Grandi somme e azioni concrete dalle realtà del food & beverage contro il covid-19

Fra le aziende del food & beverage che agiscono concretamente nella lotta al covid-19, anche Simonelli Group, La Molisana, Carlsberg, Progetti Ristorativi e Schenk Italian Wineries

31 Marzo 2020 - 03:30
Grandi somme e azioni concrete dalle realtà del food & beverage contro il covid-19
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento.

Covid-19. Donazione di Simonelli Group a favore dell’ospedale di Camerino

 width=In questi giorni Simonelli Group si sta mobilitando per sostenere il sistema sanitario duramente messo alla prova dall’emergenza Coronavirus. L’azienda, infatti, ha disposto una donazione che permetterà l’acquisto di un particolare sistema di intubazione necessario all’Unità Operativa di Rianimazione della Struttura Sanitaria di Camerino. Quello della città ducale, infatti, è il primo Covid Hospital della provincia di Macerata, dove si trova l’headquarter Simonelli Group. “In questo momento di emergenza sanitaria nazionale, ognuno deve fare la sua parte – ha dichiarato il Presidente di Simonelli Group Nando Ottavi. “L’azienda ha sentito il bisogno di essere ancora più vicina alla comunità sostenendo, per quanto possibile, i notevoli sforzi che la sanità pubblica e quanti vi operano con grande dedizione e sacrificio stanno compiendo per salvare vite umane.” Simonelli Group ha un forte legame con la città di Camerino e in particolar modo con la sua Università, con la quale ha avviato importanti progetti di ricerca che si sono poi declinati in tecnologie innovative per l’estrazione del caffè. “In collaborazione con l’Università di Camerino abbiamo creato valore per permettere alle catene e ai baristi di tutto il mondo di offrire in tazza bevande di alta qualità. In questo momento – ha dichiarato Fabio Ceccarani, Amministratore Delegato Simonelli Groupsiamo chiamati a offrire valore alla nostra comunità territoriale per potenziare e supportare l’ospedale di Camerino e quindi garantire delle strumentazioni necessarie a fronteggiare l’emergenza e salvare vite umane.” Lo stretto legame tra Simonelli Group e il territorio si manifesta anche con il continuo investimento sulle risorse umane che rappresentano il più prezioso patrimonio dell’azienda e con le quali esiste un rapporto improntato a collaborazione e correttezza. In questo momento di estrema emergenza sanitaria, Simonelli Group ha adottato sul luogo di lavoro procedure di cautela particolarmente stringenti ed ha stipulato a favore di tutto il personale una speciale polizza assicurativa denominata “Polizza Covid19”, quale supporto concreto al singolo dipendente nel malaugurato caso di coinvolgimento nel contagio.

La Molisana premia i dipendenti con 250 euro 

la molisanaNon si sono mai fermati gli sforzi dei dipendenti di La Molisana, pastificio di Campobasso, che lavorano instancabilmente dall'inizio della diffusione dell'epidemia, quando la richiesta e l'acquisto di pasta sono aumentate vertiginosamente. Per premiare i suoi dipendenti, l'azienda donerà buoni spesa del valore di 250 euro nella busta paga di marzo. “Abbiamo dovuto triplicare i volumi della nostra produzione, in questo momento facciamo fatica a evadere gli ordini anche perché abbiamo ridotto le scorte in magazzino e così abbiamo intensificato gli sforzi per non fare interrompere la supply chain. Per noi rappresenta infatti un’enorme responsabilità perché siamo il quarto produttore di pasta in Italia dopo Barilla, Divella, De Cecco con il 6,8% di quota a volume del mercato” racconta Rossella Ferro, responsabile marketing di La Molisana.

Carlsberg: le Fondazioni legate al gruppo donano 13 milioni per combattere il coronavirus 

 width=Le tre fondazioni della famiglia Carlsberg si attivano per combattere l'epidemia, mettendo a disposizione 13 milioni di euro che potranno servire per la ricerca scientifica e per sostenere musei e luoghi d'arte. Il presidente della Fondazione Carlsberg, il professor Flemming Besenbacher, ha dichiarato che le Fondazioni della familglia Carlsberg sono state storicamente al fianco delle comunità in momenti di crisi e mai come in questo tempo in cui la crisi si prospetta di calibro mondiale c'è bisogno della scienza per aiutare il mondo.

