Granarolo S.p.A. approva il progetto di bilancio 2018

25 Marzo 2019 - 04:30

Il Consiglio di Amministrazione di Granarolo S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Gianpiero Calzolari, ha approvato il Progetto di Bilancio che sarà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti in calendario il 15 aprile alle ore 11:00 in unica convocazione.

Il fatturato consolidato del 2018 si attesta a € 1.302 milioni in crescita del 2,3% rispetto all’anno precedente. L’incremento più significativo del fatturato deriva dal consolidamento delle vendite di Midland Food Group UK, società acquisita nel corso del 2018. La variazione del fatturato a perimetro costante e al netto dell’effetto cambi (-2,0%), è dovuta principalmente a un fenomeno deflattivo sui prezzi di vendita che è stato generato da una diminuzione di costo delle principali materie prime. Al netto dell’effetto cambi il fatturato estero, pari al 32% del totale, risulta in crescita del 2,3% (in particolare in Unione Europea si registra una percentuale di vendite aumentata del 20%). L’internazionalizzazione del Gruppo consente la valorizzazione del latte di filiera compensando in parte il contesto italiano di mercato che registra ancora nel corso del 2018 un decremento dei volumi pari a -4,8% sul fresco a volume e -3,4% a valore e -3,3% sul latte UHT a volume e -2,2% a valore vs ap – (fonti:IRI Infoscan Iper+Super+LSP – AT 2018).

I margini registrano un incremento principalmente generato dall’attuazione del nuovo piano strategico, orientato verso un’innovazione di prodotto sempre più spinta,  un rinnovato focus sui processi industriali teso alla riduzione dei costi, allo sviluppo delle vendite internazionali e al coordinamento delle strategie industriali verso la filiera a monte. Per quanto riguarda la posizione finanziaria netta, l’incremento è dovuto prevalentemente all’acquisizione del distributore Midland Food Group UK. Il risultato netto registra un aumento di € 6,6 milioni.

Il CdA di Granarolo propone all’Assemblea un dividendo di € 12,5 milioni. Dal 2010 ad oggi ha distribuito ai propri azionisti € 62,4 milioni di dividendi.

 “Filiera, Innovazione, Internazionalizzazione, ed Efficientamento sono le quattro le parole d’ordine del piano che abbiamo approntato per affrontare un momento di veloci e grandi cambiamenti di mercato, che offrono però anche grandi opportunità per aziende dinamiche. Il nuovo Direttore Generale Filippo Marchi e un board coeso, che ringrazio, ha riportato al centro la nostra icona, il latte, insieme alla filiera più grande d’Italia, l’unica che possa contare 700 stalle certificate sul benessere animale” ha dichiarato Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo. “La potenzialità produttiva italiana ha abbondantemente superato i 12 miliardi di tonnellate di latte nel 2018, circa un 10% in più della produzione confrontata con quanto producevamo in regime di quote latte. In questo momento le quantità di latte prodotte sono ridotte dalle anomale condizioni meteo ma la dinamica degli investimenti in atto fa presagire che la produzione dovrebbe crescere significativamente e desideriamo contribuire a far sì che questo avvenga in maniera equilibrata e rispettosa del territorio e dell’ambiente. Ci stiamo attrezzando rendendo veri protagonisti i nostri soci allevatori, non solamente attraverso uno spot pubblicitario. La crescita lascia intravedere per il prossimo futuro nuovi scenari sia sul fronte nazionale in chiave innovazione, sia sul fronte internazionale, dove la richiesta di prodotti lattiero caseari italiani è in aumento (penso ai paesi dell’Asia e all’America, oltre ai paesi europei dove stiamo iniziando a rappresentare qualcosa di importante per il nostro Paese)”.

L’innovazione oggi contribuisce per il 20% del fatturato ed è rappresentata principalmente dagli snack, dal biologico, dai prodotti funzionali. Tutti fattori chiave di sviluppo. A questo proposito Granarolo ha già individuato 4 aree di lavoro: tradizione, gusto, funzionalità e modernità, le ultime 2 in risposta a tendenze andate affermandosi negli ultimi anni. Si tratta di prodotti senza lattosio, con meno sale e meno grassi, ma anche di packaging innovativi e sbocchi su mercati non presidiati come gli snack o il baby food per un mercato come la Cina.

I principali risultati consolidati 2018

Ricavi Consolidati delle vendite hanno raggiunto € 1.302 milioni in aumento del 2,3% rispetto al 2017.

La Business Unit Latte e Bevande registra un fatturato di € 424,1 milioni, in decremento del 1,7% rispetto al 2017, in linea l’andamento del mercato nazionale del latte fresco.

La Business Unit Formaggi e Burro ha registrato ricavi per € 530,4 milioni in incremento rispetto al 2017 (+1,3%). Tale risultato è dovuto in parte ad un aumento delle vendite ed in parte ad una variazione di perimetro.

La Business Unit Altri Prodotti (yogurt, prodotti vegetali, prosciutti, aceto balsamico, pasta e prodotti da forno) ha registrato ricavi per € 347,3 milioni in aumento del 9,4% rispetto al 2017, con un incremento dovuto principalmente alla variazione di perimetro della società Midland Food Group UK.

Le vendite del Gruppo sono tradizionalmente concentrate in Italia, (68% dei ricavi), anche se la percentuale di vendite estere è notevolmente aumentata rispetto all’anno precedente. La percentuale di vendite in Unione Europea è aumentata del 20% mentre le vendite sui mercati extra Europei sono sostanzialmente stabili.

L’Ebitda del Gruppo si è attestato a € 76,1 milioni di euro, pari al 5,8% dei ricavi, in aumento rispetto al 2017 di 6,0 milioni di euro (+8,4%).

L’Ebit si attesta a € 36,4 milioni, pari al 2,8% dei ricavi di vendita, in aumento di € 7,3 milioni rispetto all’esercizio precedente.

Il risultato netto dell’esercizio registra un utile pari a € 16,7 milioni.

La Posizione Finanziaria Netta 2018 risulta pari a € 146,0 milioni, in incremento di € 8,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2017.

Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di € 12,5 milioni, pari a € 0,16 per ciascuna azione.  

Il Gruppo Granarolo, uno dei principali player dell’agroalimentare italiano, comprende due realtà diverse e sinergiche: una cooperativa di produttori di latte – Granlatte – che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima – e una società per azioni – Granarolo S.p.A. – che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 18 siti produttivi dislocati sul territorio nazionale, 2 siti produttivi in Francia, 3 in Brasile, 1 in Nuova Zelanda, 1 in Regno Unito.
Il Gruppo Granarolo rappresenta così la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti circa 700 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con 70 mezzi, 720 automezzi per la distribuzione, che movimentano 850 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente circa 50 mila punti vendita presso i quali 20 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo.
La missione del Gruppo all’estero è di esportare la tradizione di prodotti Made in Italy, anche uscendo dal perimetro dairy. Granarolo ha infatti diversificato il proprio portafoglio negli ultimi anni.
Il Gruppo Granarolo conta 3.030 dipendenti al 31/12/2018. Il 77,4% del Gruppo è controllato dal Consorzio Granlatte, il 19,78% da Intesa Sanpaolo, il restante 2,74% da Cooperlat. Nel 2018 il Gruppo ha realizzato un fatturato di oltre un miliardo e 300 milioni di euro.
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