Granarolo conquista nuovi mercati con il lancio del Kefir

Granarolo lancia la nuova linea di Kefir fatta in Italia con latte della filiera Granarolo in una confezione sostenibile

12 Maggio 2021 - 22:32
Granarolo conquista nuovi mercati con il lancio del Kefir
Granarolo S.p.A. lancia un’importante novità nella categoria del latte fermentato: il Kefir Granarolo, un prodotto fino ad oggi inedito nel portafoglio del Gruppo, già disponibile sul mercato dal 19 aprile. Il Kefir Granarolo va così ad arricchire un’offerta variegata sempre più in linea con i nuovi trend di consumo e le nuove esigenze dei consumatori, presentando caratteristiche distintive rispetto a quanto presente oggi sul mercato italiano nel comparto: • fatto in Italia con latte 100% italiano prodotto dai soci-allevatori della filiera Granarolo; • con un packaging sostenibile costituito da una bottiglia da 500g fatta con il 25% di plastica riciclabile (R-PET). Il kefir è un latte fermentato di origine caucasica, il suo nome deriva dalla parola turca keif che significa “sentirsi bene”. Nell’ultimo anno il mercato del kefir ha registrato una forte crescita, con una variazione rispetto lo scorso anno del +61% a volume e del +69% a valore nel mercato italiano (Fonte: IRI Infoscan Totale Italia I+S+LSP AT Febbraio 2021 branded market Kefir). Con questo nuovo lancio, il Gruppo si pone come obiettivo quello di rafforzare il brand Granarolo nel mondo del latte fermentato e prodotti similari e intercettare questo trend in crescita, declinandolo secondo lo stile italiano di Granarolo. La gamma è composta dai seguenti gusti: • Bianco naturale, fonte di calcio, ricco di proteine, senza lattosio; • Multifrutti, fonte di proteine, senza lattosio e senza glutine; • Fragola, fonte di proteine, senza lattosio e senza glutine; • Bianco Naturale con posizionamento più funzionale, addizionato di vitamina B6 e D, che contribuiscono al buon funzionamento del sistema immunitario, e con Lattoferrina da latte vaccino, una glicoproteina contenuta naturalmente nel latte. Grazie alle confezioni rispettose dell’ambiente, la gamma Granarolo Kefir è in coerenza con #bontàresponsabile, il piano strategico di lungo periodo che, agendo sulla leva dell’innovazione, focalizza l’impegno del Gruppo sui temi della sostenibilità per l’oggi e per il futuro, in linea con il percorso intrapreso dal Piano di Sostenibilità triennale promosso nel 2018 e in coerenza con il Goal 12° “Consumo e Produzione Responsabili” dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Il marchio #bontàresponsabile è anche un segno grafico rappresentato su tutte le confezioni della nuova gamma: un quadrifoglio costruito facendo perno sulla “G” del logo Granarolo dove ogni foglia identifica uno dei quattro pilastri della sostenibilità Granarolo: 1. Qualità garantita di filiera italiana del latte La distintività e unicità della filiera Granarolo, la più grande d’Italia, totalmente presidiata e controllata sin dalla stalla: italiana, perché il latte è degli oltre 600 soci-allevatori presenti in 12 regioni italiane, e garantita, perché ogni anno vengono effettuati 500mila controlli su tutta la filiera per verificare ogni fase di produzione e trasformazione. 2. Benessere animale certificato Più benessere animale alla stalla anche lavorando sulla riduzione dell’impatto ambientale: i soci-allevatori saranno sempre più parte attiva del cambiamento avviato. Tutte le stalle del Gruppo, certificate sul benessere animale tra il 2018 e il 2019, hanno elevato ulteriormente, nel corso del 2020, i punteggi minimi richiesti da Granarolo. E nuovi traguardi di sostenibilità si sono posti per il 2021. 3. Progetti di sostegno per comunità vicine e lontane L’attenzione di Granarolo verso le comunità e i territori per dare risposte a bisogni concreti, anche uscendo dai confini nazionali. Ne sono un esempio Allattami – La Banca del Latte Umano Donato di Bologna, in collaborazione con il Policlinico di S. Orsola di Bologna, Africa Milk Project in Tanzania e AfricHand Project in Mozambico, in collaborazione con CEFA onlus. 4. Riduzione di plastica, CO2 e sprechi alimentari La sostenibilità del packaging rappresenta per il Gruppo un valore importante e un percorso di miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, specifico per ogni tipo di materiale e prodotto, e risparmierà all’ambiente l’immissione di 3.787t di CO2 in 4 anni (piano 2018-2021, più o meno quel che serve all’illuminazione annua di una città di 54.726 abitanti) e 2.500t nel periodo 2021-2023. La strategia è basata sulla riduzione del peso degli imballaggi primari e secondari, l’utilizzo di plastica riciclabile e riciclata e di materiali alternativi alla plastica. In parallelo, per ridurre gli sprechi, Granarolo sta lavorando sull’aumento della shelf life dei prodotti, sul recupero degli imballaggi del latte reso da mercato, sulla veicolazione dei resi da piattaforma a persone in difficoltà.  width=
Il Gruppo Granarolo comprende due realtà diverse e sinergiche: una cooperativa di produttori di latte - Granlatte - che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima - e una società per azioni - Granarolo S.p.A. - che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 12 siti produttivi dislocati sul territorio nazionale, 2 siti produttivi in Francia, 3 in Brasile, 1 in Nuova Zelanda, 1 nel Regno Unito ed 1 in Germania. Il Gruppo Granarolo rappresenta la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti oltre 600 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con 70 mezzi, 720 automezzi per la distribuzione, che movimentano 850 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente circa 50 mila punti vendita presso i quali 20 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo. La missione del Gruppo all’estero è di esportare la tradizione di prodotti Made in Italy. Il Gruppo si avvale di controlli qualità esterni svolti da enti di certificazione internazionale qualificati e garantiti dall’International Food Standard (IFS), dal British Retail Consortium (BRC) e dall’EU Organic Food Certification (CCPB). Dal 2002, il processo produttivo è certificato dal sistema di gestione qualità ISO 9001. Il Gruppo Granarolo conta 2.454 dipendenti al 31/12/2020. Il 77,48% del Gruppo è controllato dal Consorzio Granlatte, il 19,78% da Intesa Sanpaolo, il restante 2,74% da Cooperlat. Nel 2020 il Gruppo ha realizzato un fatturato di 1.280 milioni di Euro.
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