Progetti Ristorativi al fianco dell'ospedale di Mirano

 width=Nell’impegno di tutti contro il contagio da Coronavirus è importante che cittadini, Istituzioni, imprese e tutti gli operatori del territorio svolgano con responsabilità il proprio ruolo dimostrando senso civico con partecipazione e messa in condivisione di ogni possibile supporto. Progetti Ristorativi, industria alimentare artigiana operante con successo nel settore del food e del Made in Italy, da sempre legata al territorio e al tessuto sociale in cui opera, ha voluto donare i primi 500 vasetti di condimento per primi piatti all’ospedale di Mirano, fra i presidi ospedalieri più coinvolti dall’emergenza sanitaria della provincia di Venezia: un gesto concreto per dimostrare vicinanza e riconoscenza a tutti coloro che ogni giorno combattono una battaglia quotidiana a tutela della salute di tutti. “Abbiamo avvertito il dovere morale di sostenere il grande lavoro della nostra comunità attraverso un piccolo contributo che ci auguriamo possa essere di conforto e di aiuto a quanti quotidianamente sono impegnati in prima linea nella battaglia al Covid-19" spiega Marco Di Nicola, direttore commerciale di Progetti Ristorativi. “Un gesto simbolico che sottolinea la capacità di un territorio, come quello veneto, caratterizzato da solidarietà e resilienza, di stringersi intorno ai concittadini in difficoltà e a quanti sono piegati dalla situazione che stiamo vivendo” continua Laura Torchiaro, CEO dell’azienda. "Questa forza sarà domani la chiave per poterci rialzare e per ricostruire il tessuto civile ed economico della nostra regione”.

Schenk Italian Wineries dona 45mila euro per l'emergenza sanitaria a Trento, Bolzano e Treviso

 width= L’amico si riconosce nel momento del bisogno ed è con questo spirito di sostegno e vicinanza a chi lotta ogni giorno negli ospedali per combattere l’epidemia Covid-19, che Schenk italian Wineries ha deciso di devolvere 45 mila euro per l’acquisto di materiale sanitario a supporto dello straordinario lavoro che stanno facendo medici, infermieri e tutti gli operatori degli ospedali di Trento, Bolzano e Treviso. Non vogliamo far mancare il nostro aiuto al territorio in cui viviamo e lavoriamo e vogliamo dare il nostro contributo alla lotta per fermare questa epidemia. Insieme si può”.
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Daniele Simoni_Amministratore Delegato_Schenk Italian Wineries
Con queste parole Daniele Simoni, amministratore delegato di Schenk Italian Wineries, comunica la decisione dell’azienda di aderire all’iniziativa #sosteniamounospedale attraverso la donazione di 45 mila euro a supporto dell’acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari, nonché attrezzature medicali per potenziare le terapie intensive degli ospedali di Trento, Bolzano e Treviso, a cui andranno 15 mila ciascuno. Una donazione che si rivolge nello specifico ai territori del Trentino Alto Adige, dove Schenk Italia Wineries ha la propria sede, e del Veneto dove a Vidor il gruppo è presente con l’azienda Bacio della Luna.  width=Come operatori del settore vitivinicolo conosciamo bene lo sforzo che serve oggi per mantenere attiva la produzione e assicurare al contempo la massima tutela ai nostri lavoratori – conclude Simoni. - Per questo non vogliamo far mancare il nostro aiuto a chi necessita velocemente di apparecchiature e strumenti per svolgere al meglio il proprio ruolo di custode della salute pubblica”.  
Schenk Italian Wineries Schenk Italian Wineries ha sede a Ora (BZ). Nel 1952 a Reggio Emilia è stata fondata la prima cantina del gruppo in Italia, nel 1960 l'azienda ha trasferito la propria sede a Ora (BZ), dove è nata la prima cantina legata al territorio di produzione: questo è stato il primo passo verso il progetto “Italian Wineries”, che ha visto l'azienda, storicamente dedicata alla lavorazione del vino sfuso e all'imbottigliamento, diventare produttore, dapprima con lo sviluppo di marchi “territoriali” grazie a importanti collaborazioni con produttori locali di alto livello nelle regioni italiane più vocate alla coltivazione dell’uva come l'Alto Adige, la Toscana, il Veneto, la Sicilia, il Piemonte, la Puglia e l'Abruzzo; poi, con l'acquisizione delle cantine ‘Bacio della Luna’ a Vidor - Valdobbiadene (Treviso) e ‘Lunadoro’ a Valiano di Montepulciano (Siena).
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