Manca manodopera nei campi. Mercuri: regolarizzare i migranti è una soluzione parziale

La mancanza di manodopera nei campi è un problema che dura da settimane, ma nulla di concreto è stato ancora fatto per dare una soluzione alle aziende.

14 Maggio 2020 - 01:30
Manca manodopera nei campi. Mercuri: regolarizzare i migranti è una soluzione parziale
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento. Nelle scorse settimane abbiamo parlato spesso del problema di numerose aziende ritrovatesi con una grave carenza di manodopera nei campi in tempo di pandemia. Nel corso del tempo sono state proposte diverse soluzioni, ad esempio vi avevamo parlato di Riccione che aveva pensato di impiegare gli stagionali del turismo rimasti senza lavoro nei campi agricoli. Sono stati attivati anche dei link per inviare la propria candidatura (ne avevamo parlato nella news Agrijob e Jobincountry: ecco dove trovare lavoro in agricoltura, ma il problema è ancora presente e grava sulle aziende. Oggi si è raggiunto un accordo politico sulla regolarizzazione dei migranti lavoratori, cosa che però, secondo molti, risolve solo una parte del problema. Giorgio Mercuri, presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari, sottolinea la necessità di trovare soluzioni immediate ed efficaci. “L'accordo raggiunto dal governo sulla regolarizzazione dei migranti non è che una soluzione parziale al grande problema della mancanza di manodopera nei campi, che resta a nostro avviso irrisolto, nonostante siano già trascorsi due mesi fa da quando abbiamo cominciato a portare la questione all’attenzione della politica in tutta la sua gravità. Risalgono infatti a marzo i nostri ripetuti appelli alla responsabilità dei decisori pubblici nel trovare soluzioni al problema della mancanza di lavoratori nella raccolta dei campi, venutosi a creare dopo che migliaia di stagionali aveva cominciato ancor prima del lockdown a lasciare il nostro paese oppure si trovavano poi nell’impossibilità di fare rientro”. Manca manodopera nei campi. Mercuri: regolarizzare i migranti è una soluzione parzialeAvevamo proposto alcune soluzioni concrete – prosegue Mercuri - quali: l’introduzione di strumenti straordinari di flessibilità e semplificazione nella ricerca della manodopera, la possibilità di impiegare in campagna, nella congiuntura di emergenza, i cittadini idonei che percepiscono il reddito di cittadinanza, oppure quanti fossero rimasti senza lavoro per via del blocco delle altre attività produttive, dalla ristorazione al turismo. Per garantire più personale alle nostre cooperative associate, avevamo anche richiesto di consentire forme di codatorialità nei rapporti tra azienda agricola socia e cooperativa per garantire più personale nelle nostre imprese”. “Siamo ancora in attesa che il Ministero del Lavoro – conclude il presidente di Alleanza cooperative agroalimentari - ci dia risposte ufficiali in merito alle richieste da noi presentate. Gli effetti della regolarizzazione che il governo si appresta oggi a varare si vedranno più avanti, le imprese hanno invece bisogno di risposte che abbiano ricadute immediate. La frutta sugli alberi non può aspettare e la situazione nei campi resta problematica: se non arriva manodopera, sono a rischio tutti i prossimi raccolti ortofrutticoli”. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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