Macfrut 2019: tante novità e nuovi partner per la fiera di Rimini

2 Lug 2018 - 04:45
Macfrut 2019: tante novità e nuovi partner per la fiera di Rimini
A neanche un mese e mezzo dall’edizione che ha registrato numeri straordinari (43mila visitatori), Macfrut, Fiera internazionale dell’ortofrutta, volge già lo sguardo al 2019. In programma alla Fiera di Rimini dall’8 al 10 maggio, tante sono le novità della 36esima edizione, presentata al Ministero degli Affari Esteri alla presenza di ben 38 rappresentanti delle Ambasciate dei Paesi africani. La scelta del luogo e degli interlocutori non è stata casuale. Partner dell’edizione 2019 sarà l’Africa Sub-Sahariana, a conferma del carattere sempre più internazionale della manifestazione, e di un Macfrut che volge lo sguardo a 360 gradi in ambito mondiale: lo scorso anno era stata la Colombia (Sud America), prima ancora la Cina (Asia). Perché questa scelta? L’Africa è un’area strategica per tante ragioni, a partire dalla gran parte delle riserve minerali mondiali in suo possesso. Poi per la forte pressione demografica. Si calcola che nel 2050 la terra sarà popolata da 9,1 miliardi di persone, ben il 34% in più rispetto ad oggi. Oltre il 50% di questo aumento sarà concentrato in nove Paesi, ben cinque del Continente Africano: Nigeria, Repubblica democratica del Congo, Etiopia, Tanzania e Uganda. Dunque, se dovesse persistere l’attuale situazione di sottosviluppo in numerosi Stati, sarà inevitabile proseguire nel trend di una forte pressione migratoria di massa di difficile gestione. In questo contesto, di favorire lo sviluppo dei Paesi e rispondere a una maggiore domanda di cibo, un ruolo da protagonista lo può svolgere il settore ortofrutticolo. Secondo la FAO infatti il fabbisogno alimentare mondiale di ortofrutta sarà di 900 milioni di tonnellate in più rispetto ad oggi. L’Africa è quindi un Continente pieno di opportunità per l’ortofrutta italiana. Non solo nell’ambito delle tecnologie e delle sementi, ma anche nella vendita dei prodotti italiani ambiti da un ceto medio-alto in crescita, soprattutto nei grandi agglomerati urbani. Aiutare l’Africa, quindi, significa anche aiutare le imprese italiane ed europee a crescere e svilupparsi. L’ortofrutta africana potrà svolgere un ruolo strategico nello sviluppo solo se riuscirà a modernizzare tutte le fasi della filiera. E infatti il focus Africa di Macfrut si concentrerà su quattro macro-temi di grande attualità: la gestione efficiente dell’acqua, le nuove frontiere dell’orticoltura, le tecnologie per le aziende agricole e i piccoli impianti per la trasformazione industriale. Tra le novità della edizione 2019 Macfrut Field Solution, un campo prova di 700 metri quadri per vedere all’opera le più moderne tecnologie per il settore orticolo e frutticolo Acqua Campus, tutte le innovazioni dell’irrigazione in un campo dimostrativo e tanti eventi internazionali. Si terrà la seconda edizione del Tropical Fruit Congress dedicato, il mercoledì pomeriggio, ai trend di mercato della frutta tropicale in Europa e ai prodotti emergenti Lime, Papaya e Passion Fruit. Il giovedì pomeriggio il Congress sarà interamente dedicato all’ananas: The Pineapple Day. Per promuovere la manifestazione è stato messo a punto un piano di oltre 30 missioni internazionali con tappe nei quattro continenti. Particolarmente nutrite le trasferte africane che vedranno impegnati i vertici di Cesena Fiera insieme a tante aziende del settore in ben 11 Stati: Senegal, Costa d’Avorio, Ghana, Nigeria, Angola, Mozambico, Zimbabwe, Algeria, Tunisia, Egitto, Marocco. Macfrut, unica fiera di filiera nel panorama internazionale, è una fiera che guarda al globale con i piedi ben piantati in Italia. E proprio dal nostro Paese arriva la seconda novità: il Piemonte Regione Partner. Il Piemonte è una delle Regioni più importanti nella produzione ortofrutticola italiana, il cui prodotto simbolo è la mela, immagine di Macfrut 2019. La produzione annua è di 170.000 tonnellate concentrata prevalentemente nelle mele rosse. Molto importante anche il kiwi, seconda regione produttrice a livello nazionale con il 20% dell’offerta italiana, le pesche e nettarine, i piccoli frutti e il comparto orticolo.
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