A Castagneto Carducci la prima Wine Town italiana

17 Gen 2018 - 05:30
A Castagneto Carducci la prima Wine Town italiana
Si chiamano Wine Town e sono località come Bordeaux, Porto o la Napa Valley negli Stati Uniti, città che danno particolare rilievo alle produzioni vinicole del territorio e a tutto l’universo che intorno a queste gravita: realizzano, ad esempio, eventi e approfondimenti per chi vuole entrare a far parte del settore, ma anche musei e attrazioni turistiche per vivere un’esperienza a 360 gradi nel mondo della vitivinicultura. Ma non solo, le Wine Town generano occupazione nel settore del turismo ed esaltano, insieme al vino, anche le altre specialità enogastronomiche del territorio. Castagneto Carducci (LI), patria dei Bolgheri Doc, è il primo esempio di Wine Town italiana pensato e realizzato dall'impreditore-designer Franco Malenotti, insieme a Gaddo Della Gherardesca e allo scenografo Dante Ferretti. I tre, con il professore Attilio Scienza, hanno dato vita al Museum, Museo sensoriale e multimediale del vino ospitato in una ex proprietà della famiglia Gherardesca, il Casone Ugolino. Il museo racconta la storia del vino dalle sue origini fino ai nostri giorni, soffermandosi anche sui nomi delle  grandi famiglie produttrici di vino italiano che hanno saputo renderlo famoso nel mondo. L’iniziativa ha riscosso grandissimo successo: da giugno si sono registrate circa 10.000 presenze, e gli ideatori confermano che il progetto piace anche all’estero, dove è stato presentato alle maggiori fiere per il turismo, e a seguito delle quali si è previsto che per il 2018 un flusso di circa 50.000 visitatori. Accanto a Castagneto Carducci altre iniziative stanno ultimamente crescendo: House of Chianti Classico di Radda in Chianti, Wimu di Barolo, e la Venice Wine Town, i cui lavori sono recentemente iniziati, sono soltanto alcuni degli esempi sorti per intercettare, instradare ed accompagnare questo nuovo trend che porta molti turisti lungo itinerari del vino.
Compila il mio modulo online.