le proprie attività in modo da far rispettare le misure di prevenzione del contagio da Coronavirus previste dal Governo

10 Marzo 2020 - 03:39
#Napolisiferma: il gesto di responsabilità dei ristoratori napoletani
Oltre 100 ristoratori napoletani si sono riuniti spontaneamente nell'Unione dei Ristoratori Napoletani per dare un segnale chiaro e di responsabilità in un periodo di emergenza: #Napolisiferma.  Per rispettare - e far rispettare - a pieno le misure di prevenzione del contagio da Coronavirus previste dal Governo, spontaneamente gli imprenditori dell'Unione dei Ristoratori Napoletani hanno deciso di chiudere i loro esercizi da mercoledì 11 marzo fino a data da destinarsi.      I promotori del gruppo sono Dario Moxedano di Muu Muzzarella, Diego Nuzzo di Coco Loco, Vincenzo Cerbone di 12 Morsi, Roberto Biscardi di Re di Napoli e Stefano Vitucci di Terrazza Calabritto. "Ci fermiamo. È la decisione volontaria di oltre 150 brand di Napoli davanti all’aggravarsi della situazione nazionale e in risposta al DPCM dell'8 marzo 2020 per contrastare e contenere il diffondersi del COVID 19." racconta Dario Moxedano. "Una decisione sofferta ma necessaria presa per il bene della collettività e per dare una risposta ferma e chiara in questo momento di grande confusione e preoccupazione. Abbiamo rispettato fino ad oggi il decreto legge della Regione Campania osservando con scrupolosità e impegno tutte le normative indicate. L’unica strada per rallentare il contagio e scongiurare il peggio è ridurre, se non evitare, i contatti sociali. E noi vogliamo fare la nostra parte! Abbiamo il dovere di anteporre la salute di tutti, dei nostri collaboratori e dei clienti, alle logiche del profitto. Vogliamo essere d’esempio per altri colleghi e di sostegno al difficile lavoro che stanno facendo le istituzioni. Siamo chiamati tutti a comportamenti di responsabilità e coscienza civica. Solo uniti si potrà vincerà questa battaglia ci auguriamo che tanti altri colleghi si uniscano a noi" continua l'imprenditore. Un segnale forte che sacrifica il proprio interesse in nome di quello della comunità; un senso civico davvero da esempio soprattutto perché proveniente da una categoria - quella degli imprenditori degli esercizi pubblici - molto provati da questo nuovo scenario. La stessa iniziativa verrà proposta da Milano per l'Unione dei Brand della Ristorazione Italiana.

I BRAND ADERENTI

Coco Loco- Gruppo J Contemporary Japanese Restaurant- Crudo Re-Gruppo Muu Muuzzarella- Jap One-Otoro 81 -12 Morsi- Salumeria Alcolica-Concettina ai Tre Santi-Mammina Pizzeria e Cucina Genuina -Cantine Social-Urubamba-Riserva-RoofTop-Fish Bar.1000 Gourmet-La scottona- Gruppo Antonio Antonio- Acqolina-Gusto e Gusto-Gruppo Cicciotto -Trattoria Nennella-Trattoria Speranzella-Braceria Pastore-Gran Fuoco-Fioreria Caffe-Piadina Ailò- -Otoro Lab-Re di Napoli-Fiore Bianco-LoveFor nu Cafe-Orange-Box Burger-Kiss Kiss Bang Bang-Tender-Gran Caffe Cimmino-Tabi- Metis-Ciro Pellone-Regina Margherita-La Cantina di Triunfo-Antica Latteria- Giappo Chiaia -Pizzeria Michele via Martucci-Vivi & Share- Pizzaria Ciro Cascella-Sakurajima-Borgo Antico-Rol-Casa a tre Pizzi –Octo-Eccelenze Campane Mare via Partenope- The GinClub-Salumeria -Fresco-B-Factory Meat Exsperience-Le Bar-Desio-Pizzeria Enrico Porzio-Antonio La Trippa-Il Basilico- Sushi & Co- Drogheria Bellavista--Osteria del Mare-Zenith- Gruppo Blackwood-Molo17-Sorbillo – Vanilla Caffè- Pupella-La Frescheria-Vinarium-Konoha
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