Conte Guicciardini festeggia una vendemmia positiva e mostra le prospettive future

21 Nov 2019 - 04:30
Conte Guicciardini festeggia una vendemmia positiva e mostra le prospettive future
La Conte Guicciardini, storica azienda vinicola toscana che comprende tre tenute per complessivi 210 ettari di vigneto suddivisi tra Castello di Poppiano (140 ha nel Chianti Colli Fiorentini), Massi di Mandorlaia (60 ha nel Morellino di Scansano) e Belvedere Campóli (10 ha, che diverranno 15, nel Chianti Classico), brinda a una vendemmia eccezionale e si prepara a un 2020 ricco di novità. Ad illustrare l’andamento della stagione 2019 e i progetti futuri è lo stesso Conte Ferdinando Guicciardini, fin dal 1964 alla guida di questa storica azienda, che affonda appunto le sue radici nel pieno del Medioevo. Risale infatti al 1199 un documento, inerente a una divisione di eredità, che evidenzia come già allora il Castello di Poppiano appartenesse alla famiglia Guicciardini.  width="Quest'anno - spiega Ferdinando Guicciardini - abbiamo avuto una vendemmia fuori dalla norma per la qualità delle uve. Se all’inizio dell’estate l'andamento climatico aveva destato qualche preoccupazione, la situazione è poi migliorata sostanzialmente ed al momento del raccolto le nostre uve si sono rivelate sanissime e di alta qualità. A livello quantitativo abbiamo prodotto un po' di meno rispetto al 2018, e questo va naturalmente a vantaggio della qualità. Il grado zuccherino è risultato ottimale e ora ci auguriamo che i polifenoli svolgano bene il loro ruolo, conferendo il giusto equilibrio ai nostri vini. Di tutto ciò avremo ovviamente conferma nei prossimi mesi ma, come dicevamo, le prime impressioni all'indomani della vendemmia sono ottime: ‘forse le migliori dal 1199’, se mi posso concedere una battuta".  width=L'eccellente vendemmia del 2019 arriva peraltro dopo annate impegnative. "In passato vi sono stati anni che hanno presentato qualche complessità, - spiega ancora Ferdinando Guicciardini. - Ad esempio il 2017, come si potrà ricordare, è stato l’anno della grande siccità, e ciò ha prodotto vini molto ricchi di gradazione alcolica, quindi con un equilibrio più difficile da raggiungere. Nel 2019 invece il clima, con giusta piovosità estiva ma soleggiato e secco prima e durante la vendemmia, ha creato appunto una situazione eccezionalmente positiva". Nelle tre tenute della Azienda Conte Guicciardini sono impegnati una quarantina di collaboratori.  Si producono diverse tipologie di vini da quelli d'annata e di pronta beva, alle Riserve e Gran Selezione dei vini Docg, fino a proposte di vini IGT che escono dalle denominazioni tradizionali per esprimere al meglio lo stile individuale del produttore oltre al legame con il territorio di provenienza: "Abbiamo 7 etichette Docg – precisa Ferdinando Guicciardini – e 5 Igt di qualità. Si lavora sempre guardando al futuro: anno dopo anno puntiamo infatti a perfezionare, con interventi mirati, le varie fasi della produzione partendo dall’impianto dei nuovi vigneti per finire alla cantina. Non dimentichiamo mai che ci pregiamo di essere esclusivamente produttori, quindi pienamente responsabili della nostra qualità, dall’impianto della barbatella fino alla bottiglia”.   width=A livello di commercializzazione, si stanno aprendo progressivamente nuove prospettive. "Attualmente – spiega Ferdinando Guicciardini – i nostri vini sono distribuiti al 40% sul mercato interno e per il 60% all'estero. Il Paese di riferimento più importante per l’export, è ancora gli Stati Uniti, seguito dalla Germania, da altri Paesi europei e anche dalla Russia. Stiamo seguendo con attenzione il mercato cinese, che si è aperto negli ultimi cinque o sei anni, ha avuto una rapida evoluzione ma è ancora in fase di stabilizzazione. Da esplorare come nuovi possibili sbocchi le zone turistiche oltremare, il Sud America e in particolare il Brasile. Per quanto riguarda il mercato interno, dobbiamo tener presente che l'Italia è uno dei maggiori produttori di vino al mondo, la vendita è molto regionalizzata e la competizione molto forte. Quindi, se la presenza sul mercato nazionale rimane sicuramente importante per l’affermazione del ‘brand’, è comunque evidente che l'export rimane fondamentale per lo sviluppo. Quanto ai canali commerciali, per noi quello principale è da sempre l’HORECA, in particolare enoteche e negozi specializzati, mentre qualche vino si trova anche nella Grande Distribuzione con etichette dedicate".  width=Altro canale in continuo sviluppo è quello della vendita diretta.  "Aumentano le visite di clienti e appassionati e di conseguenza le vendite in azienda", conferma Ferdinando Guicciardini. Cresce il turismo del vino e tale situazione rappresenta un volano per le novità in programma. "Per questo motivo, abbiamo programmato di potenziare le strutture ricettive per accogliere al meglio i turisti che ci vengono a trovare, sia nella tenuta storica Castello di Poppiano sui Colli Fiorentini, sia in quella di Belvedere Campóli, nell’area del Chianti Classico. Ma non ci fermiamo qui. Stiamo lanciando il nostro Wine Club, un invito rivolto a tutti gli appassionati dei nostri vini che offrirà la possibilità di accedere a servizi esclusivi. Un modo per restare sempre aggiornati sulle nostre attività ed entrare quindi, in un certo senso, a far parte della nostra famiglia".
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