Distretto del Cibo Siciliano: nasce il Comitato

22 Maggio 2019 - 03:30
Distretto del Cibo Siciliano: nasce il Comitato
Nasce il Comitato per il Distretto del cibo siciliano. Il Distretto mette al centro alcuni valori chiave del territorio:
  • centralità delle imprese strutturate della filiera agroalimentare siciliana;
  • valorizzazione dell'agroalimentare regionale secondo principi di inclusione territoriale, sociale ed ambientale e sulla base di strategie della green e blue economy;
  • centralità della valorizzazione delle produzioni di qualità riconosciute (Dop, Igp, Bio, Doc, Igt, Pat, ecc.) fresche e trasformate;
  • valorizzazione delle risorse turistiche; tracciabilità e salubrità alimentare; supporto alle forme aggregate (Distretti, OP, Cooperative, Consorzi, reti, ecc);
  • supporto alla commercializzazione attraverso strategie di filiera corta ed internazionalizzazione.
Il Distretto si propone di garantire l'impegno di ogni filiera al confronto con la propria base e di individuare una figura tecnica super partes, con l'incarico di coordinare la preparazione della documentazione necessaria per la presentazione dell'istanza all'assessorato dell'Agricoltura.

I Distretti del Cibo

Ai Distretti del Cibo l'Assessorato dell'Agricoltura attribuisce un ruolo strategico anche per salvaguardare il paesaggio rurale, per favorire l'integrazione tra le diverse attività agricole e agroalimentari di qualità anche favorendo l'aggregazione delle filiere agroalimentari con imprese di altre filiere produttive. Uno strumento nuovo quindi che punta sulle produzioni di qualità che aderiscono ai regimi riconosciuti quali DOC, IGT, DOP, IGP, etc. Ogni Distretto del cibo dovrà operare nell'ambito di uno o più processi produttivi di cui alle filiere produttive elencate nel decreto tra le quali troviamo quella agrumicola, cerealicola, della frutta secca, delle piante officinali, olivicola, mielicola, delle carni, dei formaggi e tante altre. Potranno costituirsi in "Distretto":
  • gli imprenditori agricoli, singoli o associati;
  • le imprese che operano nel settore agricolo e agroalimentare;
  • le società cooperative
  • le organizzazioni di produttori;
  • le associazioni di categoria;
  • le imprese del settore ittico e della pesca;
  • le imprese che operano nel settore della ricettività turistica;
  • le organizzazioni che operano nel settore della promozione del territorio ai fini della valorizzazione del patrimonio monumentale, naturale e paesaggistico;
  • i Gruppi di Azione Locale e gli Enti pubblici.

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