Gruppo Campari: risultati positivi nei primi nove mesi dell'anno

5 Nov 2019 - 04:34
Gruppo Campari: risultati positivi nei primi nove mesi dell'anno
Il Gruppo Campari ha reso noti attraverso una nota stampa i risultati dei primi nove mesi dell'anno, risultati di crescita positivi che il CEO Bob Kunze-Concewitz ha così commentato: "Nei primi nove mesi del 2019 abbiamo registrato una solida crescita organica, nonostante una base di confronto sfavorevole e le avverse condizioni climatiche in nord Europa, grazie all’andamento positivo delle vendite a livello organico nei mercati sviluppati chiave, in particolare del business degli aperitivi. I principali indicatori di profittabilità hanno mostrato una crescita organica superiore a quella delle vendite. Questo risultato è stato ottenuto grazie sia al mix molto positivo delle vendite, che ha contribuito a compensare l’effetto diluitivo dovuto al costo dell’agave e al recupero dei mercati emergenti, sia a effetti favorevoli di phasing nel terzo trimestre. Le nostre prospettive rimangono invariate e bilanciate in termini di rischi e opportunità su base annuale. Rimaniamo fiduciosi sul conseguimento di una crescita nei principali indicatori di performance a livello organico"

ANALISI DEI RISULTATI NEI PRIMI NOVE MESI 2019

In questi primi nove mesi le vendite sono state pari a €1.303,8 milioni, in aumento del +8,6% a livello totale. La crescita riflette una performance organica positiva delle vendite, pari a +6,9%. La solida performance nel terzo trimestre (+70 punti base) è stata principalmente favorita dagli aperitivi ad alta marginalità in Italia, che hanno largamente compensato la diluizione inferiore alle attese generata dall’agave, dovuta allo slittamento degli ordini di Espolòn nel quarto trimestre.

PREVISIONI PER IL 2019

Le previsioni rimangono bilanciate in termini di rischi e opportunità. Si ritiene che l’andamento positivo del business possa essere riflesso nella performance su base annuale, con volatilità attesa nei mercati emergenti nel loro periodo di picco stagionale. Si prevede una positiva crescita organica del risultato operativo (EBIT) a valore, mentre si ritiene che l’espansione della marginalità sulle vendite possa essere moderata da un aumento superiore alle attese del prezzo di acquisto dell’agave, amplificato dalla sovraperformance di Espolòn su base annuale, così come da reinvestimenti in attività di brand building e nel rafforzamento di strutture commerciali. Con riferimento ai risultati complessivi, si ritiene che l’apprezzamento del Dollaro Americano contro l’Euro possa continuare a più che compensare la svalutazione delle valute dei mercati emergenti, la cui volatilità è attesa persistere nel quarto trimestre, periodo di picco stagionale per il business.

ANALISI DELLE VENDITE CONSOLIDATE PER I PRIMI NOVE MESI 2019

In riferimento ai risultati per area geografica: - le vendite nell’area Americhe (44,8% del totale) hanno registrato una crescita organica del +6,5%, grazie agli Stati Uniti, il primo mercato per il Gruppo, che ha registrato una performance positiva del +6,0%, guidata da tutti i brand a eccezione di SKYY e Grand Marnier, e alla Giamaica, in crescita del +17,3%, grazie al portafoglio rum e a Campari. In Sud America, Brasile e Argentina, che hanno beneficiato di una base di confronto favorevole, sono cresciuti a livello organico del +6,5% e del +5,5% rispettivamente, grazie in particolare ad Aperol e Campari. La debolezza macroeconomica e l’instabilità politica persistono. - L’area Sud Europa, Medio Oriente e Afric (27,8% del totale) ha registrato una crescita organica del +8,1%, guidata dall’Italia in forte crescita (+8,4%), grazie alla solida performance di tutti gli aperitivi, mentre gli altri mercati della regione sono cresciuti del +7,2%, grazie in particolare al mercato francese (+10,3%), grazie ad Aperol e Riccadonna, e ai mercati africani. - L’area Nord, Centro ed Est Europa (20,6% del totale) ha registrato una crescita organica del +8,3%, grazie ai risultati positivi conseguiti in Germania (+5,7%), Regno Unito (+27,9%) e Russia (+11,6%), nonché al trend positivo negli altri mercati europei. La performance è stata largamente guidata dalla crescita a doppia cifra di Aperol in tutta la regione, nonostante le avverse condizioni climatiche nel nord Europa. - Le vendite nell’area Asia-Pacifico (6,7% del totale) hanno mostrato una crescita a livello organico del +0,9%, dovuta alla performance positiva del maggiore mercato dell’area, quello australiano (+3,7%), dove la crescita è stata guidata da Aperol, Wild Turkey ready-to-drink e bourbon, SKYY ed Espolòn, mentre gli altri mercati dell’area hanno registrato un calo del -4,8% dovuto principalmente a una base di confronto sfavorevole.

gruppo campariIn riferimento ai risultati per brand:

- le vendite dei brand a priorità globale (pari al 59% del totale) sono cresciute a livello organico del +8,2%, nonostante il calo a una cifra di SKYY, dovuto sia alla preannunciata attività di destoccaggio nel mercato statunitense che riguarda prevalentemente le varianti Infusion, in calo a doppia cifra, sia alla persistente pressione competitiva, e Grand Marnier, per via della tempistica degli ordini nel terzo trimestre, nonostante i dati di consumo rimangano positivi. La performance è stata guidata da Aperol (+21,8%), grazie alla crescita a doppia cifra nei suoi tre mercati principali (Italia, Germania e Stati Uniti) così come nelle altre geografie ad alto potenziale, da Campari (+5,0%), guidato prevalentemente dai mercati principali della marca, da Wild Turkey (+6,7%), grazie a Stati Uniti e Australia, dal portafoglio dei rum giamaicani (+6,2%), grazie a Wray&Nephew Overproof. - in riferimento ai brand a priorità regionale (pari al 15% del totale), le vendite sono aumentate del +5,3% a livello organico, grazie in particolare alla crescita a doppia cifra di Espolòn (+24,9%), nonostante la tempistica sfavorevole degli ordini nel terzo trimestre, il cui effetto è atteso invertirsi nel quarto trimestre. I dati di consumo continuano a mostrare una crescita a doppia cifra e superiore alla performance della categoria. La solida crescita di Riccadonna è stata più che compensata dalla debolezza di GlenGrant, che riflette la strategia di lungo termine di rifocalizzazione sulle varianti invecchiate super premium e a elevata marginalità, e Cinzano. - per quanto riguarda i brand a priorità locale (pari al 12% del totale), le vendite organiche sono risultate in aumento (+5,2%), grazie alla crescita dell’intero portafoglio, in particolare degli aperitivi monodose Campari Soda (+6,7%), che ha beneficiato della nuova campagna marketing nel mercato italiano, e Crodino (+6,0%), che mostra un’accelerazione nel terzo trimestre in Italia e una sostenuta crescita nei mercati internazionali in fase di sviluppo rispetto a una base di confronto ancora contenuta.
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