IIAS e surgelati: un aiuto per la dieta da rientro

20 Sett 2019 - 03:30
IIAS e surgelati: un aiuto per la dieta da rientro
Al termine delle vacanze e con il definitivo rientro alle normali attività quotidiane, molti italiani si rendono conto di avere accumulato chili di troppo da smaltire. IIAS, Istituto Italiano Alimenti Surgelati, in collaborazione con la dottoressa Elisabetta Bernardi, nutrizionista e specialista in Scienza dell'Alimentazione, propone un ritorno alla forma fisica all'insegna di un equilibrato regime alimentare grazie ai prodotti surgelati. In primis, verdure e prodotti ittici sottozero sono i migliori alleati della salute e della dieta. Grazie alla collaborazione fra IIAS e la dott.ssa Bernardi è nato un utile vademecum di consigli per alimentarsi in modo sano e completo.

Già da alcuni anni ormai sono diffuse diete a base di ingredienti surgelati. Negli Stati Uniti l’American Frozen Food Institute (AFFI) ha elaborato un piano alimentare: un menù settimanale equilibrato e vario, da circa 1200 calorie giornaliere, che include molti piatti a base di verdure “sottozero” e di pesce surgelato, con un buon apporto di grassi polinsaturi e un basso valore di colesterolo.

Il motivo di tale successo è semplice: i prodotti surgelati, soprattutto quelli “al naturale”, si rivelano ideali per favorire il controllo delle quantità di cibo assunte e quindi del peso; consentono di seguire facilmente una dieta diversificata, equilibrata e poco calorica (garantendo la disponibilità di pesce, frutta e verdura tutto l’anno) e sono infine convenienti e rapidi da preparare: giusto il tempo di aprire il freezer, scegliere quel che si vuole mangiare e saltarlo direttamente in padella oppure scaldarlo in forno o nel microonde.

surgelatiIn Italia questo successo è testimoniato anche dai più recenti dati di consumo di cibi surgelati, resi noti dall’IIAS: nel 2018, infatti, nel nostro Paese sono state acquistate oltre 838.580 tonnellate di prodotti “sottozero”, con vegetali e ittici in pole position,i cui consumi hanno toccato rispettivamente le 398.310 e le 112.700 tonnellate.

In particolare, i prodotti vegetali sono in testa ai consumi dell’intero comparto (con il 47,5% del totale), a conferma della capacità di questo segmento di soddisfare pienamente le richieste dei consumatori in termini di benessere, nutrizionalità e servizio, con un’offerta che risponde anche alle più recenti tendenze alimentari in voga. Mentre l’ittico si conferma il secondo segmento di categoria: soprattutto i prodotti “al naturale”, il mollame e i crostacei vengono apprezzati per la qualità, la disponibilità, l’ampia scelta e l’alto contenuto di servizio, essendo subito pronti al consumo e senza sprechi.

Il vademecum per dimagrire con i surgelati

L’IIAS - Istituto Italiano Alimenti Surgelati - in collaborazione con la dott.ssa Elisabetta Bernardi, esperta nutrizionista, ha messo a punto cinque “regole d’oro” da rispettare per ritrovare la linea.

#1. STOP ALL’ANARCHIA ALIMENTARE

“Al rientro dalle vacanze – sostiene la dott.ssa Bernardi – spesso è necessario rientrare anche nei giusti binari dal punto di vista alimentare. La crociera, il villaggio, l’albergo ‘all inclusive’, offrono buffet senza limiti che prevedono cibo a tutte le ore e spesso anche bevande alcoliche no stop in ogni momento della giornata. Un paradiso alimentare che però rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti per arrivare in forma alla ‘prova costume’ e che ha come risultato quello di farci tornare a casa con più kg di quando siamo partiti. Tra colazione, pranzo, cena, aperitivi e spuntini vari, si possono assumere tra le 4 e le 5mila calorie ogni giorno: il doppio del nostro fabbisogno quotidiano. Al rientro, pertanto, è bene correre ai ripari, iniziando a tenere sotto controllo l’alimentazione e aumentando il consumo giornaliero di ortaggi e proteine magre, come quelle del pesce. Avere sempre a disposizione questi alimenti nel proprio freezer consente di consumarne la giusta quantità”.

surgelatiIl ricorso all’uso dei prodotti surgelati in cucina può diventare sicuramente un valido strumento per tenere d’occhio la linea grazie alla loro composizione equilibrata e al fatto che su tutte le confezioni c’è un’esauriente etichetta con la tabella dei valori nutrizionali necessari per scegliere i prodotti più idonei ad un’alimentazione attenta al contenimento delle calorie. Per il benessere del nostro organismo, infatti, sono da evitare le diete drastiche e i digiuni, che possono avere solo conseguenze deleterie; mentre, un regime alimentare bilanciato può contribuire a rimettere in forma il nostro corpo in breve tempo.

