Carlo Cracco all'ambasciata italiana in India per celebrare 70 anni di relazioni diplomatiche

30 Nov 2018 - 04:30
Carlo Cracco all'ambasciata italiana in India per celebrare 70 anni di relazioni diplomatiche
"1948-2018: Celebrating the Future" è il motto che racchiude i legami di amicizia tra India e Italia, due paesi che festeggiano quest’anno i 70 anni di relazioni diplomatiche. Tra le varie iniziative dedicate a questo evento l’Ambasciatore italiano Lorenzo Angeloni ha invitato l’Associazione Maestro Martino con il suo presidente Carlo Cracco per organizzare alcune giornate dedicate alla Cucina Italiana. L’associazione Maestro Martino nasce per promuovere la Cucina Italiana e per valorizzare i giovani talenti attraverso iniziative ed eventi di condivisione e formazione che mettono al centro i prodotti di eccellenza italiana. In queste giornate di scambio culturale tra Italia e India, lo chef Carlo Cracco presenterà alcuni prodotti italiani scelti ad hoc in occasione del Luxury Symposium, evento dedicato al made in italy e creato per promuovere le varie forme d’arte e di tradizioni di entrambi questi due paesi. Il 29 Novembre a conclusione dell’evento, lo chef Carlo Cracco ha ideato insieme alla chef indiana Ritu Dalmia, un menù per la cena di gala curato nel dettaglio per valorizzare al meglio i prodotti italiani ispirati alla cultura indiana. La chef, nata a Calcutta, è sempre stata innamorata dell'Italia e della sua cucina, e ne è diventata ambasciatrice in India dopo numerosi viaggi in Italia alla scoperta di prodotti e ricette. Nel settembre 2017 ha aperto il ristorante Cittamani a Milano. Ritu Dalmia è il volto della cucina italiana in India grazie a un libro, un format tv, il ristorante Diva Italian e persino il ristorante e bar del Centro Culturale dell’Ambasciata Italiana a Delhi dove serve piatti come tortellini di zucchine e menta su letto di pappa al pomodoro. I due chef hanno tanto in comune pur avendo due storie e due origini diverse, una di queste è la passione anche per il mondo televisivo e la partecipazione a Masterchef, l’altra è per il gorgonzola; la chef Ritu Dalmia lo usa per arricchire i suoi Naan mentre Carlo Cracco per le sue creazioni e risotti. Ed è proprio il Gorgonzola Dop del Caseificio Arioli di Ozzero che è arrivato in India per essere servito durante la cena di gala insieme al riso Carnaroli della Riserva San Massimo, due prodotti immancabili per portare il made in italy anche in cucina L’evento sarà un’occasione unica per gli ospiti indiani per vivere le eccellenze italiane interpretate dalla creatività dei due cuochi; il menù creato da chef Cracco prevede: Lenticchie, castagne affumicate, nocciola e frutto della passione, l’immancabile risotto al pomodoro e basilico, il carrè di agnello gratinato alla menta e melanzane arrosto, con una gustosa alternativa vegetariana a base di funghi porcini, fichi, uva e tartufo bianco. Per un'esperienza culinaria indimenticabile lo Chef Carlo Cracco ha scelto di utilizzare ingredienti base della cucina indiana ma di origine italiana: nel menù utilizza infatti le lenticchie – di origine italiana - che sono l’ingrediente protagonista del Dahl indiano, il riso, in questo caso il carnaroli fondamentale per il risotto italiano, utilizzato come accompagnamento nella cucina indiana, agnello, melanzane e frutta secca, tutti ingredienti che uniscono nel menu a 360 gradi le due grandi cucine. Successivamente alla giornata del 29 novembre lo Chef Carlo Cracco concluderà il suo intervento con uno showcooking oggi venerdì 30 Novembre in apertura del Luxury Symposium dove proporrà la sua ricetta del “Riso al latte”, ricetta del grande cuoco Maestro Martino da Como che preparava nei periodi di Quaresima, a base di riso e latte di mandorle. La versione indiana di questo piatto si chiama Kheer, un budino di riso e frutta secca, dall’aspetto candido e soffice, preparato con riso basmati, latte intero, cocco e frutta secca.      
Associazione Maestro Martino L’Associazione Maestro Martino nasce a Milano nel 2011 per promuovere la filiera agroalimentare lombarda attraverso la Cucina d’Autore. Prende il nome dal grande cuoco lombardo vissuto nel 1400 che lavorò alla corte degli Sforza e che fu il primo cuoco a scrivere un libro di cucina: il Libro de Arte Coquinaria, considerato un caposaldo della letteratura gastronomica italiana e internazionale. Obiettivi primari dell’Associazione Maestro Martino sono la promozione e la qualificazione dell’offerta enogastronomica territoriale che viene elevata a eccellenza culturale del nostro Paese. Per tale scopo l’Associazione ha l’obiettivo di creare un’Accademia dedicata alla Cucina d’Autore, magnete di attrazione nazionale e internazionale. Carlo Cracco è socio fondatore e Presidente dell’Associazione.
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