Fase 2 e Ripartenza: la parola ad alcuni protagonisti del mondo dell'Horeca

6 Maggio 2020 - 01:39
Fase 2 e Ripartenza: la parola ad alcuni protagonisti del mondo dell'Horeca
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento. Da pochi giorni il nostro Paese è entrato nella Fase 2, una parziale ripresa che coinvolge anche il mondo dell'Horeca, sta riaprendo le porte ai suoi clienti principalmente con il take away e il delivery in attesa di poter ritornare al servizio ai tavoli. Ma come vivono questo momento i protagonisti del settore? Quali sono le azioni che metteranno (o hanno già messo) in campo per ripartire? Di seguito alcune delle loro voci e considerazioni su questo nuovo momento che, si spera, sia un primo passo verso il ritorno alla normalità.

STEFANO SATURNINO, PIZZIUM

“Siamo consapevoli che il mondo della ristorazione è cambiato e che le nuove esigenze, alle quali stiamo facendo fronte nell’emergenza, perdureranno anche nei mesi a venire”, afferma Stefano Saturnino, AD di Pizzium. “Ci siamo organizzati per migliorare il servizio garantendo maggiore sicurezza sia a livello di pagamenti, che a livello sanitario attraverso un servizio di delivery diretto, gestito totalmente da noi, con riders che lavorano solo per i nostri locali: favoriremo ordinazioni e transazioni online restando però a disposizione tramite un filo diretto tra cliente e locale, pronti ad intervenire per qualsiasi problema. Noi non abbiamo mai chiuso perché abbiamo attivato da subito un servizio delivery potenziato, con menu online dedicati, insieme al nostro partner in esclusiva Deliveroo e questo ci ha permesso di continuare ad offrire un buon servizio limitando la perdita di fatturato di queste settimane. Questo periodo di chiusura deve servire per rivedere l'organizzazione dei locali e del servizio, mettendo in atto nuove procedure di sicurezza. Alla riapertura sicuramente bisognerà fare attenzione all’impatto psicologico delle nuove norme sui clienti ma siamo certi di riuscire a far vivere comunque l’esperienza che hanno sempre vissuto nei nostri locali. Siamo alla vigilia di una nuova sfida che affrontiamo con entusiasmo e grande fiducia. La cosa importante è essere pronti e pianificare tutto per tempo, possibilmente con un piano condiviso da mettere in campo in tempi rapidissimi e che veda la collaborazione di imprenditori e istituzioni".

 width=CARLO FARINA, PICK MEAL UP

“Quando eravamo quasi pronti al lancio di PickMealUp, un'app innovativa di Take Away, purtroppo siamo stati investiti dalla pandemia”, racconta Carlo Farina, Co-Founder di PickMealUp. “Offrendo un servizio alla ristorazione, un settore fortemente penalizzato da questa crisi, ci siamo dovuti fermare e abbiamo deciso di utilizzare questo tempo per pensare al futuro e a come essere di supporto alla comunità. Crediamo fortemente in una ripresa, non sarà facile, ma un buono spirito di collaborazione sicuramente ci aiuterà a uscirne prima e probabilmente più forti. Attendiamo anche noi la tanto discussa Fase 2. Per aiutare i ristoratori milanesi, ma anche i consumatori, doneremo 5.000 pasti con la missione di ritrovare tutti insieme quella fiducia e serenità che avevamo prima. Riprendiamoci insieme ma con consapevolezza, non demonizziamo le uscite, aiutiamo l'economia a ripartire con piccoli accorgimenti e nel rispetto della salute di tutti. Oltre al nostro modesto gesto, speriamo che un'app come la nostra, contactless e basata su una logica di risparmio, possa dare un minimo di sollievo a consumatori e commercianti nella prima fase della ripresa. La ripartenza sarà graduale, ma non per questo si dovrà rinunciare ancora per molto a piccoli piaceri come un buon pasto, una passeggiata e un anche minimo ritorno a quei fantastici gesti della vita sociale che manca tanto a tutti”.