#2. SÌ A FRUTTA E VERDURA (MEGLIO SE 5 VOLTE AL GIORNO)

“Per ritornare in forma, è molto importante – commenta Elisabetta Bernardi – mettere in tavola ogni giorno, per ogni componente della famiglia, almeno tre porzioni di frutta e due di ortaggi, che non devono necessariamente essere freschi o di stagione, ma possono essere anche surgelati. Pensare, infatti, che i cibi freschi siano più sani e nutrienti di quelli surgelati è errato. Se non si può fare la spesa quotidianamente, alternare fresche insalate a verdure cotte surgelate è un’ottima abitudine da adottare per preservare un regime alimentare sano”.

IIAC sostiene che un recente studio ha dimostrato che frutta e ortaggi surgelati sono in molti casi più nutrienti dei freschi. Gli autori della ricerca hanno misurato, per oltre due anni, il contenuto nutrizionale di tre tipi di prodotti: ‘freschi’, ‘surgelati’ e ‘freschi ma a cinque giorni dalla raccolta’: broccoli, cavolfiori, fagiolini, piselli, spinaci, mirtilli e fragole surgelate avevano un contenuto di vitamina C, beta carotene e folati maggiore rispetto ai freschi conservati per qualche giorno. Pertanto, mentre i prodotti freschi “appena colti” contengono sicuramente le più alte quantità di sostanze nutritive in assoluto, una volta a casa vincono invece i surgelati, perché questi ultimi vengono lavorati a poche ora dalla raccolta.  width=

#3. SÌ AL PESCE, FRESCO O SURGELATO

Per rispettare un regime alimentare ipocalorico ed equilibrato – continua la dott.ssa Bernardi – sarebbe auspicabile consumare pesce almeno 2 volte a settimana. Anche in questo caso, non è fondamentale mangiarlo necessariamente fresco, se non si ha il tempo di recarsi in pescheria abitualmente per acquistarlo, ma anche quello surgelato rappresenta un’alternativa più che valida. I prodotti ittici “sottozero”, infatti, preservano valori nutrizionali paragonabili a quelli dei prodotti freschi, ci consentono di risparmiare e infine non producono scarti alimentari”.

I prodotti surgelati, diversamente da quanto accade per quelli congelati, vengono portati a temperature al di sotto dei - 18° C in tempi rapidissimi: un procedimento che non causa nessuna perdita delle proprietà nutritive e organolettiche e consente di preservare la qualità dei cibi, garantendone anche la sicurezza da un punto di vista igienico- sanitario.

 width=#4. OCCHIO ALLE PORZIONI

“All’interno di ogni regime alimentare – sostiene la nutrizionista– le quantità prescritte dovrebbero essere rispettate con precisione. I prodotti surgelati hanno il grande vantaggio di riportare, su ogni confezione, il relativo apporto energetico e nutrizionale, consentendo di tenere sempre sotto controllo la quantità di energie e nutrienti che si stanno assumendo. Rispettando le giuste porzioni, abbiamo la possibilità di mantenere in salute non solo noi stessi, ma anche l’ambiente che ci circonda”.

Da questo punto di vista, i prodotti surgelati sono un alleato formidabile, perché si trovano in confezioni già equilibratamente porzionate e, di conseguenza, consentono al consumatore di utilizzare solo le quantità necessarie al fabbisogno quotidiano, evitando di sprecare cibo in eccesso.

 width=#5. SOTTO CON LO SPORT: MUOVERSI, MUOVERSI, MUOVERSI!

“Attività fisica e corretta alimentazione: è questo il binomio vincente per ritornare in forma - conclude Elisabetta Bernardi. La Dieta Mediterranea, che predilige un’alimentazione ricca di carboidrati complessi, fibra, proteine magre e l’olio extra vergine di oliva come condimento principale, risulta essere una delle migliori per ‘spostare l’ago della bilancia’ a nostro favore, oltre che per proteggere la nostra salute. Ma la dieta da sola non basta; deve essere sempre accompagnata da uno stile di vita ‘attivo’: per raggiungere risultati ottimali, è sufficiente camminare a passo svelto per almeno 150 minuti a settimana. Secondo recenti studi sembrerebbe, infatti, che stare sotto il livello di 150 minuti a settimana non modifichi significativamente il proprio peso; livelli al di sopra di questa soglia determinano modesti decrementi (2-3 kg), mentre livelli compresi tra i 225 e i 420 minuti dimostrano un calo ponderale dai 5 ai 7,5 kg, a dimostrazione della probabile esistenza di un rapporto ‘dose – risposta’ nel praticare attività fisica”.

Di fatto, è scientificamente dimostrato che un’adeguata attività sportiva consente di raggiungere un buono stato di salute e di bruciare in modo salubre le calorie in eccesso, ottenendo risultati visibili e duraturi nel tempo.

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