Enzo Moavero Milanesi è il nuovo presidente di Filiera Italia

24 Gen 2020 - 04:30
Enzo Moavero Milanesi è il nuovo presidente di Filiera Italia
Enzo Moavero Milanesi è stato eletto presidente di Fondazione Filiera Italia, la nuova realtà che riunisce il meglio della produzione agricola nazionale, rappresentata da Coldiretti, dell’industria alimentare, con oltre 60 protagonisti nazionali, e della distribuzione, ora allargata alle più importanti componenti del sistema Paese. “Investire nell’agroalimentare significa guardare al futuro positivamente. Filiera Italia sarà l’incubatrice di riflessioni, proposte ed iniziative nella duplice prospettiva di esortare al continuo miglioramento qualitativo e sostenibile delle produzioni italiane e dei benefici per i consumatori ovunque nel mondo. Una fucina attiva, in sintonia con i più attuali orientamenti dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite per pervenire a risultati concreti, promuovere e tutelare l’eccellenza dell’intera filiera agroalimentare” ha affermato il presidente Enzo Moavero Milanesi che è Direttore della School of Law dell’Università LUISS, Guido Carli (Roma) e professore al Collège d’Europe (Bruges, Belgio) ed è stato tra l’altro dal 2018 al 2019, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e dal 2011 al 2014 Ministro per gli Affari Europei dopo aver fatto parte fra il 2006 e il 2011 della Corte di Giustizia UE, a Lussemburgo, quale Presidente di Sezione e giudice del Tribunale dell’Unione Europea e aver ricoperto per venti anni prestigiosi incarichi alla Commissione Europea. L’elezione è venuta dal primo consiglio di amministrazione di Fondazione Filiera Italia che vede anche Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti, come vicepresidente vicario e Luigi Scordamaglia, AD Inalca/Cremonini, nella carica di consigliere delegato. Con la nomina della nuova “squadra” Filiera Italia diventa Fondazione senza scopo di lucro e si apre anche alla partecipazione in qualità di soci da parte di aziende e enti come tra gli altri, Eni, Snam, Enel, Terna, Cassa depositi e prestiti (Cdp), Poste Italiane e Banca Intesa. [caption id="attachment_51359" align="aligncenter" width="940"] width= Enzo Moavero Milanesi e Ettore Prandini[/caption] “Una presenza qualificata per pensare, per i componenti della filiera agroalimentare italiana, pareri e strumenti che ne stimolino e ne esaltino la crescita e la competitività, anche con esplicita attenzione alla sostenibilità ambientale, energetica e logistica” ha affermato il Vice presidente di Filiera Italia Enzo Gesmundo nel sottolineare che “in tal senso vanno interpretati gli strumenti di finanziamento della piccola imprenditoria che Cdp sta predisponendo per i componenti di Filiera Italia". Una realtà dove le storiche eccellenze come Antinori si sono unite alle grandi imprese private come Bonifiche Ferraresi, l’unica società agricola quotata in borsa, si sono aggiunte quelle cooperative come Granarolo, l’importante gruppo lattiero caseario nazionale e la compagine sociale, dall’agricoltura e all’industria, si è allargata a Conad, l’importante gruppo distributivo italiano. In questo quadro si inseriscono anche le sinergie con Eni finalizzate ad esaltare forme di economia circolare a scarto zero in cui i prodotti inutilizzati delle singole filiere siano valorizzati al massimo per la produzione di energie rinnovabili. Si proverà quindi a catalizzare gli intenti comuni verso uno sviluppo sempre più sostenibile di un settore dalle enormi potenzialità. Il cibo e l’agroalimentare infatti sono diventati una primaria ricchezza del Paese la cui espansione, dai campi coltivati agli scaffali e alla ristorazione raggiunge in Italia una cifra di 538 miliardi di euro pari al 25% del Pil ed offre lavoro a 3,8 milioni di occupati. Questo emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che mai così tanto cibo e vino italiano sono stati consumati sulle tavole di tutti i paesi del mondo con il record storico per le esportazioni agroalimentari Made in Italy che nel 2019 sono ulteriormente aumentate del 4% rispetto al primato di 41,8 miliardi messo a segno l’anno precedente. Il nuovo assetto di Filiera Italia offre anche la possibilità di interloquire al meglio a livello nazionale, europeo e globale, nella scia del lavoro che ha già portato ad oggi ad affrontare con esito positivo numerose questioni sensibili. Ad esempio, la trasparenza sull’origine dei prodotti nelle loro etichette, il contrasto operoso al cambiamento climatico, il sistema italiano a batteria (con l’esclusione importante dei prodotti Dop ed Igp) fino all’insidiosa disputa dei dazi. Filiera Italia intende così essere nodale portavoce di un modello nuovo per promuovere, in rigoroso ossequio ai principi e alle regole di una corretta e libera concorrenza, le realtà agroalimentari italiane, caratterizzate da un’ottima reputazione dovuta ai grandi e ben noti marchi industriali, alla produzione agricola con qualità, sicurezza e sostenibilità uniche al mondo e a un sistema distributivo motivato a valorizzare i migliori vantaggi per i consumatori. Un modello inedito che potrebbe includere anche l’opportunità di stipulare filiera per filiera contratti pluriennali fra produzione agricola e grande industria con commitment a lungo termine per acquisti a prezzi con una giusta ed equa ripartizione del valore aggiunto e l’obiettivo di aumentare sempre di più, i benefici per i consumatori. Una sfida non semplice per vincere la quale serviranno grande determinazione nell’investire e credere nella nostra straordinaria Italia. “Con l’agroalimentare Made in Italy che è diventato strategico per una crescita sostenibile sul piano economico ed occupazionale, Filiera Italia rappresenta l’unica realtà oggi del Paese che è stata capace di fare sistema di fronte alle nuove sfide, dalle guerre commerciali al cambiamento climatico fino all’innovazione” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. “Per affrontare le sfide competitive ed affermarsi sul mercato globale i modelli organizzativi del passato non bastano più. La presenza nella Fondazione, accanto ai veri protagonisti nazionali del settore, di Enti, Istituzioni e aziende globali di altri settori, consentiranno a Filiera Italia di esaltare la competitività ed il successo dell’agroalimentare mondiale e diventare sempre più punto di riferimento delle Istituzioni nazionali e comunitarie” ha affermato il Consigliere Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia.

