Doc Bolgheri: dalla Toscana 190 ettari in più per crescere

19 Marzo 2019 - 04:30
Doc Bolgheri: dalla Toscana 190 ettari in più per crescere
La Regione Toscana ha dato il via libera ai produttori di vino della zona di Bolgheri per l'ampliamento della superficie dei vigneti doc. Il Consorzio ha chiesto di incrementare le aree destinate alla produzione del rosso di 120 ettari e di 70 quelle riservate al bianco. La Regione ha ritenuto accoglibile la proposta del Consorzio determinando in 190 ettari la nuova superficie totale su cui è possibile produrre vino con la Doc, fermo restando che questa si andrà ad aggiungere alla superficie rivendicabile attualmente, pari a 1.055 ettari per il rosso e a 135 ettari per il bianco. Ettari che, per altro, fanno già parte del potenziale vinicolo del territorio, e quindi non si parla di nuovi impianti, bensì di ettari vitati ma attualmente non rivendicati da Doc Bolgheri. Il valore dei vigneti, da stime WineNews, viaggia sui 400.000 euro ad ettaro. Dalla fine degli anni Novanta ad oggi i terreni del Consorzio hanno conosciuto un’espansione assai rapida, che ha visto passare la denominazione da 250 ettari ai 1.370 attuali, con 55 soci all'attivo. In termini di superficie viticola il Consorzio ha una rappresentatività di circa il 93%. I dati derivano dal censimento generale della superficie viticola completato nel gennaio 2017: risultano 1.319 ha impiantati nel comprensorio della DOC. Di questi, 1.218 ha risultano intestati a soci del Consorzio e 1.163 sono rivendicabili a DOC, mentre il resto come IGT Toscana. Facendo riferimento alla superficie vitata iscritta ad albo DOC delle aziende risulta la seguente suddivisione tra le differenti varietà : Cabernet Sauvignon 36,67%, Merlot 23,42%, Cabernet Franc 11,98%, Petit Verdot 6,46%, Syrah 6,65%, Sangiovese 1,48%. Per le uve a bacca bianca invece: Vermentino 8,84%, Viognier 1,43% e Sauvignon Blanc 0,59%. Ed ora, dopo l’invito della Regione ai Consorzi a presentare dei Piani di programmazione triennale, con l’obiettivo primario di arrivare ad un equilibrio sul mercato, pare che molte delle denominazioni più prestigiose stiano valutando seriamente di seguire la strada aperta da Bolgheri.
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