"Io bevo caffè di qualità" a Roma tra vino e caffè di Honduras e Perù

25 Maggio 2018 - 06:30
"Io bevo caffè di qualità" a Roma tra vino e caffè di Honduras e Perù
Dopo il grande successo ottenuto durante Milano Coffee Festival, il 28 maggio presso l’ex Dogana, Viale dello Scalo S. Lorenzo a Roma, ritorna l’edizione speciale dedicata ai caffè del Perù di “Io bevo caffè di qualità”, il format di degustazione promosso dall’Associazione Umami Area che si impegna a promuovere in tutta Italia la cultura del caffè specialty. L’edizione si svolgerà in occasione dell’evento privato di degustazione di vini naturali organizzato da Les Caves de Pyrene, l’azienda piemontese che distribuisce in tutta Italia vini di piccoli produttori, dove saranno presenti circa 1200 ristoratori e somellier d’eccellenza. “È un momento di cultura e di festa – afferma Christian Bucci, fondatore di Les Caves de Pyrene Italia - in cui diamo la possibilità a ristoratori ed enotecari di degustare liberamente tutte le bottiglie in distribuzione senza nessun costo”. Durante questo evento il mondo del vino di eccellenza incontrerà quello dei caffè di qualità che verranno preparati da baristi esperti, veri e propri sommelier del caffè, in espresso e nei metodi pour over (Hario V60, Aeropress, Chemex). L’obiettivo dell’evento è quello di coinvolgere gli amanti del vino e del caffè in un percorso sensoriale straordinario e di portare il pubblico alla scoperta della qualità dei caffè peruviani e delle condizioni in cui essi vengono lavorati nei Paesi d’origine, visitati recentemente dai membri dell’Associazione. Ad arricchire questo percorso sulla filiera del caffè ci sarà inoltre il caffè finca Rio Colorado di Umami Area: un prodotto di alta qualità con una storia di sostenibilità che si declina in aspetti sociali, ambientali, educativi della comunità locale. “Il progetto di acquisto e gestione della finca Rio Colorado in Honduras – racconta Andrej Godina, esperto di caffè e presidente di Umami Area Honduras - nasce dalla volontà di un gruppo di soci di dimostrare che la produzione sostenibile di un caffè di qualità è possibile, ed è per questo motivo che i nostri sforzi sono indirizzati alla formazione della comunità locale, alla salvaguardia dell’ambiente e all’organizzazione di viaggi formativi in piantagione.” L’edizione speciale di “Io bevo caffè di qualità” dedicata ai caffè peruviani nasce a seguito di un viaggio, promosso da OCEX Milano, recentemente intrapreso nel paese Sud Americano. “Dal 20 al 28 settembre 2017 abbiamo vissuto un’entusiasmante avventura – racconta Francesca Surano, project manager di Umami Area – che ha permesso all’Associazione di entrare in contatto con i piccoli coltivatori di caffè al fine di poter avviare un progetto di sostegno e sviluppo nel Perù. Il viaggio mi ha permesso di scoprire un Paese meraviglioso dal punto di vista umano e paesaggistico che ha inoltre superato ogni mia aspettativa riguardo la qualità dei caffè assaggiati”. Nelle diverse regioni del Paese sono già numerose le cooperative caffeicole che stanno attuando dei progetti di sostenibilità rivolti ai produttori grazie a importanti finanziamenti stanziati da Enti Ministeriali e Governativi o da Enti privati che hanno come scopo comune quello di migliorare la qualità del prodotto e rilanciare l’economia del Paese. Una tra queste è la cooperativa Aicasa di Quillabamba che offre assistenza tecnica ai produttori della zona per aiutarli a lavorare secondo alti standard qualitativi, fornendo loro anche assistenza sanitaria, educazione alimentare e formazione per migliorare la produzione in campo e di conseguenza le loro condizioni di vita. In quest’area la municipalità sostiene i produttori le cui piantagioni sono state colpite dalla roja, l’epidemia fungina che provoca la morte della pianta di caffè e che ha danneggiato notevolmente il commercio peruviano, aiutandoli a sostituire le piante malate con altre piante della stessa varietà botanica. L’esperimento, finalizzato a mantenere l’autenticità del prodotto tipico del territorio, sta dimostrando negli anni la sopravvivenza delle piante, confermando così il potenziale del caffè di queste terre. Si tratta dell’inizio di un processo di cambiamento che Umami Area si impegna a sostenere attivamente.
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