Close-to-me, la tecnologia wearable che garantisce il distanziamento sociale

Close-to-me permette di garantire il distanziamento sociale: se le persone che lo indossano nella stessa stanza si avvicinano troppo emette un suono

7 Maggio 2020 - 01:33
Close-to-me, la tecnologia wearable che garantisce il distanziamento sociale
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento. Partitalia srl, azienda italiana del settore ICT dal 2001, in collaborazione con l’azienda di ingegneria SensorID, lancia sul mercato “Close-to-me” il primo dispositivo wearable che, indossato da due o più persone presenti all’interno della stessa stanza, garantisce il “distanziamento sociale” per tanto può rivelarsi utile anche per garantire sicurezza all'interno di una sala ristorante, di un bar o di un qualsiasi altro esercizio pubblico.

“Close-to-me”: funzionamento e gestione dei dati

“Close-to-me” è il dispositivo stand-alone che, alla ripartenza delle attività produttive dopo il lockdown costituisce una soluzione semplice e flessibile per risolvere il problema del distanziamento sociale, in adeguamento alle recenti disposizioni governative, recanti misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Nello specifico, “Close-to-me” funziona così: basato sulla tecnologia a radio frequenza, crea una bolla radio - a bassa frequenza e non invasiva - intorno alla persona. Quando non viene rispettata la distanza, un suono acustico e una vibrazione lo segnalano. Tramite la tecnologia bluetooth, è in grado di effettuare uno scanning degli altri dispositivi presenti nelle vicinanze e di memorizzare quelli che si sono avvicinati a oltre la distanza configurata. La memoria del wearable device viene riempita con gli identificativi degli altri dispositivi e ne registra l’orario, in modo tale da ricostruire la storia dei contatti che il lavoratore ha avuto in un determinato arco di tempo. Tali dati possono poi essere scaricati attraverso un’applicazione per smartphone. Dal punto di vista della privacy, “Close-to-me” segue gli stessi principi della app appena autorizzata dal Governo italiano per il tracciamento dei contagi da Coronavirus e non traccia la posizione delle persone all’interno del plant, garantendo il rispetto della privacy del lavoratore. Inoltre, tramite semplici implementazioni il dispositivo può essere utilizzato per il controllo accessi, la rilevazione delle presenze e il pagamento della mensa aziendale. Alfredo Salvatore, Ceo di Sensor ID, azienda di ingegneria che ha progettato la tecnologia per Partitalia, descrive così il nuovo prodotto già richiesto in previsione della ripresa imminente: "Close-to-me, a scelta, può essere personalizzato e acquistato o come bracciale o come portachiavi: si tratta di un dispositivo non invasivo, che non necessita di infrastrutture supplementari, pensato soprattutto per semplificare le procedure relative alla riapertura delle aziende e implementabile facilmente in tempi molto ridotti".  width= [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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