pickmeal upGIOVANNI GALBIATI, FRATELLI LA BUFALA

“Ci aspettiamo una ripartenza lenta e graduale per il nostro settore”, spiega Giovanni Galbiati, AD di Fratelli la Bufala. “Inizialmente abbiamo scelto di chiudere in tutto il mondo per mettere in sicurezza sia dipendenti che clienti. Abbiamo riaperto 10 giorni dopo alcuni locali con il solo servizio delivery ed ora siamo in attesa di riaprire secondo le disposizioni che i vari governi ci daranno, “inseguendo” l’evoluzione dell’epidemia come è normale che sia. In Italia seguiremo, come all’estero, passo per passo le linee guida che ci verranno indicate dal Ministero: anche in questo caso dovremo fare un’analisi diversa paese per paese, città per città e anche locale per locale dato che molto dipende da posizione, grandezza e numero di posti a sedere di ciascun ristorante. I nostri  locali si trovano in tutto il mondo, su strada o nei centri commerciali, nel cuore delle capitali o in piccoli centri e hanno dimensioni tra loro molto diverse. Potenzieremo dappertutto il delivery che sarà il primo servizio a partire in molti locali e, quando sarà possibile la libera circolazione, forniremo anche un servizio di take away con menù ad hoc. Restando fedeli alla nostra filosofia, per quanto riguarda l’offerta gastronomica ripartiremo dalla tradizione e dalla qualità, non solo legata al cibo ma tenendo conto della qualità dell’esperienza del cliente che sicuramente ha acquisito una maggiore consapevolezza del proprio spazio vitale; questo non vuol dire però penalizzare la convivialità che è sempre stato un nostro punto di forza. Proporremo nuovi menù caratterizzati da piatti semplici e genuini, dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Sicuramente ci aspettano mesi difficili quindi vogliamo che Fratelli la Bufala resti accessibile a tutti”.

 width=NICO GRAMMAUTA, BOWLS AND MORE

“La strategia di breve periodo di Bowls and More è quella di ripartire da subito con l'operatività, attraverso la dark kitchen ovvero con il solo servizio take away e delivery tramite i principali player: Glovo, JustEat, Deliveroo e UberEats; poi struttureremo anche un servizio di consegna diretto e organizzato al nostro interno”, spiega Nico Grammauta, Direttore Generale di Bowls and More.“Abbiamo creato un menu primavera, già disponibile anche sul nostro sito, che include piatti pensati per il servizio delivery e take away, facilmente trasportabili e che mantengano intatte le proprie qualità anche se consumati a casa o in ufficio. Quando sarà consentita la riapertura al pubblico, per garantire la massima sicurezza ai nostri clienti ed al nostro staff di turno, saremo operativi con tutte le misure di sicurezza (guanti, mascherine, gel disinfettanti, pulizia costante dei piani di appoggio, misurazione della temperatura al nostro staff, etc.) richieste dal Ministero. Il futuro, soprattutto per il nostro settore ma anche per quello del turismo, appare molto incerto ma la sfida sarà proprio quella di intercettare velocemente il nuovo tipo di domanda e cercare di soddisfarla nel miglior modo possibile. Stiamo mettendo a punto due nuove linee commerciali che verranno annunciate nei prossimi giorni”.

Bowls and more - Viale PremudaPIETRO RUFFONI, HEALTHY FOOD

“My Contactless Menù è nata proprio per ridurre a zero il rischio di contagio, digitalizzando tutti quei processi che fino ad oggi hanno potuto essere fisici e che non potranno più esserlo” commenta Pietro Ruffoni di Healthy Food "a questo aggiungiamo servizi a valore aggiunto come la visualizzazione dei valori nutrizionali e delle calorie: una rivoluzione digitale applicata al mondo della ristorazione. E tutto in un’app”. My Contactless Menù è infatti un servizio smart capace di aiutare il mondo dell’horeca a rispettare le nuove normative di sicurezza: ingressi contingentati, distanze, igienizzazione di tutto, menu incluso. È aggiornabile in tempo reale in piena autonomia - con un importante risparmio di tempo e di denaro - e consentendo la visualizzazione da remoto, assicura ai ristoratori di entrare nel network delle oltre 80mila persone che hanno scaricato l’app rendendolo facilmente condivisibile attraverso qualsiasi servizio di messaggistica. Consente la prenotazione online del proprio tavolo e di attivare la funzionalità Order&Pay by phone evitando passaggi di carte, comande e strumenti di pagamento di mano in mano. My contactless Menù, Mycia[contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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