Mortadella please, la grande festa della regina Rosa

25 Sett 2018 - 04:45
Mortadella please, la grande festa della regina Rosa
"Mortadella Please" è la grande festa di Zola Predosa, in provincia di Bologna, che celebra uno degli insaccati più amati d'Italia per il festival internazionale della mortadella. Dal 21 al 23 settembre, tre giorni organizzati dalla rete pro loco di "Reno Lavino Samoggia", durante i quali la mortadella è stata regina della festa, con degustazioni, incontri, workshop e approfondimenti. Un modo di fare cultura nel nome dell'eccellenza gastronomica italiana, perché la manifestazione nasceva proprio per difendere l'intera filiera del prodotto dai pericoli dell'Italian sounding e dai prodotti commercialmente simili, che poco o nulla hanno a che fare con la vera mortadella, e che invadono il mercato senza che vengano promosse azioni di contrasto veramente incisive. "Ci sono degli strumenti, nazionali ed europei" per combattere il finto Made in Italy, "ma non sono sufficienti", afferma Stefano Fiorini, sindaco di Zola Predosa. E prosegue, "per questo dobbiamo combattere affinché la mortadella, ad esempio, fatta a Bologna con una ricetta, una modalità produttiva, una qualità, sia riconosciuta". Ventimila le persone che hanno affollato le strade della città, per celebrare la regina rosa della gastronomia bolognese. Le aziende zolesi che hanno promosso l'evento, Alcisa e Felsineo, hanno aperto per l'occasione le porte dei loro stabilimenti per visite guidate in cui poter vedere come si produce la mortadella.

I numeri da record della Mortadella Bologna IGP

Un prodotto che nel 2018 ha registrato numeri da record. Il consumo di Mortadella Bologna Igp in dieci anni è cresciuto del +238%, del 10% di un anno a testimonianza di un consumatore sempre più attento alla qualità della mortadella in tutte le sue accezioni, dal classico panino al consumo casalingo in vaschette di preaffettato. Oltre 8 milioni di kg, corrispondenti a circa 64 milioni di confezioni, a fronte di vendite complessive pari a 33 milioni di chili e una produzione totale di 38 milioni. L’affettato viene venduto in vaschette che vanno in media dai 70 al 150 grammi, ma le confezioni più richieste sono quelle che vanno dai 120 ai 150 grammi, le cui vendite contano il 70% del totale. Cresce l’export che vale circa il 15% del totale delle vendite (5mila tonnellate). Francia, Germania e Spagna sono i principali mercati europei, mentre fuori del mercato Ue sta andando molto bene l'orizzonte giapponese.
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