La bistecca alla fiorentina patrimonio dell’Umanità

21 Sett 2018 - 04:45
La bistecca alla fiorentina patrimonio dell’Umanità
La bistecca alla fiorentina nell'elenco dei prodotti patrimonio mondiale dell'umanità: lo chiede il sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervenendo ad un convegno nel capoluogo toscano al Palazzo dell'arte dei Beccai. "Ho comunicato all'ambasciatrice d'Italia presso l'Unesco a Parigi Vincenza Lomonaco l'intenzione del Comune di Firenze, in accordo con l'Accademia della Fiorentina, di avviare la procedura per l'inserimento della bistecca alla fiorentina nell'elenco del patrimonio mondiale dell'umanità. Non è una procedura facile, ma neanche impossibile". E parte così la lunga strada verso un importante riconoscimento, la stessa che ha portato la pizza napoletana a diventare patrimonio dell'umanità nel dicembre del 2017. "Questa - ha detto Nardella - non deve essere solo un'operazione di immagine, ma di sostanza. Ci deve servire a far comprendere che cosa significano la cultura e la tradizione legate all'alimentazione e cosa vuol dire un'alimentazione sostenibile e consapevole". La bistecca alla fiorentina è un taglio di carne di vitellone o di scottona che, unito alla specifica preparazione, ne fa uno dei piatti più conosciuti della cucina toscana. Si tratta di un taglio alto comprensivo dell'osso, da cuocersi sulla brace o sulla griglia, con grado di cottura "al sangue". La sua celebrità e il suo nome si possono far risalire alla celebrazione della festa di San Lorenzo e alla famiglia dei Medici. In occasione di San Lorenzo, il 10 agosto, la città si illuminava della luce di grandi falò, dove venivano arrostite grosse quantità di carne di vitello che veniva poi distribuita alla popolazione. Venne offerta ad alcuni cavalieri inglesi che la chiamarono nella loro lingua beef steak, da qui bistecca. Negli ultimi 15 anni, secondo quanto comunica la Coldiretti, il consumo delle “bistecche doc” è aumentato del 52%. Merito dell'attenzione che spesso viene accordata a queste razze speciali da ristoranti e hamburgherie di fascia alta. Fra i 415 mila capi appartenenti a razze italiane, la piemontese è di gran lunga la più diffusa con 276 mila animali, seguita dalla marchigiana, 51 mila, dalla chianina con 45 mila, e a seguire podolica, romagnola e maremmana.
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