Dieta mediterranea: una piattaforma per rilanciarla

24 Maggio 2019 - 01:36
Dieta mediterranea: una piattaforma per rilanciarla
Una piattaforma comune tra istituzioni internazionali per rilanciare nel mondo la dieta mediterranea come stile di vita. È la notizia che arriva da Palermo al termine della tre giorni di lavori della "Seconda Conferenza Mondiale sulla Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea". L'iniziativa vedrà protagonisti il Ciheam, Centro di alti studi agronomici mediterranei, insieme alla Fao e all'Unione per il Mediterraneo, che lanceranno una piattaforma di istituzioni e organizzazioni della ricerca e delle società civile per valorizzare la dieta mediterranea come strumento per la produzione e il consumo sostenibile nella regione del mare nostrum. Il primo passo sarà quello di lanciare un libro bianco sulla dieta mediterranea per proporre i primi elementi di un piano d'azione. Tra i benefici riconosciuti alla dieta mediterranea quelli per la salute e la nutrizione, ben documentati:
  • la prevenzione delle malattie croniche e nella riduzione dei costi della salute pubblica e nel miglioramento generale del benessere;
  • il basso impatto ambientale e ricchezza nella biodiversità;
  • lo sviluppo territoriale sostenibile;
  • l'alto valore sociale e culturale del cibo;
  • la riduzione degli sprechi alimentari;
  • la crescita del rispetto reciproco e il recupero dell’identità.
Alla conferenza, organizzata dal Ciheam di Bari, hanno partecipato un centinaio di esperti in 18 sessioni tematiche. Sono stati affrontati temi solo all'apparenza molto distanti fra di loro: dalla migrazione alla scarsità idrica, dall'erosione della biodiversità alla perdita di identità. Il meeting è servito anche a porre le basi per il Summit del Dialogo 5+5 delle due sponde del Mediterraneo, che si svolgerà il 24 giugno a Marsiglia. Dal 2011 l’Istituto di Bari promuove con FAO, CNR, CREA, ENEA e l’Università la Sapienza di Roma, la dieta mediterranea come modello di sistema alimentare sostenibile. Il CIHEAM Bari,inoltre, impegnato sin dal 1962 nella formazione, ricerca e cooperazione per lo sviluppo dell’agricoltura, la sicurezza alimentare e la coesione territoriale nel Mediterraneo ha lanciato, ultimamente, il proprio piano d’azione: l’agenda strategica per il Mediterraneo (CAPMED 2025) in linea con gli SDG delle Nazioni Unite che include, tra le sue priorità, i sistemi alimentari sostenibili.
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