I SOCI DI FONDAZIONE FILIERA ITALIA

Aat agroindustry advanced technologies spa - Oranfresh Ab - Gruppo ab Abaco Agricola grains spa Agrinsieme Amenduni spa Antinori Bellavista Biraghi spa Birrificio Baladin soc.semplice agricola Bonifiche Ferraresi s.p.a soc. Agricola Brescia Centrale del latte Casillo group spa Cdp Cassa depositi e prestiti Certified origins italia srl Cirio società agricola srl Co.pro.b. soc. Coop. Collegio toscano degli olivicoltori  - società agricola cooperativa Soc. Cooperativa Conad Confederazione nazionale Coldiretti Consorzio casalasco del pomodoro soc. Agr. Coop Davide Campari -Milano De nigris srl Dimmi di sì Enel Eni spa Farchioni olii spa in breve fo-spa Faro vivai Fiolini srl Floramiata F.lli Beretta spa Granarolo Ima Inalca spa Italia alimentari spa Inseme spa Intesa Sanpaolo La Doria spa Loacker spa Maccarese spa società agricola Maschio gaspardo spa Mastri birrai umbri Myenergy srl società agricola Naturalia ingredients gruppo maccaferri Noberasco spa Norda - acque minerali d'italia O.p.a.s organizzazione prodotto allevatori suini Ocrim – società per l’industria meccanica spa Oleifici fiorentini Oleificio zucchi Olitalia srl Oranfrizer srl Ortoromi Pieralisi spa Pomeo srl società agricola Poste italiane Princes industrie alimentari srl Rigamonti Rummo spa Snam Società agricola Giorgio Tesi vivai s.s. Steriltom spa Tenuta di Donnafugata srl società agricola in breve Donnafugata srl Terna Unacoa (Salvi Group) Urbani tartufi Valle spluga spa Tor viscosa Sdf – Same-deutz-fahr Sis
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